ERMENEUTICA FILOSOFICA II

Anno accademico
2025/2026 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
PHILOSOPHICAL HERMENEUTICS II
Codice insegnamento
FT0068 (AF:512915 AR:326346)
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6 su 12 di ERMENEUTICA FILOSOFICA
Livello laurea
Laurea
Settore scientifico disciplinare
M-FIL/01
Periodo
4° Periodo
Anno corso
2
L'Ermeneutica filosofica appartiene al settore di Filosofia teoretica e al centro della propria attenzione ha le questioni legate all'umano interpretare, non inteso come rappresentazione conoscitiva bensì come esperienza pensante degli esseri umani in quanto situati in carne e ossa nel mondo. L'Ermeneutica filosofica non è una mera disciplina ed eccede ogni problematica semplicemente metodologica ed epistemologica relativa all'attività interpretativa.
Sono almeno tre i nodi decisivi della portata dell'ermeneutica filosofica all'interno del corso di studio di Filosofia:
(1) l'Ermeneutica filosofica ripensa in modo vivo le grandi questioni della tradizione filosofica;
(2) l'Ermeneutica filosofica insiste sul legame concreto degli studi filosofici con l'esistenza effettiva degli umani;
(3) l'Ermeneutica filosofica coltiva nei suoi destinatari il senso della molteplicità e della mobilità di significato dei discorsi, specie nei testi importanti.
Ci si attende che gli studenti apprendano a cimentarsi con il carattere polisemico e stratificato dei grandi testi del passato, considerati classici.
Ci si attende che gli studenti apprendano a reggere la distanza di quanto appartiene ai discorsi filosofici (e letterari e religiosi) senza dunque affrettarsi a ricondurre tutto alla propria esperienza privata e personale.
Il corso è decisamente sconsigliato alle matricole e richiede un'acquisita conoscenza e padronanza delle categorie e delle questioni cruciali della tradizione filosofica occidentale.
Titolo: Jacques Derrida, «uno che non parla come gli altri». Scrittura, doppiezza, ospitalità.

Ad avere paura di Derrida e del pensiero decostruzionista sono coloro che sognano di avere in mano la pienezza chiara e distinta dei significati delle parole, dei testi, delle esperienze. Oggi, preoccupati come siamo dalle urgenze geo-politiche e, per di più, disorientati da una comunicazione mediatica rissosa e confusa, siamo ancora più tentati di ripetere quel sogno, come se esso potesse davvero darci un orientamento filosofico, esistenziale, etico e politico. Il pensiero derridiano della decostruzione non è una distruzione o un annientamento di questo sogno di pienezza fondata e fondante, ma è un farmaco per ogni mistificazione e accezione semplicistica del significare. Il corso si sofferma, in particolare, sulla questione della scrittura e della doppiezza del significare, giungendo a mostrare anche alcune conseguenze etico-politiche della différance come relazione all’altro, per esempio nell’ospitalità verso lo straniero.





Programma d’esame:
1 Gli appunti delle lezioni, incluse le citazioni ivi proposte (disponibili su Moodle);
2 Jacques Derrida, Della grammatologia (1967), Jaca Book, Milano 1989, solo parti I e II, pp. 9-83;
3 Jacques Derrida, La farmacia di Platone (1968), trad. it. di R. Balzarotti, Jaca Book, Milano 2015;
4 “Anne Dufourmantelle invite Jacques Derrida à rèpondre De l’hospitalité”, Calmann-Lévy, 1997 (solo alcune parti selezionate di cui verrà fornita la traduzione in lingua italiana).

Altri riferimenti (queste letture sono facoltative ma possono essere utili alla preparazione dell’esame, specie per chi non ha frequentato):
P. D’Alessandro, A. Potestio (a cura di), Su Jacques Derrida. Scrittura filosofica e pratica di decostruzione, LED, Milano 2008 (in particolare i saggi di C. Sini, C. Di Martino e F. Dastur) [su Moodle];
Z. Direk, L. Lawlor (a cura di), A Companion to Derrida, Blackwell, Oxford 2014;
Caterina Resta, La passione dell’impossibile, il melangolo, Roma 2016;
Mario Vergani, Derrida, Bruno Mondadori, Milano 2000;
AA.VV., Qui a peur de la déconstruction?, PUF, Paris 2023.

La prova d'esame sarà scritta. Consisterà nell'illustrare e spiegare quattro passaggi testuali, tratti dagli scritti in programma, entro il tempo massimo di due ore. Il limite quantitativo sarà un solo foglio protocollo.
Si prega di ricordare quanto segue:
quando ci si è iscritte/i a un appello d'esame, ma poi, per un qualsiasi motivo, si è impossibilitate/i a presentarsi, occorre necessariamente avvisare per tempo, via email, il docente.

scritto
Per quanto riguarda la valutazione, l'esame sarà valutato su una scala che va da 0 a 30. Il voto minimo per superare l'esame è 18. La lode ("lode") sarà concessa solo quando la prova d'esame dimostra eccezionale capacità di giudizio e ottima conoscenza degli argomenti che sono oggetto del corso.
Pur affidandosi prevalentemente alla lezione frontale, il docente mirerà a propiziare un'ampia e diretta interlocuzione con gli studenti frequentanti.
I testi in programma verranno letti e commentati direttamente in aula.

Accessibilità, disabilità e inclusione

Ca’ Foscari applica la Legge Italiana (Legge 17/1999; Legge 170/2010) per i servizi di supporto e di accomodamento disponibili agli studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento. Se hai una disabilità motoria, visiva, dell’udito o altre disabilità (Legge 17/1999) o un disturbo specifico dell’apprendimento (Legge 170/2010) e richiedi supporto (assistenza in aula, ausili tecnologici per lo svolgimento di esami o esami individualizzati, materiale in formato accessibile, recupero appunti, tutorato specialistico a supporto dello studio, interpreti o altro) contatta l’ufficio Disabilità e DSA disabilita@unive.it.



Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Capitale umano, salute, educazione" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 27/05/2025