LETTERATURE SCANDINAVE

Anno accademico
2025/2026 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
SCANDINAVIAN LITERATURE
Codice insegnamento
LM10AC (AF:560181 AR:323193)
Lingua di insegnamento
Svedese
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea magistrale (DM270)
Settore scientifico disciplinare
L-LIN/15
Periodo
I Semestre
Anno corso
1
Sede
VENEZIA
Spazio Moodle
Link allo spazio del corso
Il corso Letterature scandinave 1 (6 cfu) è offerto al primo anno della Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Europee, Americane e Postcoloniali (LLEAP) e si rivolge agli studenti che qui scelgono il percorso di Scandinavistica con Svedese quale lingua di specializzazione. Come Letterature Scandinave 2 (6 cfu), lo stesso corso è offerto agli studenti del II anno del LLEAP. E con il nome di Letterature Scandinave (6 cfu), il corso è offerto agli studenti che a Scienze del Linguaggio scelgono Svedese come lingua di specializzazione. Studenti scandinavisti delle due lauree magistrali, di I o II anno, formano dunque una classe comune.
Il corso offre approfondimenti monografici su temi trasversali alle letterature scandinave dal XIX secolo alla contemporaneità. Per quanto riguarda le forme, di anno in anno diversi generi e media sono al centro dell’attenzione: romanzo e narrativa; poesia; teatro; letteratura e cinema.
Il corso “Classici letterari scandinavi nei loro adattamenti cinematografici” prende in esame opere letterarie svedesi, danesi e norvegesi, scritte tra gli anni Novanta dell’Ottocento e i Cinquanta del Novecento. Queste opere sono diventate film famosi grazie alla loro qualità di classici letterari; a sua volta, le versioni cinematografiche hanno contribuito a costruire e attualizzare lo status di “classici” nel corso del tempo. Si studieranno sia le opere letterarie che i testi cinematografici plasmati su di esse, osservando i procedimenti di trasformazione alla luce della teoria sull’adattamento. Un caso centrale, per la teoria e per la pratica, ma anche particolare, è l’opera al tempo stesso letteraria e cinematografica di Ingmar Bergman, che costituisce il punto di partenza del corso. Bergman era sceneggiatore, cioè autore, dei testi alla base dei film e anche il regista dei film; le sceneggiature erano dei “semi-lavorati” nella sua stessa definizione, poiché la loro destinazione e il loro compimento ultimi erano nel film. Ma dalla fama dei film, e dalla qualità letteraria delle sceneggiature, è derivato il loro passaggio nel circuito letterario: sono diventate libri a tutti gli effetti.
Il corso mira alla conoscenza approfondita dei testi, dei film e dei principali procedimenti e strategie di adattamento, alla capacità di contestualizzazione storico-culturale delle opere in esame, e la capacità di una loro analisi critica tematica e formale.
Il corso è rivolto a chi abbia studiato scandinavistica al triennio e si svolge per lo più in lingua svedese. Per sostenere Letterature scandinave 2 bisogna avere passato Letterature scandinave 1. I testi saranno esaminati in lingua originale, ma le traduzioni saranno d’aiuto. Il lavoro sui testi in lingua norvegese e danese avverrà con l’aiuto del docente.
“Classici letterari scandinavi nei loro adattamenti cinematografici”

Si esaminerà Sult (Fame), come romanzo e capolavoro di Knut Hamsun (1890) e come film per la regia di Henning Carlsen (1966), che rende con altri mezzi i tratti modernisti del testo letterario.
Il cinema è stato anche veicolo di canonizzazione della letteratura per bambini e ragazzi; un doppio capolavoro in tal senso è il romanzo di Astrid Lindgren Lillebror och Karlsson på taket (Karlsson sul tetto) del 1956, con la sua versione cinematografica Världens bästa Karlsson del 1974 per la regia di Olle Hellbom e con la collaborazione dell’autrice Astrid Lindgren. Un altro frutto del sodalizio tra Hellbom e Lindgren è anche la serie televisiva Emil i Lönneberga (1974-76), basata sui tre libri di Lindgren dedicati a questo bambino dello Småland (Emil i Lönneberga, 1963; Nya hyss av Emil i Lönneberga, 1966; Än lever Emil i Lönneberga, 1970); si esamineranno alcune parti di quest’opera letteraria e cinematografica.
Un classico letterario danese, scritto originariamente in inglese, è la novella Babette’s Feast / Babettes Gæstebud (Il pranzo di Babette), contenuta nella raccolta di Karen Blixen Anecdotes of Destiny / Skæbne-Anekdoter (Capricci del destino) del 1958. Il film del 1987 di Gabriel Axel è una potente resa danese del genio cosmopolita della Blixen a partire dal paesaggio. Inoltre, preannuncia la grande stagione del cinema danese a venire, tra la fine del Novecento e l’inizio del nuovo millennio.
I film di Bergman Det sjunde inseglet (Il settimo sigillo) e Smultronstället (Il posto delle fragole), entrambi del 1957, saranno studiati come film e come opere letterarie, alla luce delle riflessioni dell’autore sul rapporto tra letteratura e cinema, parola e immagine, nel suo lavoro. Si considereranno anche parti di Trollflöjten (1975) (Il flauto magico), film di Bergman tratto dall’opera di W.A. Mozart ed E. Schikaneder Die Zauberflöte (1791). Qui l’intermedialità di Bergman gioca con testo, musica, scena teatrale e mezzo cinematografico.

Opere letterarie

Knut Hamsun 1890, Sult, Gyldendal, Oslo 2009 (BALI) / Fame, Adelphi, Milano 2012 (BALI)


Astrid Lindgren 1956, Lillebror och Karlsson på taket, Rabén & Sjögren, Stockholm 2003 (BALI) / Karlsson sul tetto, Salani, Milano 2021

Astrid Lindgren 1963, Emil i Lönneberga, Rabén & Sjögren, Stockholm 2003 (BALI) – Astrid Lindgren 1966, Nya hiss av Emil i Lönneberga, Rabén & Sjögren, Stockholm 1993 – Astrid Lindgren 1970, Än lever Emil i Lönneberga, Rabén & Sjögren, Stockholm 1970 / Emil, Salani, Milano 1995

Karen Blixen 1958, Babettes Gæstebud, in Skæbne-Anektdoter, Gyldendal, København 2006 / Babette’s Feast in Anecdotes of Destiny, Penguin, London 1989 (BALI) / Il pranzo di Babette, in Capricci del destino, Feltrinelli, Milano 1978 (BAUM)

Oppure anche come edizione trilingue: Babette’s Feast, nella traduzione danese di Karen Blixen; versione italiana di Paola Ojetti, Einaudi, Torino 1997

Ingmar Bergman 1957, Det sjunde inseglet, Norstedts, Stockholm 2018 (BALI) / Il settimo sigillo, Iperborea, Milano 2017 (BAUM)

Ingmar Bergman 1957, Smultronstället, Norstedts, Stockholm 2018 (BALI) / Il posto delle fragole, Iperborea, Milano 2004

Ingmar Bergman 1975, W.A. Mozart, E. Schickaneder, Trollflöjten, Malmö Musikteater 1997 / Il flauto magico. Die Zauberflöte, Rizzoli, Milano 1975

Film

I film Sult, Världens bästa Karlsson, Emil i Lönneberga, Babettes Gæstebud, Det sjunde inseglet, Smultronstället e Trollflöjten saranno resi disponibili attraverso piattaforme online e guardati insieme in versione originale


Riferimenti teorici e critici

Linda Hutcheon with Siobhan O’ Flynn 2006, A Theory of Adaptation, 2nd edition, Routledge, London / New York 2013 (BALI)

Brian McFarlane 1996, Novel to Film. An Introduction to the Theory of Adaptation, Clarendon Press Oxford

Mireia Aragay (ed.) 2005, Books in Motion. Adaptation, Intertextuality, Authorship, Rodopi, Amsterdam / New York

James M. Welsh, Peter Lev (eds) 2007, The Literature / Film Reader. Issues of Adaptation, The Scarecrow Press, Lanham / Toronto / Plymouth.

Hans Lund (red.) 2002, Intermedialitet. Ord, bild och ton i samspel, Studentlitteratur, Lund

Hans Robert Jauß 2016, Storia della letteratura come provocazione, cura e traduzione di Piero Cresto-Dina, Torino, Bollati Boringhieri / Literaturgeschichte als Provokation, Suhrkamp, Frankfurt a.M. 1970

Ingmar Bergman, Laterna magica, Norstedt, Stockholm 2018 (BALI) / Lanterna Magica, Garzanti, Milano 1990 (BAUM)

Ingmar Bergman, “Monolog”, in Id., Femte akten, Norstedts, Stockholm 1994, pp. 7-15 (pdf) / “Monologo”, in Id., Il quinto atto, Garzanti, Milano 2000 (biblioteche)

Altre fonti critiche saranno indicate durante il corso
L’esame è un colloquio orale di circa 45 minuti in lingua svedese (se non concordato diversamente a seconda delle esigenze). Si analizzano e discutono dei testi trattati nel corso dal punto di vista delle forme e dei contenuti, e le si riferisce ai loro significativi contesti biografici, autoriali, storici, culturali e letterari. Una domanda dell’esame può includere la lettura, la traduzione a vista in italiano e il commento di brani svedesi / scandinavi tratti dalle opere originali in programma.
orale
28-30L: padronanza degli argomenti trattati a lezione e nei manuali; capacità di ordinare le informazioni; uso della terminologia appropriata;
26-27: buona conoscenza degli argomenti trattati a lezione e, in minor misura, nei manuali; discreta abilità nell'ordinare le informazioni e presentarle oralmente; familiarità con la terminologia;
24-25: conoscenza non sempre approfondita degli argomenti trattati a lezione e nei manuali; esposizione orale ordinata ma con uso non sempre corretto della terminologia;
22-23: conoscenza piuttosto superficiale degli argomenti trattati a lezione e nei manuali; esposizione orale poco chiara e carente sul piano della terminologia;
18-21: conoscenza superficiale degli argomenti trattati a lezione e nei manuali; esposizione orale confusa, con scarso ricorso alla terminologia.

La corrispondenza con la scala europea dei voti (da A a F) è la seguente: meno di 18 = F; 18-21 = E; 22-25 = D; 26-28 = C; 29-30 = B; 30 "e lode" = A.
Il corso propone una didattica per lo più frontale, ma che si apre alla partecipazione volontaria degli studenti, ai quali sarà proposto di presentare in classe in svedese una delle opere incluse nel programma (come opera letteraria; come film; entrambe le cose). Se uno studente presenta un libro / film in classe, non deve portarlo nuovamente all’esame.
Per domande e chiarimenti sul corso scrivere a massimo.ciaravolo@unive.it. Si consiglia di venire a ricevimento previo appuntamento via e-mail.

Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Capitale umano, salute, educazione" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 19/07/2025