STORIA DEL PENSIERO ETICO-RELIGIOSO SP.

Anno accademico
2025/2026 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
HISTORY OF ETHICAL AND RELIGIOUS THOUGHT
Codice insegnamento
FM0179 (AF:577926 AR:326924)
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea magistrale (DM270)
Settore scientifico disciplinare
M-FIL/03
Periodo
1° Periodo
Anno corso
1
L’insegnamento ricade tra le attività formative del Corso di laurea in Scienze filosofiche e di quello interateneo in Scienze delle religioni. L’obiettivo formativo dell’insegnamento è quello di fornire conoscenze relative alle principali tematiche etiche e religiose sia sotto il profilo teorico sia soprattutto sotto il profilo storico. Tali conoscenze sono indispensabili per sviluppare negli studenti un pensiero critico che consenta loro di comprendere le ragioni teoriche e le dimensioni storiche e sociali delle molteplici sfide etiche e politiche della contemporaneità e per una valutazione avveduta e approfondita del fatto religioso. Particolare attenzione è riservata alla lettura puntuale e all’analisi critica delle opere filosofiche proposte.
Il corso consentirà agli studenti di:

A. Conoscere e comprendere i temi e i percorsi fondamentali della disciplina sia nelle sue parti concettuali sia nella sua dimensione storica, e dunque di averli studiati con intelligenza, cogliendone senso e articolazione;
B. Acquisire autonomia di giudizio nel valutarli.
C. Saper analizzare criticamente i materiali di lavoro proposti dal docente.
D. Possedere una buona capacità espositiva orale e scritta, ossia di essere in grado di formulare argomentazioni di carattere filosofico con linguaggio appropriato.
E. Trattandosi di una disciplina di carattere morale, sarebbe infine auspicabile che al termine del corso gli studenti acquisissero la consapevolezza che tutto ciò che hanno appreso non è finalizzato alla mera erudizione, ma, come accadeva soprattutto nell’antichità, a una pratica filosofica. Obiettivo del corso è quello di evidenziare la centralità del problema della costruzione di sé nella filosofia come forma di vita e di pensiero.
Conoscenza dei quadri generali della storia della filosofia morale e della filosofia delle religioni.
Necessità e Bene. Intorno al pensiero di Simone Weil.

Il dolore è un compagno antico dell’esistenza. A volte esplode in un grido come nella tragedia greca, altre volte si fa sussurro nei versi sommessi di una poesia o si insinua tra le note di una melodia triste. Altre volte ancora prende corpo nella durezza della pietra e nei colori cupi di una tela o diviene oggetto di riflessione filosofica nelle pagine di un trattato. Da sempre il dolore attraversa i secoli, si annida tra le pieghe della storia e ne scolpisce il volto.
Il dolore non è però solo umano, appartiene a ogni forma di vita, ogni sostanza. Gli antichi lo percepivano come un lamento che risuonava perfino nelle cose inanimate, nelle pietre, negli oggetti: elementi muti, sì, ma non per questo estranei alla sofferenza. “Sunt lacrimae rerum”, scriveva Virgilio – anche le cose piangono.
Nulla è infatti davvero immune alla dissoluzione. Niente e nessuno sfugge all’azione distruttiva del tempo e alla morte. La natura intera conosce il dolore: lo vivono le bestie, lo patiscono le piante.
Solo l’essere umano – fragile, cosciente, consapevole – conosce tuttavia la sventura in tutta la sua profondità, perché non si limita a viverla o soffrirla. La comprende, la rappresenta, la riconosce e talora condivide. Da questa condivisione nasce o, meglio, può nascere la compassione.
Ma che cos’è mai la compassione? Un istinto? Un riflesso? Una attitudine spirituale? Uno sguardo partecipe?
Questo corso si prefigge di indagare come Weil ha concepito la "questione" del condividere il dolore altrui. Il confronto con pensatori come Platone, Leopardi e Spinoza permetterà di misurare l’originalità e la profondità della sua visione della compassione. Come vedremo, per Weil la compassione autentica si radica nell’accettazione della Necessità, ma si apre – attraverso l’attenzione e l’obbedienza alla realtà – a una dimensione più alta, dove il Bene non cancella la sofferenza, ma ne custodisce il mistero.
Lo studente porterà all’esame una a scelta delle seguenti opere di Simone Weil:

S. Weil, Attesa di Dio, Adelphi, Milano 2008;

Oppure:

S. Weil, La rivelazione greca, Adelphi, Milano 2014.

Tutti dovranno portare all’esame:

AA. VV., Necessità e Bene. Intorno al pensiero di Simone Weil, il melangolo, Genova 2025.

L’esame è orale. La verifica riguarderà la conoscenza e la chiara esposizione di temi e problemi affrontati nel corso.
orale
A. La fascia di punteggio 18-22 verrà assegnata a chi dimostra:
• una sufficiente conoscenza e capacità di comprensione del programma.
B. La fascia di punteggio 23-26 verrà assegnata a chi dimostra:
• una discreta conoscenza e capacità di comprensione del programma.
C. La fascia di punteggio 27-30 verrà assegnata a chi dimostra:
• una buona o ottima conoscenza e capacità di comprensione del programma.
D. La lode verrà assegnata soltanto a chi dimostra:
• una eccellente conoscenza e capacità di comprensione del programma, assieme a capacità di giudizio e abilità comunicative straordinarie.
L’insegnamento è organizzato in lezioni frontali.
Ca’ Foscari applica la Legge Italiana (Legge 17/1999; Legge 170/2010) per i servizi di supporto e di accomodamento disponibili agli studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento. Se hai una disabilità motoria, visiva, dell’udito o altre disabilità (Legge 17/1999) o un disturbo specifico dell’apprendimento (Legge 170/2010) e richiedi supporto (assistenza in aula, ausili tecnologici per lo svolgimento di esami o esami individualizzati, materiale in formato accessibile, recupero appunti, tutorato specialistico a supporto dello studio, interpreti o altro) contatta l’ufficio Disabilità e DSA disabilita@unive.it.
Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 19/05/2025