Eugenio TAMBURRINO

Qualifica
Cultore della materia
E-mail
eugenio.tamburrino@unive.it
956219@stud.unive.it
Sito web
www.unive.it/persone/eugenio.tamburrino (scheda personale)
Struttura
Dipartimento di Studi Umanistici
Sito web struttura: https://www.unive.it/dsu

Eugenio Tamburrino (Feltre, 1987), ha conseguito la Laurea Triennale in Beni Archeologici presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, discutendo una tesi sull’acquedotto romano di Ravenna (2011; relatore: prof. Dario Giorgetti, correlatori: prof. Max Victor David, dott. Simone Mantellini). La tesi ha ottenuto il premio “Mauro Dragoni”, assegnato dalla Fondazione Flaminia e dal Polo Universitario di Ravenna, come miglior tesi (triennale e magistrale) incentrata su Ravenna prodotta tra l’anno 2008 ed il 2011. Ha conseguito la Laurea Magistrale presso l’Università degli Studi di Padova, discutendo una tesi sui sistemi idraulici dell’insediamento romano di Veleia (PC) (2014; relatore: prof.ssa Paola Zanovello, correlatore: prof.ssa Rita Deiana). Si è in seguito (2014) immatricolato alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Padova. Da Settembre 2015 ha sospeso tale corso di studio in quanto è risultato ammesso con borsa al Corso di Dottorato Interateneo (Università Ca’ Foscari, Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Trieste) in “Scienze dell’Antichità”, con un progetto dal titolo “Aquae Alpinae: l’acqua nell’arco alpino orientale in età romana. Approvvigionamento, deflusso, gestione, aspetti sociali”, che ha concluso nel gennaio 2019, con la lode. La tesi ha ricevuto il premio "Premio Elisa Lise e Alessandro “Sandri” Perego" della Fondazione Angelini - Centro Studi sulla Montagna e il Alps-Adriatic Scientific Award, promosso dalla Alps-Adriatic Rectors’ Conference (AARC). Dal gennaio 2020 al gennaio 2021 è stato assegnista postdoc presso il Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Padova, coordinando il progetto "Veleia Project: ricerca scientifica e valorizzazione del sito di Veleia attraverso processi inclusivi e progettazione partecipata". Dopo aver svolto altri ruoli all'interno dell'organigramma, è attualmente Segretario Generale di Fondazione Canova onlus, Ente gestore del Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno (Treviso).

I suoi interessi scientifici sono rivolti principalmente (1) allo studio dei sistemi idraulici storici, in particolari romani, nei loro aspetti tecnici, territoriali e sociali, (2) al coinvolgimento delle comunità nelle attività di ricerca, studio, tutela e valorizzazione dei beni archeologici e (3) alla storia dell'archeologia, con particolare riferimento ai secolo XIX e XX.

Ha collaborato all’organizzazione, per conto del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, di tre Summer School internazionali dedicate a tali temi, tenutesi a Feltre (BL) nell’Agosto 2014, 2015, 2016, di una session proposta al 23.mo meeting dell'European Association of Archaeologists tenutosi a Maastricht nel 2016, e di un convegno dedicato ancora ai temi dell'idraulica antica, svoltosi a Feltre nel novembre 2017. Ha preso parte a diverse campagne di scavo [presso i siti di Galeata (FC), Ostia (RM), Sazagan e Kafir Kala (Uzbekistan), Castello del Matese (CE)], Biskra (Algeria) e di prospezione geofisica [presso i siti di Ostia (RM), Sazagan (Uzbekistan), Veleia (PC), Pompei e Cuma (NA)]. È membro di diverse associazioni scientifiche e professionali. È stato revisore o referee per pubblicazioni scientifiche edite in serie della Universität Innsbruck, dell'Universidad de Granada e del Consejo Superior de Investigaciones Científicas.