Simone DILARIA

Qualifica
Docente a contratto
E-mail
simone.dilaria@unive.it
Sito web
www.unive.it/persone/simone.dilaria (scheda personale)

Simone Dilaria ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Archeologiche nel 2014 e il Diploma di Specializzazione in Beni Archeologici nel 2016. Nel 2020 ha ottenuto il Dottorato di Ricerca con lode in Storia, Critica e Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Padova. Successivamente, ha svolto attività di ricerca post-dottorale presso il Dipartimento di Geoscienze e il Dipartimento dei Beni Culturali dello stesso ateneo.

Da febbraio 2022 a gennaio 2025 ha ricoperto il ruolo di Ricercatore a tempo determinato di tipo A (RTD-A) in Archeologia Classica (SSD L-ANT/07) presso l’Università di Padova. Attualmente è assegnista di ricerca (SSD GEO/09 – Risorse Minerarie e Applicazioni Mineralogico-Petrografiche per l’Ambiente e i Beni Culturali) presso il Dipartimento dei Beni Culturali della stessa università.

Tra il 2021 e il 2022 è stato anche assegnista di ricerca presso il Laboratorio di Archeometria dell’Università del Peloponneso (Grecia) e, nel 2024, Professore Visitante presso la Venice International University (VIU). Nel 2025 ha ottenuto il Marie Curie Seal of Excellence nell’ambito del bando MSCA-PF 2024 – Global Fellowship.

È in possesso dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) per il ruolo di Professore Associato (settore concorsuale 10/A1 – Archeologia) e ha svolto il ruolo di Principal Investigator per due progetti di ricerca finanziati:

ARISTEAS – Investigation of Pozzolanic Products in Ancient Lime-based Binders and Glasses (Università del Peloponneso, Laboratorio di Archeometria, 2021–2022), cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), dal Fondo Sociale Europeo (FSE) e dal Ministero greco dello Sviluppo;
UNIPD-SID – Trade and Use of Volcanic Pozzolans in the Roman World (Università di Padova, Dipartimento dei Beni Culturali, 2023), finanziato nell’ambito del programma BIRD 2023 dell’Università di Padova.
La sua ricerca unisce l’attività sul campo a metodologie analitiche avanzate in laboratorio, focalizzandosi sui materiali antichi — come malte, ceramiche, pigmenti, pietre e intonaci — mediante tecniche quali spettroscopia Raman, diffrazione a raggi X, microscopia ottica ed elettronica, XRF (e pXRF), e LA-ICP-MS. I suoi principali ambiti di specializzazione includono le tecnologie produttive antiche, gli studi di provenienza e i metodi di datazione scientifica come il radiocarbonio e la luminescenza stimolata otticamente (OSL).

Collabora attivamente con numerose istituzioni di ricerca italiane (Università Ca’ Foscari Venezia, Udine, Verona, Siena, Federico II di Napoli) e internazionali (University of Notre Dame – USA; Université de Lausanne; University of Haifa; MHAS - Museo dei Monumenti Archeologici Croati di Spalato; University of Regensburg; Servizio Geologico Sloveno).

È inoltre coinvolto nel coordinamento delle missioni archeologiche dell’Università di Padova ad Aquileia (Udine) e Nora (Cagliari).

È autore o coautore di oltre 60 pubblicazioni scientifiche, tra cui articoli su riviste internazionali peer-reviewed (ISI) e riviste di classe A (ANVUR), oltre a una monografia sugli approcci archeometrici ai materiali antichi da costruzione. Il suo H-index è pari a 10 (Scopus), 8 (Web of Science) e 11 (Google Scholar). Ha partecipato, in qualità di relatore o invitato, a numerosi convegni nazionali e internazionali e svolge attività di peer reviewer per riviste scientifiche quali Scientific Reports, Journal of Archaeological Science, Archaeometry e Journal of Roman Archaeology.