Persone e passioni

Mauro Masiol
Scienze della Terra

Parlaci di te. Da dove provieni? Cosa insegni a Ca' Foscari? Quali sono i tuoi interessi e ambiti di ricerca?
Sono veneziano di nascita e insegno Geochimica e Scienze della Terra. La Geochimica studia la composizione, la struttura, le proprietà e il comportamento della materia di cui è composta la Terra, oltre che i cambiamenti che la materia terrestre subisce durante i processi che plasmano il pianeta nel tempo. La Terra può essere vista come una rete complessa e in evoluzione di sottosistemi, le sfere biogeochimiche; una di queste è l’atmosfera. Io mi occupo prevalentemente di (i) Geochimca dell’atmosfera per lo studio dei processi di trasporto eolico e di inquinamento dell’aria; (ii) Geochimica isotopica per lo studio del ciclo idrologico, e (iii) sviluppo di metodi statistici per lo studio dei processi ambientali.


Qual è stato il tuo percorso accademico?

Mi sono laureato in Scienze Ambientali (2005) a Ca' Foscari, dove ho successivamente ottenuto il dottorato di ricerca (2009). Ho collaborato a vari livelli con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, Istituto di Scienze Marine del CNR, per poi tornare a Ca’ Foscari come assegnista di ricerca (2009-2013). Nel 2012 ho vinto una borsa Marie Skłodowska Curie, che ho portato a termine (2013-2015) alla University of Birmingham (Inghilterra). Nel 2015-2018 sono stato Research Associate alla Clarkson University e Visiting Instructor all’University of Rochester, New York, USA. Nel 2018-2019 sono stato ricercatore postdoc alla Foundation for Research and Technology, Grecia. Da novembre 2019 sono tornato a Ca’ Foscari come ricercatore.


Quali sono i tuoi punti di riferimento professionali?
Durante la mia carriera ho avuto la fortuna di lavorare in team di ricercatori di altissimo livello internazionale: sono loro i miei riferimenti professionali. Roy M. Harrison, Queen Elizabeth II Centenary Prof. of Environmental Health, University of Birmingham, luminare nello studio dell'inquinamento atmosferico e degli effetti sulla salute umana. Philip K. Hopke, Clarkson Distinguished Prof. Emeritus alla Clarkson University, è uno dei massimi esperti di metodi statistici multivariati per l'analisi di dati ambientali e caratterizzazione delle sorgenti di inquinanti. Prof. Spyros Pandis (University of Patras e Carnegie Mellon University) e Athanasios Nenes (EPFL) sono esperti nello studio della chimica atmosferica multifase in relazione allo smog fotochimico e al cambiamento climatico.


Cosa significa per te insegnare e fare ricerca?

Ho trascorso la maggior parte della mia carriera accademica nella ricerca, una scelta guidata dal desiderio di studiare i processi antropici che influenzano la Terra. Ora sento il bisogno di trasmettere la mia conoscenza e passione agli studenti per plasmare le future generazioni di scienziati ambientali e renderli più attenti e preparati ad affrontare e risolvere complesse problematiche ambientali, attuali ed emergenti. Il mio obiettivo come docente non è solo quello di supportare e guidare gli studenti nella loro formazione interdisciplinare, ma anche di sviluppare il loro pensiero critico, rafforzare il loro problem solving, stimolare la loro capacità collaborativa e promuovere il loro sviluppo professionale e personale.


Cosa diresti ai giovani che si avvicinano alla ricerca oggi?
Al giorno d'oggi, stiamo affrontando problemi ambientali causati in gran parte dalla crescita della popolazione, dal conseguente esaurimento delle risorse naturali e dal cambiamento climatico. Questi problemi richiedono soluzioni rapide, decise e creative che devono essere prese a livello internazionale. Abbiamo quindi bisogno di una nuova generazione di ricercatori in grado di indagare problemi ambientali sempre più impegnativi e complessi, ma anche in grado di informare e sensibilizzare i responsabili politici sui temi ambientali. I prossimi ricercatori dovranno identificare le cause dei problemi ambientali, prevederne gli effetti e trovare possibili soluzioni, che non saranno le più semplici, ma i migliori compromessi tra ambiente sostenibile e progresso sociale e tecnologico.

Last update: 27/02/2024