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08 Ott 2022 16:00

A chi appartiene l'archeologia? il management (sostenibile) dei beni culturali

Scavo di Lio Piccolo, progetto Vivere D'Acqua, Via della Sparesera 4, Lio Piccolo - Cavallino Treporti

Visita guidata, conversazione a bordo scavo e aperitivo archeologico

Il Team di scavo, Diego Calaon, Daniela Cottica, incontrano Monica Calcagno, Dipartimento di Management, Università Ca' Foscari

A chi appartiene il patrimonio archeologico? Allo Stato, ovvio. Ma il problema dell'appartenenza, intesa come adesione non solo formale ma anche emozionale, politica e di intenti si riflette sul management dei beni culturali. Ne parliamo con Monica Calcagno, esperta di management nei settori dell'industria creativa, artistica e dei beni culturali.

Dal 1 ottobre 2022 lo scavo archeologico di Lio Piccolo apre ufficialmente le porte al pubblico: proiezioni cinematografiche, visite guidate e conversazioni archeologiche animeranno Lio Piccolo, Ca’ Savio e l’area di cantiere dello scavo. Tutte le attività saranno accessibili tramite prenotazione.

L’indagine archeologica come lo scorso anno è diretta dal prof. Diego Calaon e dalla prof.ssa Daniela Cottica dell’Università di Ca’ Foscari Venezia e vede la collaborazione e il finanziamento del Comune di Cavallino-Treporti,  sotto l’alta Sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, Ministero della Cultura. Le attività di archeologia pubblica sono organizzate in collaborazione con la Direzione Regionale Musei, Veneto.

“L’apertura al pubblico e la condivisione dei risultati è per noi archeologi un’azione fondamentale per un progetto partecipato e condiviso”, spiegano Diego Calaon e Daniela Cottica. “Condividere il percorso stratigrafico e, soprattutto, interpretativo ci ha permesso lo scorso anno di recuperare preziosissime informazioni dalla comunità: in un’indagine affascinante, talvolta complessa, che mira a comprendere il legame tra uomo e ambiente nell’antichità, per capire le modalità di sfruttamento degli spazi costieri antichi, abbiamo bisogno di condividere le informazioni con chi, “vive d’acqua”, proprio come il nome del nostro progetto.” 

L’apertura delle aree archeologiche mentre il lavoro è in corso, permette al pubblico di esser parte integrante di questo processo: non solo visitatori dunque, ma protagonisti del processo cognitivo e interpretativo

Che aspetto aveva la costa di fronte ad Altino presso Lio Piccolo in epoca romana? È questa la domanda e la sfida posta dallo scavo. 
 
L’amministrazione di Cavallino-Treporti, ha inoltre promosso un percorso didattico finalizzato alla conoscenza del luogo per le scuole del territorio che hanno colto l’opportunità e che in questi giorni porteranno i ragazzi delle classi primarie e secondarie a visitare le aree archeologiche.

Per partecipare scrivere a: vivereacqua@unive.it

Per maggiori informazioni scaricare la locandina allegata o contattare il seguente numero: 351 6900300

 

Organizzatore

Dipartimento di Studi Umanistici (Calaon Diego, Cottica Daniela); TerzaMissioneDSU

Allegati

Locandina 781 KB
Programma eventi ottobre 3178 KB

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