Marija BRADAŠ

Qualifica
Ricercatrice
Incarichi
Referente Stage e Placement
Telefono
041 234 9496
E-mail
marija.bradas@unive.it
SSD
SLAVISTICA [L-LIN/21]
Sito web
www.unive.it/persone/marija.bradas (scheda personale)
Struttura
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati
Sito web struttura: https://www.unive.it/dslcc
Sede: Ca' Bernardo

Marija Bradaš (1985) è ricercatrice di Lingua e letteratura serba e croata presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Si è formata negli studi filologici e letterari all’Università di Belgrado e in seguito all’Università di Padova, dove ha conseguito il dottorato discutendo la tesi sulle traduzioni italiane dell’epica popolare serba. Prima dell’incarico a Ca’ Foscari ha insegnato Filologia slava presso l’Università degli Studi di Verona, tenendo corsi in italiano e in inglese.

I suoi interessi di ricerca riguardano in particolare la traduzione letteraria, la ricezione della letteratura serba e croata nella cultura italiana, la poesia popolare serba e croata, le relazioni culturali italo-slave, nonché la questione della memoria nei testi autobiografici di autori quali Amir Alagić e Oto Horvat. È autrice della monografia Vuk u Latinima. Druga knjiga „Srpskih narodnih pjesama” na italijanskom jeziku (Novi Sad, Akademska knjiga 2023). Ha curato la raccolta di satire scelte dello scrittore serbo Radoje Domanović (Padova, Linea Edizioni, 2022), la raccolta Oltre la collina e altri racconti di Amir Alagić (Venezia, Cafoscarina, 2022), nonché la nuova edizione del romanzo Il ritorno di Filip Latinovicz di Miroslav Krleža (Udine, Bottega Errante, 2021). Attualmente lavora all’edizione dei Canti popolari illirici di Niccolò Tommaseo (Fondazione Pietro Bembo / Ugo Guanda Editore).

È membro dell’Associazione italiana degli slavisti e dell’Udruženje folklorista Srbije, nonché membro della redazione delle riviste NuBE (Università di Verona) e Prilozi proučavanju jezika (Università di Novi Sad). Da anni è impegnata nella divulgazione delle lingue e culture dei Paesi post-jugoslavi attraverso diverse iniziative culturali che ha fondato e che coordina quali Venezia legge i Balcani e Conversazioni con Andrić. Insieme a Flavio Gregori ha ideato e coordina il ciclo Translators in Conversation, legato al festival letterario Incroci di civiltà, che mira a dare spazio alla figura del traduttore nel contesto editoriale e culturale italiano.

È referente scientifico per il programma Erasmus+ tra il DSLCC di Ca’ Foscari e le università di Belgrado, Banja Luka, Novi Sad e Sarajevo.