Luca Maria OLIVIERI

Qualifica
Professore Associato
Incarichi
Componente del Comitato di Gestione del Centro di Servizi per le Strumentazioni Scientifiche di Ateneo (CSA)
Vicedirettore del Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea
Telefono
041 234 9508
E-mail
lucamaria.olivieri@unive.it
SSD
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE DELL'INDIA E DELL'ASIA CENTRALE [L-OR/16]
Sito web
www.unive.it/persone/lucamaria.olivieri (scheda personale)
Struttura
Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea
Sito web struttura: https://www.unive.it/dsaam
Sede: Ca' Cappello

Luca M. Olivieri (LVRLMR62S30H501C)

Professore associato di Archeologia e Culture del Gandhara e delle Vie della Seta, e di Storia e cultura materiale del Buddhismo (Asia meridionale/ Sud-est asiatico) presso l’Università Ca’ Foscari Venezia.

Direttore della Missione Archeologica in Pakistan (ISMEO, già IsIAO, ora ISMEO-Ca’ Foscari)

Direttore Centro di ricerca Marco Polo (MaP; DSAAM Università Ca’ Foscari Venezia)

Direttore della Missione Archeologica Italiana in Pakistan (IAM) dal 2013 (dal 2008 come co-direttore) (ISMEO, precedentemente IsIAO). Dal 2020 IAM è co-gestito da ISMEO e Università Ca’ Foscari di Venezia. Direttore del Progetto ACT-Field School nello Swat dal 2011 al 2016, che tra le altre realizzazioni nel campo della formazione, dell'archeologia e del restauro, è riuscito a ricostruire il Museo dello Swat, così come a restaurare il colossale Jahanabad Buddha, entrambi danneggiati durante l’insurrezione talebana. Recentemente, il lavoro del Prof. Olivieri è stato rivonosciuto con la menzione da parte della rivista “Archaeology” della sua scoperta dell'antico tempio absidale di Barikot, nello Swat, tra le 10 scoperte archeologiche più importanti del 2022.

Come archeologo lavora nello Swat (Pakistan) dal 1987, dove si è concentrato principalmente sul progetto di scavo ancora in corso nel sito urbano di Bir-kotghwandai (Barikot), l’antica Bazira di Alessandro Magno, sulla ricerca sul campo dell’arte rupestre, sul progetto Archaeological Map of the Swat Valley, e su studi d’archivio sui primi sviluppi della ricerca archeologica nel Gandhara. Oltre a questo, è attualmente impegnato in altri progetti di ricerca tra cui (a) le fasi Huna e Shahi (500-1000 CE) nel Gandhara e in Afghanistan (con l'Università di Vienna), (b) tecnica e produzione della prima arte gandharica (c. 50-100 CE); (c) archeologia del rito e aree urbane durante la seconda fase di urbanizzazione in India settentrionale (c. 500-100 BCE); (d) inter-fasi archeologiche e cambiamenti climatici in Gandhara; (e) archeologia bio-molecolare dello Swat preistorico/storico nel primo millennio BCE (con Max Planck Institute, Jena), (f) genoma antico della valle dello Swat e del Gandhara (con Harvard Medical School). Nell'ambito di quest'ultimo, ha partecipato come coautore a uno studio più ampio sulla genomica dell’Asia meridionale e centrale pubblicato su Science 365, 999 (2019) (Narasimhan et al. 2019; DOI: 10.1126/science.aat7487).

Si è formato come archeologo sul campo (Archeologia classica) presso la scuola della Sapienza Università di Roma. Successivamente ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Freie Universität di Berlino (Lingue e culture dell’Asia meridionale). Finora ha condotto e diretto 40 campagne di scavo, 15 campagne di restauro e formazione e 20 ricognizioni archeologiche in Pakistan. Il Prof Olivieri ha lavorato anche in India, in Kerala e Tamil Nadu, a Pondicherry, e in Afghanistan (qui sempre con l’UNESCO), sia nell’area di Kabul, che a Bamiyan e a Mes Aynak.

In riconoscimento del suo contributo nel campo dell'archeologia e del patrimonio culturale e di oltre 30 anni di servizio archeologico in Pakistan, è stato insignito nel 2016 del titolo di Sitara-i-Imtiaz (“Stella dell'eccellenza”) dal presidente della Repubblica Islamica del Pakistan. Nel 2013 e nel 2017 è stato insignito del titolo di Ufficiale OSI (“Ordine della Stella d’Italia”), e Grande Ufficiale OSI dal Presidente della Repubblica Italiana.

È curatore della serie ACT Field School Reports and Memoirs (dal 2013, 11 volumi pubblicati finora); co-editor del Journal of Asian Civilizations (2017 -); senior editor della rivista East and West (nuova serie; 2020 -). È membro dei comitati scientifici/editoriali delle seguenti riviste di ricerca: Frontier Archaeology, Ancient Pakistan, Pakistan Archaeology, Pakistan Heritage, FWU Journal of Social Sciences, Annali di Ca’ Foscari (Serie Orientale) (comitato editoriale 2020-), East and West (comitato editoriale internazionale 2020-), Lahore Museum Bulletin, Journal of Research Society of Pakistan (JRSP) (section editor). Nel 2012 è diventato membro del consiglio scientifico della Commissione Sinica. Nel 2011 è stato riconosciuto tutor di dottorato dalla High Education Commission, Pakistan. Collabora come consulente chiave e formatore (archeologia) ai progetti UNESCO (Afghanistan) in collaborazione con l’Istituto Afgano di Archeologia (dal 2018 all’agosto del 2021). È membro del Roster UNESCO per la cultura nelle emergenze (Medio Oriente, Asia meridionale e centrale) (dal 2019). Nel 2020 è stato eletto membro del Core Management Committee dell'International Conference on Buddhism in Pakistan (Silk Road Centre e Taxila Institute of Asian Civilizations) (Islamabad 2021). Dal 2020 è membro esterno del Corso di Dottorato in Beni Culturali e Gestione del Patrimonio istituito presso l'Università Hazara, Manshera, Pakistan.

Dal 2020 è socio ordinario del CeSAV (Centro Studi di Archeologia Venezia, Università Ca’ Foscari di Venezia).

Dal 2021 è stato eletto Fellow della Royal Asiatic Society of Great Britain and Ireland (FRAS).

Dal 2023 al 2026 è stato nominato Guest Fellow della Tsinghua University Center for Pakistan Culture and Communication Studies.

Dal 2021 è membro del “Digitization of Gandharan Artefacts. A Project for the Preservation and the Study of the Buddhist Art of Pakistan” Ruhr Universität Bochum, diretto da Jessie Pons; dal 2020 è membro del gruppo di cooperazione ZiF “Volcanoes, Climate and History – VCH” Universität Bielefeld, diretto da Ulf Büntgen; dal 2019 è membro del “Linked Data Methodologies in Gandhāran Buddhist Art and Texts” Ruhr Universität Bochum, diretto da Jessie Pons; dal 2018 è membro del “Cultural Formation and Transformation: Shahi Art and Architecture from Afghanistan to the West Tibetan Frontier at the Dawn of the Islamic Era” Universität Wien, diretta da D. Klimburg-Salter e M. Alram.

Tra le attività recenti va menzionato anche un progetto collaterale alle attività di scavo in Swat, diretto da Luca Maria Olivieri. Il progetto si occupa del paleoclima dello Swat in età tardo-antica (sul problema della cosiddetta LALIA o Late Ancient Little Ice Age) “Late Antique Swat Ecology and Resilience: Climate and Habitat in Interfacial periods” ed è svolto insieme a Dario Battistel (Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica). Il progetto biennale finanziato nel quadro dei progetti SPIN 2021 di Ca’ Foscari, vede anche la collaborazione di Nicola Di Cosmo (Princeton University), Ulf Büntgen (Cambridge University), Federico Squarcini (Dipartimento di Studi sull’Asia e l’Africa Mediterranea) e Elisa Iori (Max-Weber Kolleg, Universität Erfurt).

Tra i progetti della Missione già in corso con Ca’ Foscari, vanno ricordati il progetto “Ellenismo e India. Tecnologie della pietra e dei cantieri nel Gandhara: Saidu Sharif I” diretto da Luca M. Olivieri, che ha prodotto una monografia nella nuova serie Marco Polo (Edizioni Ca’ Foscari) diretta da Sabrina Rastelli e Elisabetta Ragagnin (Dipartimento di Studi sull’Asia e l’Africa Mediterranea). Va menzionato inoltre il gruppo di studio “Lo Swat di Alessandro: toponomastica, archeologia e testi”  con Claudia Antonetti (Dipartimento di Studi Umanistici) e studiosi di vari atenei in Italia e all’estero, nonché il progetto SPIN diretto da Claudia Antonetti “Social, ritual and ceremonial use of wine in the Gandharan area, from the Achaemenids to the Kushans”, che si svolge in stretta collaborazione con la Missione archeologica in Swat.

Tra i progetti sul campo diretti da Luca M. Olivieri, oltre le campagne annuali di scavo nello Swat, vi è il progetto “Saving Bazira Archaeological Site”, condotto e co-finanziato dall’ISMEO con il finanziamento della Fondazione Aliph (Gennaio 2022-Aprile 2024). Il progetto prevede la conservazione e parziale restauro delle terrazze monumentali dell’acropoli di Barikot (antica Bazira) in Swat. Al mese di marzo del 2023, completato il primo anno di progetto, sono state completate oltre il 60% delle attività programmate.

Tutte le attività di ricerca sono state pubblicate in quasi 200 lavori scientifici, che includono anche le seguenti monografie (negli ultimi 7 anni):

Morgan. Ll., L.M. Olivieri (2022) A View from Malakand. Harold Deane's 'Note on Udyana and Gandhara'. ACT Field School Reports and memoirs, Archival Studies, 3/Gandhara Connections, University of Oxford. Oxford: Archaeopress.

Olivieri L.M. (2022) Stoneyards and artists in Gandhara. The Buddhist stupa of Saidu Sharif I, Swat (c. 50 CE). Serie Marco Polo, 1. Venezia: Edizioni Ca’ Foscari.

Olivieri L.M., P. Callieri (2020) Ceramics form the excavations in the historic settlement at Bir-kot-ghwandai (Barikot), Swat, Pakistan (1984-1992). ACT Field School Project Reports and Memoirs/Serie Orientale Roma 22 (pp. 1-592, pp. 1-665), Lahore: Sang-e-Meel Publications.

Olivieri L.M. (2016) Digging up. Fieldwork guidelines for archaeology students (2nd revised edition). ACT Field School Project Reports and Memoirs (pp. 1-260), Lahore: Sang-e-Meel Publications.

Vidale M., R. Micheli R., L.M. Olivieri (2016) Excavations at the protohistoric graveyards of Gogdara and Udegram. ACT Field School Project Reports and Memoirs (pp. 1-244+XV). Lahore: Sang-e-Meel Publications.

Olivieri L.M. (2015) Sir Aurel Stein and the ‘Lords of the Marches’. New Archival Materials. ACT Field School Project Reports and Memoirs (con un contributo del Leon Levy and Shelby White Publication Program) (pp. 1-402) Lahore: Sang-e-Meel Publications.

Olivieri L.M. (2015) Talking Stones. Painted Rock Shelters of the Swat Valley. ACT Field School Project Reports and Memoirs (pp. 1-260), Lahore: Sang-e-Meel Publications.

Callieri P., A. Filigenzi A., L.M. Olivieri (2015) At the Origin of the Gandharan Art (p. 1-232), Shangai: Shangai Classics Publishing House [in Chinese]