Ca’ Foscari partecipa alla 27esima Conferenza delle Parti (COP27) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), che si è aperta domenica 6 novembre a Sharm el-Sheikh (Egitto).
Rappresentanti di Stato e delegazioni nazionali si trovano in Egitto per la prima conferenza UNFCCC in un Paese in via di sviluppo, dopo la COP22 del 2016 tenutasi a Marrakech.
Particolare enfasi è stata posta sull’idea di una "COP africana", incentrata sulle priorità di paesi in via di sviluppo, come l'adattamento ai cambiamenti climatici, i finanziamenti verdi e le perdite e i danni legati al clima (loss and damage - L&D).
In particolare, il tema delle perdite e dei danni (L&D) è entrato per la prima volta nell'agenda formale della Conferenza e potrebbe diventare una questione particolarmente spinosa, poiché le posizioni dei paesi storicamente più inquinanti e di quelli a basso reddito differiscono molto.
Complessivamente, secondo la presidenza egiziana, l'obiettivo della COP27 è quello di essere una “COP dell’azione”. Dopo il completamento del regolamento di Parigi lo scorso anno, i prossimi passi vanno concentrati sull'attuazione pratica degli impegni per realizzare gli obiettivi dell'accordo di Parigi.
Alcuni componenti della comunità cafoscarina stanno prendendo parte alla COP27 per condividere i risultati della ricerca, mettere a servizio la propria esperienza e partecipare ai dibattiti e agli eventi che fanno da corollario alle trattative ufficiali.
La finanza verde può fare la differenza nel successo delle azioni per il clima? Quali sono le condizioni affinché la finanza dello sviluppo produca miglioramenti in materia di mitigazione e adattamento climatico? Queste domande sono state affrontate nell’evento “Mobilising the private sector for climate action – MDBs experiences”, evento collaterale co-organizzato dall’Università Ca’ Foscari Venezia e tenutosi lo scorso giovedì 10 novembre.
Il prof. Stefano Battiston ha presentato alcuni spunti derivati da un lavoro congiunto con la Banca Mondiale, indicando come le banche di sviluppo abbiano bisogno di una nuova teoria del cambiamento quando si tratta di economie in via di sviluppo e emergenti.
Affinché gli interventi finanziari a favore del clima abbiano successo, è importante che i Paesi stabiliscano un quadro politico credibile, a lungo termine e trasversale per la transizione energetica. In particolare, ciò significa tagliare gli incentivi ai combustibili fossili e sostenere il passaggio a fonti di energia rinnovabile per imprese, lavoratori e famiglie.
L'appuntamento è stato realizzato in collaborazione con le più importanti Banche Multilaterali di Sviluppo, inclusa la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS).
Il panel moderato da Maya Hennerkes, Direttrice della sezione “Green Financial Systems, Climate Strategy and Delivery” della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo - EBRD, ha incluso un intervento del Ministro della cooperazione internazionale egiziano.
Anche Marinella Davide, Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellow presso il Dipartimento di Economia, si trova in Egitto per prendere parte a due eventi collaterali.
Il primo, organizzato da Climate Analytics ed ECCO, è in programma il 14 novembre presso il Padiglione Italiano e sarà un dibattito sul recente rapporto relativo al percorso dell'Italia per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.
In particolare, Davide si concentra sulla necessità di un'azione tempestiva per evitare i danni dovuti ai cambiamenti climatici, alla luce della finestra di tempo residua per non superare il valore di 1,5°C.
Il dibattito parte dagli ultimi risultati delle relazioni di valutazione dell'IPCC per avvicinarsi alle sfide poste dal contesto italiano, affrontando anche alcuni degli strumenti e delle politiche che possono essere implementati.
Il prossimo 17 novembre, l’assegnista Marie-Curie sarà invece coinvolta in un secondo evento collaterale organizzato congiuntamente dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), dalla European Association of Environmental and Resource Economists (EAERE) e dalla Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC) dal titolo "Launching a European Climate Science Assessment Mechanism for Policy Support".
In questo caso, l'attenzione si allargherà al contesto europeo, toccando diversi aspetti della politica dell'Unione Europea sui cambiamenti climatici e fornendo una valutazione degli strumenti chiave e dei potenziali miglioramenti. L'evento coinvolgerà ospiti internazionali provenienti dall’ambiente accademico e politico.
Davide presenterà alcuni dei risultati del suo progetto MSCA, con un focus sul ruolo dei prezzi dell'energia nella relazione tra temperature estreme e mortalità e una valutazione della possibile interazione tra politiche di mitigazione future, adattamento e potenziali compromessi per i consumatori.