Ca' Foscari ti offre numerose opportunità per frequentare parte del tuo percorso all’estero e ottenere un diploma doppio (Double Degree) o congiunto (Joint Degree) al termine dei tuoi studi, grazie a programmi formativi internazionali in collaborazione con uno o più Atenei partner.
E’ ora disponibile online il nuovo bando unico 2024 per la partecipazione ai programmi di Diplomi Doppi e Congiunti (DJD). Per scoprire gli accordi ai quali puoi accedere, le modalità e i requisiti di accesso, visita il sito del tuo corso di laurea alla voce “Studiare” o consulta l’elenco completo qui.
Ma cosa ne pensa chi ha già preso parte ad un programma DJD? Per aiutarti nella scelta, ti raccontiamo le esperienze di due studentesse, Leila Camurati e Filipa Rodrigues. Leila è iscritta alla laurea magistrale in Lingue e Civiltà dell'Asia e dell'Africa Mediterranea e ha passato 9 mesi all’Universidad de Sevilla in Spagna, nell’ambito di un programma di doppio diploma in Estudios Lingüísticos Literarios y Culturales; Filipa viene dall’Instituto Superior de Engenharia de Coimbra in Portogallo e ha trascorso 10 mesi a Ca’ Foscari come studentessa del corso di laurea triennale in Informatica nell’ambito del programma di doppio diploma in European Computer Science.
Come hai scelto la tua destinazione?
Leila: Mi sono orientata verso l'Università di Siviglia perchè è un polo di eccellenza sia per la particolarità dei corsi erogati, sia per l’ambiente internazionale, ma soprattutto per la gentilezza e la cordialità dei docenti e del personale. Inoltre, desideravo un’esperienza all’estero che potesse coniugare la vita universitaria con un’intensa attività culturale e con il divertimento: Siviglia è senza dubbio la città che meglio rispecchia questi elementi.
Filipa: Ho scelto Ca’ Foscari come destinazione anche grazie ai consigli di alcuni amici che ci erano già stati in precedenza e mi hanno sempre parlato benissimo dell’Università e di Venezia. Anche i corsi che si potevano scegliere mi sembravano molto interessanti e comprendevano alcune tematiche che volevo approfondire. Inoltre, da quello che avevo sentito dire, il Campus Scientifico è molto moderno e dispone di ottime strutture, il che ha contribuito alla decisione. Infine, vivere a Venezia per quasi un anno è un'opportunità davvero unica.
Cosa hai apprezzato di più di questa esperienza?
Leila: Di questa esperienza porterò sempre con me il calore della gente, delle strade colorate, dei suoni che circondano la città e la sua immensa bellezza. L’anno all’estero a Siviglia mi ha dato la possibilità di immergermi nelle usanze e tradizioni spagnole, di scoprire le attrazioni culturali, di partecipare a festività e tradizioni e persino sperimentare le opportunità di volontariato. Tutti noi, studenti e non, che abbiamo vissuto a Siviglia e proveniamo da ogni parte del mondo siamo d’accordo su una cosa: in questa città si vive bene, non ci siamo mai sentiti soli e ci è voluto davvero poco tempo per sentirci come a casa nostra.
Filipa: Il punto forte di questa esperienza sono state le persone che ho avuto il privilegio di incontrare. Avere l'opportunità di fare amicizia con persone provenienti da ogni angolo del mondo è stato davvero straordinario. La maggior parte di noi è venuta a Venezia da sola, quindi trovare altre persone che condividono le stesse emozioni e stanno vivendo le mie stesse avventure ha reso tutto più speciale. Come accennavo prima, anche vivere a Venezia è stata un’esperienza davvero straordinaria.
Come ha influito il periodo all’estero sul tuo percorso accademico e sulla tua crescita personale?
Leila: La vita studentesca in Spagna, e nello specifico a Siviglia, offre molte possibilità non solo di svago ma anche di scoperta di un patrimonio culturale unico, che ha contribuito ad accrescere i miei interessi. Grazie ai numerosi programmi di studio offerti dall’Università di Siviglia, sia in lingua spagnola che inglese, ho avuto l’opportunità di potenziare sia le competenze accademiche – soprattutto linguistico-culturali – che personali ed interpersonali. Il metodo di apprendimento e il rapporto con i professori mi ha consentito di vivere questa esperienza in maniera serena e gratificante.
Filipa: Questa esperienza ha avuto un impatto significativo su di me. Dal punto di vista accademico, ad esempio, i metodi di insegnamento sono diversi da quelli a cui ero abituata, e ho imparato ad adattarmi. Ho seguito anche lezioni di italiano, che mi hanno spinto a cambiare il mio approccio allo studio, dato che non è la mia prima o seconda lingua. Questo mi ha aiutato a essere più organizzata e disciplinata e si è rivelato una grande opportunità di crescita. A livello personale, vivere a Venezia è stato incredibilmente arricchente. Sono diventata più indipendente, ho imparato una nuova lingua e ho avuto l'opportunità di entrare in contatto con persone provenienti da tutto il mondo.
Quali sono le differenze o similitudini che più ti hanno colpito tra il tuo Paese e quello di destinazione?
Leila: Siviglia si è rivelata sin da subito una città molto sicura, in cui ci si può muovere facilmente in modo sano ed ecologico grazie alle lunghe piste ciclabili e al sistema urbano di noleggio bici praticamente gratuito. E, cosa più importante, si tratta di un ambiente che agevola l’adattamento e l’incontro con nuovi amici. L'economicità, la sociabilità della gente e la ricchezza culturale sono solo alcuni degli aspetti positivi di vivere nel capoluogo d'Andalusia.
Filipa: In generale, Italia e Portogallo sono molto simili. Entrambi hanno un cibo fantastico, un clima piacevole e un'infinità di luoghi culturalmente ricchi da visitare, quindi ci sono un sacco di posti da scoprire. Tuttavia, per quanto riguarda Venezia, spicca la città in sé. Venezia è un luogo unico, con tanti ponti sui canali che si possono esplorare solo a piedi o in barca, e questo rende l'esperienza un po' diversa rispetto al resto dell'Italia o del Portogallo.
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