Fernando Aramburu presenta a Ca' Foscari 'Patria'

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Venerdì 23 febbraio alle ore 17.00 presso la Sala di lettura B di Ca' Bernardo (Dorsoduro 3199), all'interno del ciclo Writers in conversation, si terrà un incontro con lo scrittore Fernando Aramburu, che converserà con il collaboratore ed esperto linguistico dell’Università Ca’ Foscari Francisco de Borja Gómez.

Fernando Aramburu nasce a San Sebastián nel 1959. Laureato in Lettere all’università di Zaragoza, partecipa alla fondazione del collettivo CLOC, all’interno del quale inizia a scrivere i primi articoli e poesie. Dal 1985 risiede in Germania, dove impartisce lezioni di spagnolo a stranieri; nel 2009 lascia la carriera di docente per dedicarsi esclusivamente all’attività letteraria.

All’interno del ciclo Charlando con los escritores, Aramburu approfondirà con il pubblico alcuni aspetti del suo ultimo romanzo, Patria, pubblicato nel 2016 e vincitore di importanti premi, tra cui il Premio Nacional de Narrativa del governo spagnolo.

Il libro si apre con un evento decisivo per la vita culturale e politica spagnola: l’annuncio del cessato al fuoco definitivo da parte dell’ETA, l’organizzazione terroristica basca che dagli anni ’60 richiede l’indipendenza politica dei Paesi Baschi servendosi di metodi violenti come autobombe, sequestri, estorsioni.

Nello specifico, vengono narrate le vicende di due famiglie basche: quella di Bittori, vedova di una vittima del terrorismo, e di Miren, madre di un membro dell’organizzazione. Sarà la prima a rompere il muro del silenzio che si crea attorno ai familiari delle vittime, tradite dall’omertà della loro stessa comunità, tornando nella sua vecchia casa per scoprire la verità sull’assassinio del marito; allo stesso tempo il libro entra nella dolorosa condizione delle famiglie dei terroristi morti o incarcerati, costrette a dividersi tra l’amore per un figlio e la consapevolezza di essere responsabile, seppur indirettamente, del dolore altrui.

Aramburu invita a una riflessione su cosa significhi essere vittima di ETA anche dopo la dissoluzione dell’organizzazione, quando si rischia di cadere vittime di un nuovo silenzio, imposto questa volta dalla necessità di riconciliazione. Attraverso Patria si entra in una pagina ancora aperta della vita pubblica spagnola in cui le due parti si trovano a convivere con un dolore simile, ma che ha radici diverse: non si tratta ormai di vincitori e vinti, ma di trovare un punto di partenza per ricostruire un paese in cui è ancora vivo il ricordo degli attentati.

L’incontro si terrà in lingua italiana e spagnola.

 

Testo a cura di Claudia Fogliani e Valeria Marrella