Musica in LIS: due cafoscarini a Italia's Got Talent

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Musica visiva a Italia's Got Talent
Foto dalla pagina FB Italia's Got Talent Official

‘Il nostro obiettivo? Rendere la musica accessibile al 100%, per permettere a sordi e udenti di provare le stesse emozioni guardando lo stesso video e ascoltando la stessa canzone’

Questo è il motivo che ha spinto lo studente dell’Università Ca’ Foscari Nicola Noro, di Costabissara, e la ex studentessa Alessandra Giacuz, di Conegliano – in arte Ale e Nic -, a portare la lingua dei segni italiana (LIS) sul palco di Italia’s Got talent, uno dei talent show televisivi più popolari in onda su TV8.

Le persone sorde riescono a percepire il ritmo grazie alle vibrazioni, al movimento del corpo del segnante e grazie all’esecuzione del segno che segue l’estensione della parola cantata. La performance di musica visiva di Ale e Nic, sulla canzone ‘Nessun grado di separazione’ di Francesca Michielin – anche lei ex cafoscarina -  ha emozionato sia il pubblico che i giurati, tanto da essere promossa a pieni voti alle audizioni del talent, ed essere così ufficialmente in gara.

Entrambi laureati alla triennale in Lingue, Civiltà e Scienze del Linguaggiodell’Università Ca’ Foscari, ora Nicola è iscritto al corso magistrale di Scienze del Linguaggio. Il percorso rappresenta un’eccellenza nella didattica cafoscarina: oltre alla lingua dei segni italiana, infatti, Ca’ Foscari è l’unica università italiana che propone un insegnamento di LIS tattile, la lingua delle persone sordocieche. Abbiamo raggiunto al telefono Nicola, per farci raccontare il loro progetto.

“L’Università ci ha dato tutti gli strumenti necessari per impegnarci nella musica visiva. Segnare, e tradurre la musica in segni, richiede molto studio e impegno. L’idea è nata proprio a Ca’ Foscari, quando, durante una lezione del dott. Caia, siamo stati invitati a presentare una piccola canzone in musica visiva”. Da lì i due studenti hanno pensato in grande, esercitandosi a lungo fino a portare la loro apprezzata performance sul palco del popolare show.

Se pensiamo che l’Italia è l’unico Paese della UE a non aver ancora riconosciuto la LIS come una lingua vera e propria, il segnale che hanno lanciato da quel palco i due cafoscarini non è da sottovalutare.
Abbiamo portato il mondo sordo in TV, tanti italiani non immaginavano neanche questa possibilità. Il video del nostro show ha avuto più di un milione di visualizzazioni, per noi è tantissimo!'.

Sulla pagina Facebook del talent sono comparsi numerosi commenti, ‘la maggior parte sono positivi, ma c’è anche per esempio chi critica la promozione della LIS, giudicandola ‘vecchia’ rispetto alle innovazioni in campo medico, come le protesi. E’ invece l’unico mezzo che garantisce un’accessibilità totale, non garantita né da protesi né, ad esempio, dalla labiolettura’.

Qual è ora il prossimo step per i due cafoscarini? ‘Siamo in gara per Italia’s Got Talent. Nel frattempo stiamo lavorando ad altri tre brani, due in lingua inglese e uno in italiano. La nostra performance è stata apprezzata, per fortuna, anche dalla comunità sorda, che si è complimentata con noi, e molti dirigenti scolastici ci hanno chiamato per chiederci di portare questa realtà anche nelle scuole’.

La LIS a Ca’ Foscari

L’insegnamento della lingua dei segni italiana (LIS), utilizzata dalla comunità sorda in Italia, è iniziato a Ca’ Foscari nel 1999. Si tratta di un progetto scientifico e didattico unico in Italia, che prevede da un lato lo studio della LIS e dall’altro lo studio delle problematiche legate alla sordità e alla comunità sorda. Relativamente alla cultura della comunità sorda, si studiano la poesia, il teatro, il cabaret, la canzone, il gospel, ecc. in LIS.

Sono in corso anche progetti di traduzione di materiale poetico, culturale, turistico, sanitario in LIS, le cui ricadute culturali e sociali relativamente all’integrazione tra comunità sorda e udente saranno significative.
Dal 2011/12 il corso di LIS è affiancato da un insegnamento di LIS tattile, utilizzata dalle persone sordo-cieche in Italia, in collaborazione con la Lega del Filo D’Oro. Anche questo rappresenta un ‘unicum’ nel panorama universitario nazionale.

Per maggiori informazioni sulla LIS a Ca’ Foscari, segnaliamo il contributo della Prof.ssa Anna Cardinaletti La lingua dei segni italiana a Ca’ Foscari nel volume ‘Le lingue occidentali nei 150 anni di storia di Ca’ Foscari’, di Edizioni Ca’ Foscari.



Federica SCOTELLARO