Intervento di Jean-Paul Costa su 'Negazionismo e libertà d'espressione'

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Jean-Paul Costa
© Claude Truong-Ngoc / Wikimedia Commons

Jean-Paul Costa, ex presidente della Corte europea dei diritti umani e presidente della Fondazione René Cassin, sarà ospite al convegno Memoria, diritto e diritti, che lunedì 4 febbraio conclude le iniziative dedicate al Giorno della Memoria 2019. Diamo un anticipo del suo intervento sul tema Negazionismo e libertà di espressione.
 
“La libertà d'espressione è uno dei diritti umani più importanti per la società. È uno dei pilastri della democrazia. È protetto dai più importanti strumenti giuridici internazionali, regionali e nazionali, come l’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti umani (CEDU).
 
Tuttavia la libertà d'espressione non è, e non può essere, illimitata.
 
Secondo l'articolo 10 della CEDU, paragrafo 2, chiarito dalla giurisprudenza della Corte di Strasburgo, le limitazioni a tale diritto sono legittime e soggette a condizioni rigorose. Tra gli altri esempi, la categoria che riguarda gli "Hate speech" non dovrebbe essere protetta dall'articolo 10 (e talvolta dall'articolo 17 della stessa Convenzione, che vieta l'abuso di diritto).
 
Più specificatamente, il Negazionismo (un concetto che merita una definizione) non può essere tollerato perché cancella i diritti delle vittime di crimini orribili, come genocidi e crimini contro l'umanità. La Shoah è l’esempio di una serie di violazioni molto gravi dei diritti e della dignità umana. In tutti questi casi la libertà di espressione non può essere usata per negare o minimizzare. Ci sono altri eventi storici dei quali la negazione deve essere condannata?”

Jean-Paul Costa sarà affiancato da Sara De Vido, docente cafoscarina di Diritto Internazionale, Micaela Frulli, Professoressa di Diritto Internazionale Università degli Studi di Firenze e Andrea Pin, Professore di Diritto pubblico comparato Università degli Studi di Padova.

Federica SCOTELLARO