Viaggio di un laureando-cantautore: “Così la poesia mi riporta a Sanremo”

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Lorenzo Cittadini in una foto di Diego Feltrin

Mentre i televisori italiani saranno sintonizzati sull’apertura del Festival 2019, il cantautore Lorenzo Cittadini sarà su un altro palco sanremese, al Club Tenco, per presentare “22.12”, il suo secondo album, uscito nel 2018, prodotto da Simone Chivilò e distribuito da Ossigeno Records (guarda qui sotto il videoclip del singolo "Molto di più").

Per il ventottenne artista trevigiano, laureando in Lingue e Letterature Europee, Americane e Postcoloniali a Ca’ Foscari, si tratta di un ritorno nella località ligure: l’anno scorso ha vissuto l’avventura di Area Sanremo, la competizione per i giovani cantanti, entrando tra i 45 finalisti.

“Il mio approccio a Sanremo è stato inizialmente titubante, - racconta - rappresenta un ambiente con vantaggi e svantaggi, nel quale sembra che se il primo pezzo non funziona sei finito. L’ho affrontato a modo mio, presentando quello che sono. In generale, vedo crescere l’interesse per la musica prodotta in un ambito che non sia quello commerciale e delle 'comparsate' televisive”.

L’anno è proseguito con due riconoscimenti al prestigioso concorso dedicato alla musica emergente Note d’Autore 2018: Premio miglior brano (con il pezzo “Non ti fidare di me”) e il Premio Parole e Dintorni. E il consolidamento della band: “Attorno al mio nome negli anni è cresciuta una struttura, con un produttore e musicisti che credono nel progetto”.

 

Ma che ruolo ha lo studio universitario nella vita del musicista? Si sente più studente o cantautore? “Mi sento un artista - risponde - un artista con la libertà di fare tante cose diverse. Così viene naturale passare da una canzone a un libro...”

Il libro è in effetti arrivato, frutto dell’esigenza di mettere nero su bianco quanto raccolto lungo un viaggio tra culture, ricco d’intrecci letterari, linguistici, accademici e musicali. Nasce così “Quaderni Mediterranei” (La Piave Editore), primo volume di una collana. Il primo tema è “poeti traduttori in viaggio”.

Cittadini lo ha curato con il poeta toscano Silvestro Neri, a cui è legato da sempre: cugino della madre di Lorenzo, Neri ha accompagnato il suo percorso artistico e ispirato, con le poesie, i testi del primo album “La Rosa Corsara”.

“Girando la Spagna tra concerti e presentazioni negli atenei, a cominciare dalla Malaga del professor Luis Luque Toro - spiega Cittadini - abbiamo incontrato storie, sonorità, voci della cultura mediterranea. Il libro è un modo per raccoglierle e coltivare questo scambio continuo tra artisti e accademia di cui siamo parte. Vorrei che i Quaderni fossero anche un luogo in cui incontrare le proposte dei giovani, artisti e studenti, i loro scritti e pensieri sulla cultura mediterranea. Possono stare allo stesso tavolo con poeti, studiosi, scrittori affermati. Ci interessa il loro punto di vista”.

Nel primo quaderno ci sono traduzioni e scritti in lingua spagnola. Nella ‘pagina guida’ interviene Antonio Gala, uno tra i più importanti poeti spagnoli. C’è la storia del catalano parlato ad Alghero. Ci sono gli incontri con poesie di vari autori e nuove esperienze poetiche. Tra gli autori coinvolti, il professor Alessandro Scarsella, che ripercorre il proprio viaggio letterario e culturale.

Il prossimo ‘quaderno’ svilupperà il tema del fantastico nelle culture mediterranee. Nel futuro di Cittadini, studente, cantautore, scrittore e anche calciatore (è difensore nel Noventa, in Promozione) prevarrà lo studio o l’arte? “Nel 2019 uscirà il terzo album - anticipa - ma vorrei anche proseguire con un dottorato di ricerca...”. L’intreccio continua.

Enrico Costa