Giorno del Ricordo 2019: protagonista è l'Adriatico

condividi
condividi

L’Università Ca’ Foscari in occasione del Giorno del Ricordo presenta una serie di appuntamenti, in collaborazione con l’Ateneo Veneto, che si inseriscono nel calendario delle manifestazioni patrocinate dal Comune di Venezia e dal Consiglio d'Europa. per ricordare la tragedia delle foibe e la complessa storia del confine orientale d’Italia.

In particolare quest’anno la programmazione di Ca’ Foscari, che si avvale della collaborazione di tre Dipartimenti (Studi Umanistici, Studi Linguistici e Culturali Comparati, Economia) si focalizzerà sul mare Adriatico come “spazio storico transnazionale in cui leggere il passato”, un’arena geograficamente ristretta all’interno della quale si sono giocati e si giocano equilibri politici ed economici, ambientali e culturali. Per le sue specificità, l’Adriatico è stato teatro di strategie commerciali (tra Italia e Austria-Ungheria, ad esempio, tra fine Ottocento e inizio Novecento) e contese geopolitiche (come quella tra Italia e Slavia).

Come spiega Sara De Vido – delegata del Rettore per la giornata della memoria e il giorno del Ricordo (che da quest'anno sono riunite in un'unica delega) - le iniziative che abbiamo immaginato quest'anno con i colleghi e con l'Ateneo Veneto, con il patrocinio del Consiglio d'Europa, sono volte a comprendere e ricostruire la complessità giuridica, sociale, storica, economica, culturale di quelle terre".

La prima conferenza si terrà giovedì 7 febbraio su “Venezia, Istria, Dalmazia: una storia mediterranea” cui parteciperanno Giovannella Cresci Marrone, Direttrice del Dipartimento di Studi Umanistici di Ca’ Foscari e Bruno Crevato-Selvaggi, della Società Dalmata di Storia Patria con l’intento di proporre una visione di questo luogo di frontiera dal periodo antico fino all’età contemporanea. 

Lunedì 11 febbraio, in Aula Baratto a Ca’ Foscari sarà la volta della presentazione di due volumi: L’Adriatico conteso. Commerci, politica e affari tra Italia e AustriaUngheria (1882-1914) di Giulio Mellinato e Un confine nel Mediterraneo. L’Adriatico orientale tra Italia e Slavia (1300-1900), di Egidio Ivetic, alla presenza degli autori.

Gli ultimi due appuntamenti del 21 e 27 febbraio invece, esploreranno anche il campo dei prodotti enogastronomici con due conferenze/degustazioni dal titolo Garum, vino e maraschino

PROGRAMMA


Giovedì 7 febbraio ore 17.30
Sala Tommaseo, Ateneo Veneto
Conferenza
Venezia, Istria, Dalmazia: una storia mediterranea
Partecipano
Bruno Crevato-Selvaggi,
Società Dalmata di Storia Patria
Giovannella Cresci Marrone,
Università Ca’ Foscari Venezia

Lunedì 11 febbraio ore 15.00
Aula Baratto, Ca’ Foscari
Conferenza
L’Adriatico
Presentazione dei volumi
L’Adriatico conteso. Commerci, politica e affari tra Italia e AustriaUngheria (1882-1914) di Giulio Mellinato (Franco Angeli 2018)
Un confine nel Mediterraneo. L’Adriatico orientale tra Italia e Slavia (1300-1900), di Egidio Ivetic (Viella 2018)
Saranno presenti gli Autori

Giovedì 21 febbraio ore 17.30
Aula Magna, Ateneo Veneto
Conferenza degustazione
Garum, vino e maraschino
Partecipano
Margherita Tirelli,
già Direttrice Museo Archeologico
Nazionale di Altino
Antonio Trampus,
Università Ca’ Foscari Venezia
Franco Luxardo,
imprenditore
Stefano Cosma,
Associazione vini Malvasia
del Mediterraneo
con degustazione di prodotti
tipici a cura di Associazione
Companatiche, Associazione
vini Malvasia del Mediterraneo,
Luxardo

Mercoledì 27 febbraio ore 16.30
Aula Baratto, Ca’ Foscari
Conferenza degustazione
Garum, vino e maraschino
Partecipano
Antonio Trampus,
Università Ca’ Foscari Venezia
Giovannella Cresci Marrone,
Università Ca’ Foscari Venezia
Bruno Crevato-Selvaggi,
Società Dalmata di Storia Patria
con degustazione di prodotti
tipici a cura di Associazione
Companatiche, Associazione
vini Malvasia del Mediterraneo,
Luxardo

Gli incontri sono ad ingresso libero

LOCANDINA

Giorno del Ricordo

Il Giorno del ricordo è stato istituito con legge n. 92/2004 ed è diventato solennità civile nazionale italiana per 'conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. La data del 10 febbraio, è il giorno in cui – nel 1947 – venne firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia parte della Venezia Giulia, l’Istria e la Dalmazia.

FEDERICA FERRARIN