Liberare i big data del passato: Ca' Foscari nella Time Machine europea

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Image courtesy of Notch Communications

La Commissione europea ha scelto Time Machine tra le sei proposte di iniziative di ricerca su larga scala da sviluppare strategicamente nei prossimi 10 anni. Ca’ Foscari è tra i 33 partner europei di questa iniziativa che punta ad estrarre e utilizzare i big data del passato. I team di università, organizzazioni e imprese ha ora a disposizione un milione di euro per preparare nel dettaglio il progetto.

Time Machine progetterà e metterà a disposizione nuove ed avanzate tecnologie di digitalizzazione e di intelligenza artificiale per esplorare il vasto patrimonio culturale europeo, garantendo l’accessibilità a informazioni che supporteranno futuri avanzamenti scientifici e tecnologici.

Venice Time Machine

Venezia sarà protagonista, con una speciale ‘macchina del tempo’. Ca’Foscari, infatti, ha saputo negli anni costruire un polo di conoscenze trasversali nell’ambito di beni culturali e una solida rete di legami con le istituzioni locali depositari di questi beni come archivi, musei e biblioteche.

Il suo ruolo fondamentale nella Venice Time Machine sarà sfruttare al meglio le conoscenze archivistiche, della storia del libro, dell’archeologia, della storia e storia dell’arte del paleografia, epigrafia e la lingua veneta per lavorare fianco a fianco con ingegneri, fisici, chimici, informatici e progettare una piattaforma multi-funzionale che potrebbe avere interessanti ricadute economiche sui settori di smart tourism, creative industries e GLAM (Galleries, Libraries, Archives, Museums).

“L'idea dietro la Venice Time Machine - spiega Dorit Raines, professoressa di Archivistica e coordinatrice scientifica del progetto per Ca’ Foscari - è che estraendo milioni, miliardi di dati autenticati e inseriti in piattaforme interoperabili, interrogabili e ad accesso libero, saremmo in grado di porre nuove domande soprattutto riguardo a strutture e narrazioni invisibili che raccontano la storia di Venezia da una prospettiva diversa o che ci fanno comprendere sia a livello micro e macro i processi economici, sociali e culturali che hanno contribuito a plasmare Venezia così com'è oggi”.

Uno dei più avanzati sistemi di intelligenza artificiale

Time Machine creerà tecnologie avanzate di intelligenza artificiale per dare significato alla massa di informazioni contenute nei complessi archivi storici. Questo renderà possibile la trasformazione di dati frammentati in conoscenza utile per il settore industriale.

Si parla di contenuti che spaziano dai manoscritti industriali e oggetti storici a smartphone e immagini satellitari. In sostanza, una grande infrastruttura di calcolo e digitalizzazione mapperà l’intera evoluzione sociale, culturale e geografica dell’Europa. Considerando la scala e la complessità senza precedenti dei dati, la tecnologia di Time Machine avrà anche il potenziale per creare un forte vantaggio competitivo per l’Europa nella corsa allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

Il patrimonio culturale come preziosa risorsa economica

Il patrimonio culturale è una delle nostre risorse più preziose ed il programma decennale di ricerca e innovazione di Time Machine si impegnerà a dimostrare che l’investimento in questo settore non è da considerare come un costo, ma è invece un fattore chiave per lo sviluppo economico di tutti i settori.

Questa sorgente di nuove conoscenze diventerà un vero e proprio motore economico, dando vita a nuove professioni, servizi e prodotti in aree come educazione, industria creativa, policy making, turismo innovativo, pianificazione urbana e modellazione ambientale.

Ad esempio, i servizi per la comparazione dei cambiamenti subiti dalle configurazioni territoriali nel tempo e nello spazio, diventeranno uno strumento essenziale per lo sviluppo di politiche all’avanguardia per la gestione del territorio e delle aree urbane. Allo stesso modo, l’industria del turismo verrà trasformata da professionisti capaci di creare e gestire nuove esperienze, all’intersezione tra mondo digitale e fisico.

Queste industrie potranno disporre di una piattaforma paneuropea per lo scambio di conoscenze, che aggiungerà una nuova dimensione alle loro capacità di pianificazione strategica e innovazione.

Una nuova era per le scienze sociali e umanistiche

Time Machine segnerà l’inizio di una nuova era per le scienze sociali e umanistiche, offrendo libero accesso a tutta la storia dell’Europa, attraverso dati unificati e nuovi servizi di intelligenza artificiale. Questo sistema darà dei ‘superpoteri’ ai ricercatori, rivoluzionando le abilità di ricerca del singolo e ampliando radicalmente il raggio d’azione della ricerca.

Le conoscenze che ne deriveranno, consentiranno agli esperti del settore di contribuire efficacemente allo sviluppo di soluzioni strategiche a importanti sfide europee come crescita sostenibile, welfare, fenomeni migratori e integrazione dei migranti e salvaguardia della democrazia in Europa.

Trasformare la didattica

La formazione è un fattore cruciale per il benessere sociale ed economico europeo e mondiale e Time Machine aiuterà a trasformarla, creando una nuova industria dinamica per la produzione di materiale didattico digitale, basato su vasti database integrati. I corsi, i materiali, le simulazioni e le altre esperienze digitali che ne risulteranno, avranno lo scopo di promuovere il coinvolgimento attivo con il nostro patrimonio culturale, rendendo la formazione continua più accessibile ed inclusiva.

Un’alleanza unica e un network di città

Time Machine promuove un’alleanza europea unica nel suo genere, che comprende le maggiori organizzazioni accademiche e di ricerca, le istituzioni per la salvaguardia del patrimonio culturale e aziende private che colgano l’enorme potenziale della digitalizzazione e i percorsi scientifici e tecnologici che possono essere aperti attraverso il sistema informativo che verrà sviluppato, basato sui Big Data del passato.

In aggiunta alle 33 istituzioni centrali che verranno finanziate dalla Commissione Europea, più di 200 organizzazioni di 33 paesi parteciperanno alle iniziative, comprese 7 biblioteche nazionali (Austria, Belgio, Francia, Israele, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera), 19 archivi di stato (Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria, Lituania, Malta, Norvegia, Polonia, Romania, Slovenia, Spagna, Slovacchia, Svezia e Svizzera), musei di fama internazionale (Louvre, Rijkmuseum), 95 istituzioni accademiche e di ricerca, 30 aziende europee e 18 enti pubblici.

Time Machine è anche un network di città in continua crescita. Il progetto si basa su un modello di “franchise”, che riunisce studiosi, organizzazioni per il patrimonio culturale, enti pubblici e gruppi di volontari attorno a specifici progetti integrati, incentrati su temi riguardanti la città.

La partecipazione di un gran numero di volontari a queste iniziative locali di Time Machine, è un altro elemento chiave per assicurare la sostenibilità a lungo termine del progetto. Al momento si stanno sviluppando Time Machine locali a Venezia, Amsterdam, Parigi, Gerusalemme, Budapest, Regensburg, Norimberga, Dresda, Antwerp, Ghent, Bruges, Napoli, Utrecht, Limburg e molte altre.

Nei prossimi 12 mesi, Time Machine crescerà come una grande comunità fatta di comunità, che condivideranno tutte una piattaforma standardizzata, con strumenti più efficaci.

Il percorso

All’inizio del 2016, la Commissione Europea, tenne una consultazione pubblica della comunità dei ricercatori al fine di raccogliere idee sulle sfide della scienza e della tecnologia, da affrontare nelle future edizioni di FET Flagships. A fine 2016, il Commissario Oettinger organizzò una tavola rotonda con alti rappresentanti degli Stati Membri, dell’industria e del mondo accademico.

Vennero individuate le 3 macro-aree nelle quali agire con gli interventi delle FET Flagships: “ICT e società connessa”, “Salute e scienze della vita” e “Energia, ambiente e cambiamento climatico”. Come risultato di questa decisione, nell’ottobre 2017 è stata lanciata una call per azioni preparatorie riguardanti future iniziative di ricerca, come parte del programma operativo di Horizon 2020 FET 2018. Su 33 proposte ricevute, 6 sono state selezionate per essere attuate, dopo un processo di doppia valutazione da parte di esperti indipendenti di alto livello.

Enrico Costa