Anna Romanin, di AIESEC: "vivete l'Università a 360°"

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Anna Romanin

Anna Romanin, 20 anni, studia Scienze della società e del servizio sociale a Ca’ Foscari ed è la Vice Presidente per il Marketing e le Pubbliche Relazioni di AIESEC Venezia.

Da poco è rientrata da un progetto di Global Volunteer a Eskisehir, in Turchia, svolto tramite l’associazione. Un’esperienza entusiasmante, che le ha dato l’opportunità di ‘capire chi è Anna’.

“In Turchia – ci racconta - lavoravo in una scuola con bambini dai 10 ai 14 anni per un progetto a sostegno della quality education. Dovevo insegnare inglese e collaborare con altri ragazzi per sviluppare le attività. Non è stato facile di primo impatto, pensi di partire e di poter cambiare il mondo. E forse è vero che qualcosa lo abbiamo cambiato, ma prima impari a cambiare te stesso e a conoscerti. Devi sempre trovare un modo per farti capire dai bambini e per tenerli attenti. E' un’esperienza molto challenging ma allo stesso tempo ricca. La soddisfazione più grande? Vedere la curiosità dei più piccoli che cresceva”.

L’interesse e la curiosità verso le diverse culture e verso i temi sociali, Anna l’ha dimostrata fin dalla scelta universitaria, che l’ha portata a Ca’ Foscari “un ambiente dinamico, stimolante e interculturale” dove il suo insegnamento favorito è stato Bioetica con il prof. Fabrizio Turoldo. “Non avevo mai avuto modo di studiare in maniera così diretta argomenti che toccano così nel profondo aspetti della nostra vita e aspetti che sono insidiati all'interno della nostra quotidianità e che possono essere il motivo scatenante di malattie riguardanti il desiderio”.

Anna però è anche convinta che l’Università vada vissuta a pieno e alle nuove matricole direbbe che “sono tre anni o forse 5 in cui davvero bisogna cogliere ogni opportunità che Ca' Foscari offre, che sia l'associazionismo o che sia il partecipare a eventi e iniziative. Perché questi tipi di attività vanno a sostenere e a dare quel brio in più alla carriera universitaria. E poi è il miglior modo per crearsi un network e vivere l'università al 1000%, non solo come ambiente di studio ma come ambiente formativo a 360°”.

Entusiasta della sua esperienza di volontariato all’estero, la sintetizza così: “Viaggiare e vivere queste esperienze ti arricchisce umanamente e a livello di competenze lavorative, ma ti alleggerisce il cuore. Global Volunteer non è solo un’esperienza di volontariato come può sembrare. E’ qualcosa di più grande. E’ un viaggio alla scoperta di noi stessi attraverso luoghi e volti sconosciuti che alla fine finiscono per diventare familiari. E’ ovvio forse e retorico, ma viaggiare rimane il modo migliore per avere un impatto su noi stessi e la realtà che ci circonda”.

Le abbiamo fatto la classica domanda ‘come ti vedi tra 10 anni?’ “Sicuramente come una persona che ha saputo scegliere e affrontare le sfide della vita. Una persona libera, che non ha paura di far sentire la sua voce e di combattere per i suoi valori. Penso che questo sia ciò che mi auguro per me stessa, ed è esattamente quello che l'ambiente universitario mi sta dando l'opportunità di coltivare sempre di più”.

I progetti di Global Volunteer di AIESEC sono una delle possibilità che hanno i giovani (18-30 anni) per fare esperienze all’estero, in questo caso attività di volontariato a sostegno di quelli che sono gli obiettivi Sostenibili che l'ONU si propone di raggiungere entro il 2030.

L’Università Ca’ Foscari promuove numerose offerte di studio e di stage all’estero per i propri studenti, frutto della sua vasta rete di relazioni internazionali.

Federica SCOTELLARO