Inclubembo 2.0, accessibilità e inclusione nella comunicazione

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Lo scorso 7 ottobre ha preso il via il nuovo ciclo di incontri di IncluBembo 2.0, dedicato ai temi dell’accessibilità e dell’inclusione nella comunicazione.
Nato nel dicembre 2018, IncluBembo è un evento di divulgazione e un’occasione di dibattito tra settori diversi (dall’università, alla scuola, alle famiglie), il cui intento principale è quello di aprire le porte del mondo della ricerca a tutti coloro che potenzialmente potranno applicarne i risultati nel quotidiano.
Gli incontri sono rivolti a studenti e dottorandi, laureati e dottori di ricerca, docenti, insegnanti, logopediste, assistenti alla comunicazione, genitori, e a tutti i potenziali interessati.

Docenti e ex-studenti del Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati presentano i risultati delle loro ricerche sulle tematiche dell’accessibilità e dell’inclusione. I filoni affrontati quest’anno spaziano dall’attività di interpretazione in lingua dei segni italiana (LIS), anche da remoto a cura dello spin-off Veasyt, all’attività di insegnamento della LIS nella scuola primaria per facilitare l’inclusione di bambini con difficoltà comunicative, a varie metodologie per l’avviamento alla lettura e per il sostegno nella comprensione del testo scritto nel caso della sordità, della dislessia e delle disabilità del linguaggio, anche in forma di gioco.

Il programma prevede anche l’intervento della prof.ssa Donna Jo Napoli, del Swarthmore College (Pennsylvania), che da molti anni lavora sulle lingue dei segni e sulle conseguenze della sordità sull’acquisizione delle lingue vocali.

A causa dell’emergenza COVID, gli incontri settimanali si svolgono tutti online. Questo, tuttavia, permette una partecipazione più ampia e un più proficuo scambio di idee, opinioni ed esperienze. Moltissime persone hanno già partecipato agli appuntamenti,  confermando l’interesse per i temi trattati e per le attività del Dipartimento.
Gli incontri sono organizzati dal Venice Accessibility Lab del Dipartimento e dall’Associazione Lisabilità  fondata da ex studenti dell’ateneo veneziano.

Tra i tanti interessanti appuntamenti offerti, il 4 novembre Inclubembo vi offre la possibilità di sbirciare all’interno del mondo della sordocecità. Potrete scoprire come funziona la comunicazione delle persone sordocieche in Italia, approfondendo in particolare due modi di comunicare: la lingua dei segni italiana tattile (LISt) e la Social Haptic Communication.
La prima è la variante tattile della LIS visiva, una lingua che trasforma in tattile alcuni elementi che in LIS sono puramente visivi. Con i termini "Social Haptic Communication", invece, s’intende un metodo di comunicazione che permette di trasmettere alla persona sordocieca informazioni ambientali e sociali - visive e/o uditive - che le consentono una più autonoma “navigazione” nel mondo. L’università Ca’ Foscari è, ad oggi, l’unica università in Italia ad aver attivato un corso specifico di LISt nel corso di laurea in Lingue, Civiltà e Scienze del Linguaggio. Inoltre il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali comparati collabora con la Lega del Filo d’Oro Onlus al progetto internazionale Erasmus+ "Social Haptic Signs for Deaf and Blind in Education”.

Il 18 novembre verrà presentato invece il progetto GIGI, frutto della collaborazione tra Ca’ Foscari e Iuav. Le frasi relative presentano una struttura sintattica complessa che rappresenta uno scoglio per i bambini, ma anche per gli adulti. È stato dimostrato però che è possibile accelerare e migliorare il processo di acquisizione di tali strutture attraverso l’insegnamento esplicito delle regole di sintassi che determinano la formazione delle frasi relative.
Nel Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati sono stati tanti i progetti di tesi e di dottorato che hanno riguardato questo tema e grazie alla collaborazione di una giovane studentessa del corso di Design dello IUAV è stato possibile realizzare GIGI. Chi è GIGI? O meglio cos’è GIGI? GIGI è un librone giallo pieno di parole e disegni, ma diversamente dagli altri libri con frasi e storie già scritte, GIGI ci permette di creare le nostre frasi e di aumentare man mano il livello di difficoltà fino ad arrivare alle frasi relative. GIGI è uno strumento inclusivo che tiene conto anche delle esigenze dei bambini con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA). Presenta  un font di facile lettura, materiali che riducono al minimo i riflessi e immagini chiare, prive di particolari superflui.

Per conoscere tutti gli appuntamenti in programma, consulta la locandina.

Francesca Favaro