Addio al regista sudcoreano Kim Ki-duk

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Si è spento per complicazioni legate al Covid Kim Ki-duk, regista cult sudcoreano e vincitore del Leone d’Oro alla 69esima edizione del Festival del Cinema di Venezia nel 2012 con il film ‘Pietà’.

Nello stesso periodo, poco prima di ricevere la prestigiosa onorificenza, Ki-duk era stato ospite a Ca’ Foscari, dove aveva incontrato e conversato a lungo con gli studenti, durante un evento organizzato dalla prof.ssa Vincenza D’Urso in collaborazione con Ca’ Foscari Cinema, iniziativa curata dalla prof.ssa Roberta Novielli.

Il ricordo della Prof.ssa Vincenza D'Urso, coreanista di Ca' Foscari:
"La notizia della morte per Covid del regista Kim Ki-duk coglie tutti di sorpresa. Oggi siamo tutti un po’ più soli, per la perdita di questo straordinario artista, che si aggiunge ad altre illustri perdite di questo terribile anno bisestile 2020.

Con la scomparsa di Kim il cinema coreano perde uno dei suoi rappresentanti più visionari e geniali, un regista di culto che attraverso le immagini ci ha saputo raccontare violenza e poesia, introspezione e riflessione, ha reso visibile l’invisibile, ci ha spesso costretti ad affrontare i demoni della civiltà contemporanea, ma ci ha anche mostrato la sua ‘via’ verso la redenzione. 

Ho avuto l’onore di conoscere Kim personalmente e di incontrarlo varie volte a Venezia e in Corea. Indimenticabili resteranno per me la standing ovation che il pubblico veneziano gli dedicò in Sala Grande al termine del suo Ferro 3 – La casa vuota (Leone d’argento 2004) e il successo di Pietà (Leone d’oro 2012), le splendide scene di Primavera, estate, autunno, inverno … e ancora primavera, come pure il suo cantare ‘Arirang’ in Aula Baratto alla presenza di moltissimi nostri studenti.

Se il cinema coreano perde un suo grande protagonista, Ca’ Foscari perde un caro amico che sapeva incantare gli animi, e parlare al cuore di tutti, soprattutto dei più giovani.

Che la terra gli sia lieve."


Ecco video dell'incontro con Kim Ki-duk a Ca’ Foscari

Francesca Favaro