Caterina Carpinato vince il premio Label Europeo delle lingue 2018

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Caterina Carpinato e Eugenia Liosatu alla premiazione a Firenze

Lo scorso maggio è stato conferito il premio Label delle lingue europee a Caterina Carpinato, professoressa associata di Lingua e letteratura neogreca al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Il Label delle lingue europee è un ambito riconoscimento, solitamente conferito ai progetti capaci di dare sensibile impulso all’insegnamento e all’apprendimento delle lingue, mediante pratiche didattiche efficaci e innovative: un premio di respiro europeo, assegnato dietro giudizio di una commissione di esperti tutti provenienti dall’istituto Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), ovvero l’ente di ricerca del Ministero dell’istruzione italiano.
Già nel 2011 la professoressa Carpinato aveva vinto un Label con il progetto “Il greco nel Veneto fra presente e futuro”, mentre stavolta è stata l’iniziativa “Archaeoschool for the future” a farle conquistare l’ambito riconoscimento.

“Nell’ambito del progetto Erasmus+ – ha spiegato la docente – ho proposto un progetto europeo che vedeva il coinvolgimento di 10 istituti in Spagna, Italia e Grecia, il cui obiettivo era quello di far conoscere ai ragazzi il teatro antico come luogo di esposizione orale del testo scritto e strumento architettonico tramite cui gli studenti hanno l’opportunità di capire i teatri sotto tutti i punti di vista, compreso tutto ciò che afferisce alla sostenibilità”.

“Abbiamo trasmesso agli studenti il concetto di lingua veicolare e lingua nazionale, – ha proseguito Carpinato – ovvero come la funzione oggi rivestita dall’inglese un tempo fosse propria del latino e greco: si è trattato, quindi, di valorizzare quello che è il patrimonio linguistico. Il progetto ha visto una durata pari a 3 anni e si è svolto tramite lezioni frontali e online. Alla fine, abbiamo compilato un modulo europeo dove venivano illustrati i vari punti dell’iniziativa ed è, quindi, risultato tra i migliori progetti di didattica a livello europeo”.

“Si tratta, infatti, di un riconoscimento a livello europeo, nato per incoraggiare le buone pratiche linguistiche – ha aggiunto la docente – e, in tale progetto, oltre a me, di Ca’ Foscari ha collaborato anche la dottoressa Eugenia Liosatou. Devo dire che a Ca’ Foscari è stato fatto molto per mantenere la proposta di insegnamento della lingua neogreca, addirittura l’attivazione del primo Tfa per l’insegnamento nelle scuole di questa lingua. Tutto ciò da testimonianza che è una lingua che c’è e attrae un certo numero di studenti, come è fisiologico che sia”.

ARIANNA CESCHIN