Bodies as infrastructures - The Venice Assembly

Il collettivo Post Disaster, presentato all'edizione 2021 di ArtVerona nella sezione LAB 1, è il vincitore del Sustainable Art Prize 2021, organizzato da Ca' Foscari Sostenibile in collaborazione con Artverona.

Il collettivo ha sviluppato il progetto "Bodies as infrastuctures - The Venice Assembly" incentrato sul tema della relazione tra le infrastrutture e i corpi, interrogandosi sulla natura delle infrastrutture, viste non solo come strutture fisiche ma anche come una rete sociale.
Il progetto si basava sulla pratica dell’assemblea intesa come architettura sociale fondata sui corpi e sulle loro relazioni (con gli altri corpi e con il corpo della città). Il corpo è un'entità interlacciata, "un insieme vivente di relazioni; il corpo non può essere completamente dissociato dalle condizioni infrastrutturali e ambientali del suo vivere e agire" (Judith Butler). Il programma si articolava in una serie di assemblee seguite da una esposizione finale.

Il progetto si collegava alle principali tematiche legate alle grandi sfide globali, in linea con i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile promossi dall’ONU.

Restituzione finale

Giovedì 17 novembre si è tenuta la restituzione del progetto "Bodies as infrastuctures - The Venice Assembly" del collettivo Post Disaster

Dalle 11.00 alle 13.00, presso il Campus di San Giobbe - Aula di informatica, al piano terra del plesso C2 - è stato esposto il materiale realizzato dal collettivo insieme a studentesse e studenti, quale risultato delle riflessioni emerse durante il progetto.

Uno degli obiettivi del progetto era il coinvolgimento attivo della comunità studentesca, fin dalle iniziali fasi progettuali, con la volontà da un lato di dare loro la possibilità di mettere in pratica e acquisire conoscenze in ambito organizzativo e dall’altro di far riflettere sull’importanza della tematica trattata. Il progetto era aperto a tutte le studentesse e gli studenti, dei corsi di laurea triennale e magistrale, di tutti i Dipartimenti.

Attività

Studentesse e studenti dell’Ateneo sono state/i coinvolti con diverse attività:

  • Assemblee: tre incontri con studentesse e studenti, docenti nel ruolo di mediatori/trici, il collettivo ed esperte/esperti esterni. Tutte le persone partecipanti erano invitate a condividere opinioni, conoscenza e punti di vista a partire da una serie di sotto-temi:

    • infrastrutture ecologiche - martedì 8 novembre h. 11.00-13.00
    • infrastrutture sociali - mercoledì 9 novembre h. 11.00-13.00
    • infrastrutture estrattive - venerdì 11 novembre h. 9.30-11.30

    Le riflessioni erano guidate da docenti, ricercatrici e ricercatori dell’Ateneo.

  • Laboratori: fase laboratoriale dedicata alla componente studentesca, guidata dal collettivo Post Disaster. Attività di scrittura di testi, sulla base dei contenuti emersi durante le assemblee, che sono diventati statement/manifesti, utilizzati in occasione dell'azione finale. I laboratori si sono tenuti nei pomeriggi delle assemblee:

    • martedì 8 novembre - 14.30/17.00
    • mercoledì 9 novembre - 14.30/17.00
    • venerdì 11 novembre - 13.30/16.00

  • Restituzione: i contenuti emersi durante le assemblee sono diventati statement/manifesti che hanno rappresentato, insieme ai corpi dei partecipanti, il principale strumento di interazione con il paesaggio urbano - sia quello fisico che quello sociale. Il laboratorio pratico per la realizzazione della restituzione finale si è tenuto il 16 novembre. La restituzione si è svolta il 17 novembre.

Tutte le attività si sono tenute presso il Campus Economico di San Giobbe. L'attività svolta può rientrare all'interno delle Competenze di Sostenibilità. Verrà rilasciato un attestato di partecipazione al progetto a chi avrà seguito tutte le assemblee e i laboratori.

Post Disaster

Il collettivo Post Disaster, presentato all'edizione 2021 di ArtVerona nella sezione LAB 1, è il vincitore del Sustainable Art Prize 2021

Approfondimenti

Il collettivo Post Disaster, ha convinto la giuria del Premio grazie a un lavoro portato in fiera, che partiva dalla condizione post-industriale di Taranto per abbracciare il bacino del Meditteraneo in una riflessione sulle sfide di resilienza. Post Disaster ha convinto per la sua capacità di creare connessioni tra diverse realtà territoriali sfruttando la cornice di un linguaggio a cavallo fra l’utilizzo dello spazio pubblico e la rigorosa prassi archivistica. In particolare, il collettivo ha colpito la giuria per l’intelligenza creativa e la sensibilità sociale con cui il loro lavoro affronta il tema delle periferie geografiche e della necessità di riscatto della loro umanità. Nel lavoro del collettivo emerge chiaramente come attraverso pratiche di partecipazione perseguite bilanciandosi tra progettualità ed effimero sia possibile creare confronti prolifici nel contesto urbano, sociale e ambientale. Post Disaster ha presentato in fiera un’idea di sostenibilità vissuta, intrinseca nei processi di riconsiderazione della nostra realtà, che trova completa attinenza ai temi promossi da Ca’ Foscari e al territorio veneziano in generale, tanto da poter generare un interessante condivisione con l’intera comunità universitaria per la proposta di nuovi modi di interconnettere locale e globale al servizio di uno sviluppo sostenibile.

Last update: 14/02/2024