Migrazioni internazionali: politica, genere, identità e assetto urbano

condividi
condividi

Il fenomeno migratorio contemporaneo a livello internazionale è influenzato da un numero sempre crescente di fattori, dall’impatto del cambiamento climatico, alla crescente differenziazione dei flussi di lavoro, dalla globalizzazione della governance della migrazione all’intensificazione delle reti diasporiche transnazionali. Questo non solo ha creato nuovi modelli migratori e nuove esperienze, ma ha anche dato origine a una maggiore diversità di migranti in termini di età, genere, classe sociale, provenienza, ecc.

Insomma un fenomeno poliedrico e complesso che può produrre letture molto differenti. Per comprenderlo attraverso nuove prospettive interdisciplinari con uno sguardo il più possibile ampio, l’Università Ca’ Foscari Venezia ha organizzato martedì 28 e mercoledì 29 novembre il convegno
internazionale “Interdisciplinary perspectives on international migration: Policies, gender, cities, identity, climate”, momento in cui studiose e studiosi saranno riuniti nella sede di Ca’ Dolfin per condividere idee, ricerche, proposte. Il fenomeno verrà analizzato dal punto di vista storico, antropologico, culturale,
giuridico, sociologico.

L’evento è frutto di una collaborazione tra i Dipartimenti di Filosofia e Beni Culturali, di Economia, di Studi Linguistici e Culturali Comparati, di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea e di Studi Umanistici.

Coordinato da esperti ed esperte di migrazioni di questi diversi dipartimenti dell’ateneo - Luis Beneduzi, Francesca Campomori, Sara De Vido, Nick Dines, Sabrina Marchetti, Francesco Vacchiano - questo convegno si inserisce nell’attuale dibattito in corso nell’ambito degli studi sulle migrazioni attraverso 5 sezioni tematiche:

Migrazione e identità come processo storico

Coordinato da Luis Beneduzi, Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati

Le dinamiche migratorie sono caratterizzate dall'attraversamento di spazi fisici, culturali, politico-sociali e simbolici. Questi movimenti producono un impatto importante sull’identità del migrante ma anche sulla comunità che vive questa esperienza. L’obiettivo è riflettere sull’interazione tra migrazione, spazio e identità da una prospettiva diacronica, analizzando le specificità dei singoli flussi migratori, di differenti periodi storici, partendo sempre dall’idea che l’identità è un concetto di per se stesso al di là delle divisioni. Si tratterà di diverse forme di interazione con lo spazio (muri, attraversamenti, accoglienza, rifiuto, stereotipi, violenza) che sono cambiati nel tempo e hanno interferito nella ricostruzione dell’identità delle persone in movimento.

Controllare l'immigrazione in tempo di guerra e società post-pandemia

Coordina Francesca Campomori, Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali
Questo panel mira ad esplorare la direzione nella quale stanno andando le politiche sulla migrazione nei dei paesi del Global Nord e nell'Unione Europea. Come inquadrano i policy maker la regolamentazione e il controllo dell'immigrazione e come i governi affrontano il paradosso liberale in tempo di guerra e società post-pandemia?

Genere, cambiamento climatico e emergenze a insorgenza lenta

Coordina Sara De Vido, Dipartimento di Economia

L’obiettivo centrale di questo panel è esplorare la relazione tra genere, migrazione, cambiamento climatico e deterioramento dell’ambiente. Il cambiamento climatico aggrava i modelli di discriminazione già esistenti nella società, ma crea anche le condizioni di ciò che può essere chiamata “violenza climatica”, che è causata dalla tolleranza o dall’inazione degli Stati in risposta ai disastri e fenomeni legati al cambiamento climatico. Lo scopo di questo panel consiste nell’affrontare la migrazione indotta dal cambiamento climatico (e dalle emergenze a lenta insorgenza) da nuove prospettive innovative, incluso eco-femminismo, studi postcoloniali e teorie queer.

Migrazioni e aspettative: vedere il futuro dal sud

Coordina Francesco Vacchiano, Dipartimento delle discipline umanistiche

Spesso, la complessità delle aspettative e dell’immaginario che motiva le persone a migrare, spesso a costi molto alti, viene discussa in modo marginale. Questa sezione ha lo scopo di esaminare la migrazione dalla prospettiva dei luoghi di origine, ponendosi domande su come le persone percepiscono quotidianamente l’essere costretti in patria e come si figurano la vita in un altro posto: come si immaginano il futuro e perché? Quali presupposti morali influenzano le aspettative personali e collettive nei diversi tipi di migrazione? Quali forze sociali determinano la scelta dei possibili candidati e destinazioni, ad esempio in relazione a classe, genere ed età?

Interrogarsi sul nesso migrazione-città da una prospettiva transmediterranea

Coordinato da Nick Dines, Dipartimento dell'Asia e studi nordafricani

Come potremmo mettere in connessione gli ambiti di studio sulle migrazioni con gli studi urbani per pensare in modo critico al rapporto tra migrazioni e città nella regione del Mediterraneo? Questa sezione ospita proposte che si occupano del nesso migrazione-città nella sua dimensione economica, politica, socio-spaziale e culturale, in particolare con un approccio comparativo transmediterraneo che considera sia tutte le sponde del Mediterraneo.

Il convegno si concluderà con una tavola rotonda che vedrà la partecipazione dei tre key note speakers: Nira Yuval-Davis (University of East London), Andrew Geddes (European University Institute), Tabea Linhard (Washington University in St. Louis)

Federica Ferrarin