Cafoscari Jisho App: dizionario italiano-giapponese con quiz e flash card

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Cafoscari Jisho App - Illustrazione di Giacomo Cavalieri
Cafoscari Jisho App - Illustrazione di Giacomo Cavalieri

CAFOSCARI Jisho è la prima App al mondo pensata come dizionario Giapponese-Italiano aggiornabile in tempo reale, gratuita, creata da e per italofoni. Disponibile per Android e iOS, è realizzata dall’Università Ca’ Foscari con un finanziamento di Mitsubishi Corporation, e nasce da un progetto didattico-formativo che da anni vede l’Ateneo in prima linea nell’applicazione delle nuove tecnologie all’apprendimento delle lingue straniere.

Utile per chi viaggia, ma anche per professionisti e studenti arricchita alla presenza di numerosi dizionari tecnici, questa prima App di giapponese per italofoni ha caratteristiche uniche nel panorama internazionale, tra cui quella di essere progettata e implementata da un team composto di studenti di giapponese multilivello, esperti informatici e docenti.

Nell’era Covid, quando tutti gli scambi con l’estero erano cancellati, chi studiava giapponese a Ca’ Foscari ha potuto sostituire le occasioni di mobilità partecipando alla realizzazione di CAFOSCARI Jisho in grado di coniugare formazione linguistica, interculturale e digitale online. L’iniziativa, che fin dal suo inizio ha saputo attrarre anche collaboratori informatici dall’Università di Bologna e dall’Università finalndese HAMK, è in particolar modo il frutto dei progetti pluriennali di linguistica applicata condotti dai nipponisti del Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea, già autori di progetti quali ITADICT (Mariotti, Mantelli 2011), EduKanji (Mantelli 2012), JaLea (Japanese Language Learning System) e Nolbrick (progetto di ricerca internazionale SPIN-ERC 2019-2021) .

Attualmente CAFOSCARI Jisho contiene centomila termini tradotti, ma il database è aggiornato continuamente in tempo reale. Ventidue tra studenti e studentesse di triennale e magistrale di Ca’ Foscari - con la collaborazione di un altro centinaio di studenti per la selezione di tag e la creazione di dizionari tecnici, con il coordinamento scientifico dei docenti Marcella Mariotti, Alessandro Mantelli e delle borsiste di ricerca Gaia Varone e Chiara Alessandrini - hanno studiato e lavorato per implementare la App, che verrà presentata in un incontro pubblico il 18 ottobre 2022, in Auditorium Santa Margherita, alle ore 10:30.

Molto più di un dizionario bilingue digitale, Cafoscari Jisho parte dall’assunto, come già il progetto Nolbrick, che tutti abbiano diritto di esprimersi in altri idiomi indipendentemente dal proprio livello linguistico, anche grazie all’ausilio della tecnologia applicata allo studio. La App è quindi intesa come uno strumento di autoapprendimento che ha ampi margini di personalizzazione a seconda degli interessi e del livello di conoscenza della lingua: genera centinaia di esercizi, quiz e flash card digitali, sia in modo automatico che a seconda degli interessi specifici degli utenti per determinate parole. Chi la utilizza può così ottenere traduzioni veloci e accurate, online e offline, ma anche mettersi alla prova con le proprie conoscenze di giapponese e colmare le lacune in modo interattivo. 

Andrea Mattei, studente del 2° anno del corso di laurea magistrale in Lingue e civiltà dell’Asia e dell’Africa mediterranea, è uno dei collaboratori della App. Interessato da sempre al Giappone, di quel paese ama praticamente tutto: la cucina, la letteratura, la storia, la cultura pop, la moda e prima di tutto la sua lingua, con il suo rigore e la sua musicalità.  

“La mia partecipazione al progetto Cafoscari Jisho App inizia come studente tirocinante con il ruolo di compilatore e revisore. La mia mansione principale è stata quella di tradurre termini dal giapponese all’italiano e revisionare l’operato dei miei colleghi partecipanti al progetto.

L’aspetto più ostico del lavoro di traduzione è stato trovare per ogni termine le varie sfumature di significato e inserirle nella sfera semantica corretta. Questa operazione è stata abbastanza complicata data l’affascinante complessità della lingua giapponese. 

In generale, ho contribuito alla realizzazione di un progetto che reputo estremamente importante per gli studenti di giapponese di oggi e per chiunque deciderà di intraprendere questo percorso in futuro.

Come parte attiva nella realizzazione del progetto, posso dire che è stata un’esperienza estremamente formativa nel mio percorso di crescita personale, che mi ha aiutato ad apprendere nuove competenze trasversali, come capacità relazionali e comunicative. 

Dal punto di vista dell'utente i vantaggi sono moltissimi. L’introduzione di un dizionario Giapponese-Italiano online completo segna sicuramente l’inizio di una nuova era per l’apprendimento della lingua giapponese in Italia, un qualcosa che aiuterà di certo sia gli studenti di Ca’ Foscari che chiunque avrà intenzione di apprendere la lingua.

Prendere parte a un progetto così innovativo e rivoluzionario in ambito di didattica della lingua giapponese in Italia, collaborando con un team coeso e stimolante, è stato per me un vero onore, qualcosa che porterò per sempre con me nel mio futuro personale e lavorativo.”

Per Agnese Scaloni, laureanda in giapponese al corso di laurea in Lingue, culture e società dell’Asia e dell’Africa Mediterranea e collaboratrice del progetto Jisho App, la lingua giapponese rappresenta una sfida quotidiana, un continuo imbattersi in qualcosa di sconosciuto che stimola ogni volta la capacità di meravigliarsi. 

“L’App Cafoscari Jisho è stata un’importante opportunità di tirocinio. Da studentessa triennale il mio ruolo era principalmente quello di compilatore, e il mio compito era di tradurre termini dal giapponese all’italiano.

Tuttavia, grazie all’organizzazione in piccoli gruppi, ad ogni partecipante era assegnato anche il compito di revisore di un proprio compagno. Le revisioni consistevano in una ricerca ulteriore dei termini altrui accompagnate da eventuali suggerimenti o correzioni. Questo a mio parere è stato ciò che ha permesso in primo luogo a me stessa di acquisire maggiore sicurezza nella traduzione a mano a mano che proseguiva ed è quindi stato fonte di motivazione e sostegno, in secondo luogo ha sicuramente permesso una facilitazione e velocizzazione del lavoro.

E’ stata una bella opportunità che mi ha permesso di misurarmi con un nuovo metodo di approccio alla traduzione e di confrontarmi con altre metodologie di lavoro dei miei colleghi. Grazie ai vari incontri formativi all’inizio del progetto ci sono stati forniti tutti gli strumenti necessari per svolgere il lavoro di traduzione. Inoltre il costante feedback delle dottoresse Gaia Varone e Chiara Alessandrini, nonché dei docenti Mariotti e Mantelli, sono stati fondamentali nell’efficace proseguimento del lavoro. Il loro sostegno e i loro suggerimenti hanno permesso un miglioramento continuo del progetto e noi studenti abbiamo potuto sviluppare nuove competenze, oltre a quelle informatiche per l’utilizzo dell’area di back-office, anche quelle relazionali legate ad organizzazione e comunicazione, che andranno ad arricchire il nostro bagaglio culturale. Certamente da non sottovalutare l’importanza del valore educativo di un’applicazione come quella di un dizionario da un punto di vista di studente o appassionato della lingua giapponese. Credo che la particolarità del progetto risieda proprio nel fatto che l’App è stata creata con la collaborazione di studenti di diversa età e competenze linguistiche quindi tenendo in considerazione le difficoltà e i vari ostacoli del percorso di apprendimento di ciascuno. Spero che così come lo è stato per me, il risultato di questo progetto sia di aiuto e stimolo a chiunque ne voglia fare uso nel corso dei suoi studi.”

Federica Scotellaro