Apre a Trento mostra sugli sciamani. Direzione scientifica di Beggiora

condividi
Citipati - Mongolia settentrionale

Il MUSE, Museo delle Scienze di Trento, ha inaugurato sabato 16 dicembre la mostra Sciamani. Comunicare con l’invisibile. Per la prima volta si presenta al pubblico una preziosa selezione di oggetti della Fondazione Sergio Poggianella provenienti da Cina, Siberia e Mongolia, che raccontano e indagano il fenomeno sciamanico in tutta la sua complessità.

La mostra – che resterà aperta dal 17 dicembre al 30 giugno 2024 - unisce: MUSE, Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e METS – Museo etnografico trentino San Michele, ed è sotto la direzione scientifica di Stefano Beggiora, del dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari, docente di Etnografia dello Sciamanesimo e uno dei rari esperti italiani di sciamanesimo.

Insieme alla collega Lia Zola, dell’Università di Torino, Beggiora ha lavorato sulla selezione degli oggetti e sul concept espositivo della sezione antropologica della mostra, coordinando un board di esperti di diversi Atenei, dando così forma e significato a un viaggio immersivo tra antropologia, etnografia, psicologia, archeologia e arte, alla scoperta di luoghi, riti, linguaggi e oggetti delle culture mongole e siberiane che ancora oggi praticano lo sciamanismo.

Allestimento

“La parte più consistente della mostra si trova a palazzo delle Albere, a Trento, collocato presso il MUSE e gestito in parte dal MUSE e in parte dal MART - spiega Beggiora. - La mostra ha quindi due sezioni principali, una principalmente antropologica, alla quale ho lavorato con i colleghi, e una dedicata ad allestimenti di vari artisti moderni e contemporanei che hanno realizzato opere di ispirazione sciamanica, con l'idea di approcciare l'arte contemporanea (soprattutto a tema ambientale, ecologico) con lo sciamanismo tradizionale. Esiste poi un terzo polo, il museo etnografico del trentino, METS, a San Michele all’Adige e che ospita una sorta di spin off della mostra, una terza sezione che si chiama Sciamani. Téchne, spirito, idea in cui si espongono gli oggetti sciamanici della collezione di Poggianella in connessione con altre opere di artisti contemporanei e oggetti della tradizione popolare, creando quindi una sorta di contrasto suggestivo.

Progetto

“Questa mostra ci riporta alle origini dello sciamanesimo, nel continente eurasiatico, in particolare nella Siberia del XVII° secolo. Gli sciamani, per le popolazioni nomadi della steppa, erano uomini-medicina, guaritori, forse degli psicoanalisti ante litteram in quanto in grado di catalizzare ed allontanare le ansie e le paure della comunità. La collezione che presentiamo a Trento è straordinaria, unica in Italia. Comprende oggetti di culto, come il tamburo a cornice, amuleti, stoffe e straordinari corredi sciamanici completi. Il percorso di visita si snoda tra storia - presenti alcuni reperti archeologici datati al Paleolitico superiore - arte, ambiente e culti contemporanei legati allo sciamanesimo. Oltre ai manufatti abbiamo realizzato materiali multimediali, come video didattici e di animazione, ma anche un’installazione immersiva dove attraverso il suono del tamburo e una passeggiata virtuale in una foresta è possibile provare una sorta di mini-esperienza di coscienza alterata. Inoltre per la prima volta, grazie al MUSE, sono stati effettuati test del DNA sulle parti animali degli oggetti, una tipologia di ricerca scientifica pionieristica in questo ambito, che ci ha dato conferma sui materiali di origine animale, come pelli di lupo, capra, cervo, furetto e anche una zampa di ghiottone, impiegati per la costruzione dei costumi, dei tamburi e dei vari oggetti personali. Questi ci confermano uno stretto contatto con la fauna tipica dell'area mongolo-siberiana, ma anche i forti simboli totemici dello sciamanismo provenienti dal mondo animale”.

Nei prossimi mesi, Stefano Beggiora e Lia Zola programmeranno un ciclo di lezioni e visite guidate gratuite per la comunità universitaria di Ca’ Foscari, e un convegno internazionale sullo sciamanesimo a fine maggio al museo etnografico del trentino METS di San Michele, con visita ed eventi anche a Palazzo delle Albere.

Informazioni per visitare la mostra al sito web del MUSE

Federica Scotellaro