In tempo di Biennale: ecco le installazioni cafoscarine

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In concomitanza con la 58esima Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia, l’Università Ca’ Foscari, oltre alla Mostra "Gely Korzhev. Back to Venice” presso gli Spazi Espositivi e ID. ART:TECH EXHIBITION a CFZ Zattere,  si apre all’arte e ospita presso la sede centrale alcune installazioni e performance.

Consider yourself as a guest (Cornucopia)
Un’installazione dell’artista statunitense Christian Holstad che ha ideato un’opera ispirata al tema della protezione dei mari dall’inquinamento dei rifiuti plastici. Sostenuta da FTP Industrial, azienda del gruppo CNH Industrial, leader nella produzione di motori industrial e main sponsor del Padiglione italia, Consider yourself as a guest (Cornucopia) sarà visibile dal 9 all’11 maggio 2019 sulle acque del Canal Grande  antistanti Ca' Giustinian dei Vescovi e presso il cortile dell’ateneo dal 12 maggio al 12 giugno 2019.
Invitato dal curatore Milovan Farronato, proprio per la sua attenzione ai temi del consumo e il suo conseguente effetto sul mondo, Christian Holstad ha immaginato di realizzare un’opera site specific, ispirata dalle continue notizie sul crescente inquinamento dei mari e degli oceani di tutto il mondo.
Una cornucopia, simbolo antico di fortuna e di abbondanza, prodotta interamente con rifiuti plastici, diventa l’occasione per riflettere sull’urgenza di affrontare il tema dell’inquinamento dei nostri mari. Il significato classico di questa immagine iconica viene così stravolto dall’artista, acquisendo un inedito senso negativo di “eccesso”.

“Un mio vicino di casa aveva appeso alla porta un cartello con scritto ‘Considerati un ospite’. Per anni ho visto ogni giorno quella frase, che è diventata per me come un mantra inconsapevole”, racconta Christian Holstad. “La nostra dipendenza dalla plastica non è sostenibile. I suoi effetti si stanno espandendo nei nostri continenti e nelle nostre acque. Consider yourself as a guest (Cornucopia) è una riflessione sull’impatto che abbiamo sul pianeta e sul nostro ruolo di consumatori che alimentano questa crescente massa di plastica”.
Consider yourself as a guest (Cornucopia) mira a sensibilizzare il pubblico in modo chiaro e immediato, letteralmente “portando a galla” un problema di assoluta attualità, non lasciandolo nascosto nei fondali del mare.
La presentazione dell’opera negli spazi dell’Università Ca’ Foscari Venezia conferma ulteriormente la vocazione etica del progetto: l’Università infatti dal 2010, attraverso il programma Ca’ Foscari Sostenibile, si impegna ogni anno ad incoraggiare azioni e comportamenti che riducano l’impatto dell’Università sull’ambiente e sulle risorse naturali, e a promuovere il benessere della comunità, l’equità sociale e lo sviluppo economico.

Christian Holstad è nato nel 1972 a Anaheim, California; vive e lavora a New York.
Caratterizzato più da un atteggiamento unico che da un metodo particolare, il lavoro di Holstad racchiude idee riguardo il mondo contemporaneo: classi sociali, cultura, sessualità e società diventano il soggetto delle sue opere. Le sue mostre personali includono: New Positions, Andrew Kreps Gallery, New York (2017); Christian Holstad, red, yellow, lime, pink, lavender, green, scarlet, lavender, scarlet, green, lavender, The Magazine Sessions 2016, Serpentine Gallery, Londra (2016); Toothpick, Massimo De Carlo, Milano (2016); The Book of Hours, Andrew Kreps Gallery, New York (2013); The World's Gone Beautiful, Daniel Reich Gallery, New York (2009-10); Christian Holstad. I Confess, Galleria Civica of Modena, Modena (2009); Gaity: Discovering the Lost Art (in Absentia), curata da Beatrix Ruf, Kunsthalle Zürich (2004) e Innocent Killers, Project Room, MoMA PS1, New York (004). Le sue mostre collettive includono: SI Onsite, Swiss Institute, New York (2018); Hangzhou Triennial of Fiber Art, Hangzhou (2013); Paper, Saatchi Gallery, Londra (2013); Aquatopia, Nottingham Contemporary, Nottingham (2013); Graphite, Indianapolis Museum of Art, Indianapolis (2013); The Air We Breathe, San Francisco Museum of Modern Art, San Francisco (2011); Coming After, The Power Plant, Toronto (2011); Compilation IV, Kunsthalle, Dusseldorf (2009); Compass in Hand: Selections from the Judith Rothschild Collection, Museum of Modern Art, New York (2009); Unmonumental (Inaugural Exhibition), New Museum, New York (2007). Il suo lavoro, inoltre, è stato esposto nel 2007 nell’ambito della Biennale de Lyon e nel 2004 all’interno della Whitney Biennial a New York.

FACED2FACED
Si tratta di un progetto multimediale dedicato alle tecnologie che sono così potenti da trasformare il concetto di personalità e “io” nel nostro mondo moderno. Le performance si svolgeranno durante le più importanti inaugurazioni della Biennale dall’8 al 10 maggio e a Ca’ Foscari, nel cortile centrale il 10 maggio alle ore 16.
L’installazione è ideata dal media artist Natalya Alfutova e Yaroslav Kravtsov in collaborazione con l’esperto di intelligenza artificiale Dmitry Goryunov e la SDV Arts & Science Foundation e il curatore Anastasia Kozachenko-Stravinskaya
L'obiettivo della performance è che il pubblico si identifichi con il proprio clone virtuale. Il progetto sarà presentato da Dmitry Volkov, patron della digital art russa in collaborazione con il suo doppelganger digitale come ‘'cyber-impresario'.
“Le moderne tecnologie combinate con la sperimentazione artistica aprono nuove opportunità di creatività e di esplorazione di sé – commenta Dmitry Volkov, IT fondatore di the SDV Arts & Science Foundation".

Saranno protagoniste del progetto multimediale 12 persone selezionate tra quelle che scriveranno a faced2facedgmail.com.

La performance si svolge secondo queste modalità: l’applicazione da mobile FACED2FACED scansiona il viso della persona e lo trasferisce in un modello in 3D. Un algoritmo creato appositamente analizza le informazioni pubbliche sul social network dell’utilizzatore per ricavarne la proiezione dell’intelligenza, delle abitudini, e interessi del suo prototipo biologico. Con l’aiuto di AR-technology, il gemello digitale viene posato sulla mano della persona reale, diventando parte del suo corpo.
Come risultato, l’ibrido a due teste viene a possedere due tipi di coscienza: quella biologica e quella digitale. Il creatore dell’applicazione ha affrontato la sfida di presentare due entità una all’altra mettendole faccia a faccia.
Al clone si possono fare varie domande: chiedere qual’è il colore preferito o i progetti per il futuro e sarà possibile ottenere delle risposte basate sulle informazioni del profilo postate su Facebook.
L’applicazione FACED2FACED sarà disponibile esclusivamente ai visitatori della performance e sarà invece disponibile sulle maggiori piattaforme per mobile da luglio.

FACED2FACED team
Curator: Anastasia Kozachenko-Stravinsky
Artist: Natalya Alfutova
Developer: Yaroslav Kravtsov
Artificial Intelligence Expert: Dmitry Goryunov
Composer: Dmitry Mazurov
Creative Manager: Julia Arkhipova
Producer: Dmitry Volkov

Il progetto è stato realizzato con il supporto di SDV Arts & Science Foundation.

SDV Arts & Science Foundation è un'organizzazione non-profit creata con il supporto di SDVentures International Internet Holding Company e del suo co-fondatore Dmitry Volkov. La Fondazione si concentra soprattutto sull'arte moderna e la filosofia analitica, portando avanti progetti propri e supportando iniziative di artisti, scienziati e anche istituzioni culturali e scientifiche di alto livello.

FEDERICA FERRARIN