La storia degli studi giuridici sul commercio internazionale a Ca’ Foscari

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William Turner, La valorosa Téméraire, olio su tela, 1838-1839 ca, National Gallery - Londra

Ca’ Foscari, nata come Regia Scuola Superiore di Commercio, ha sempre avuto nella sua tradizione lo studio delle tecniche sul commercio, nel corso del tempo arricchite da uno sguardo internazionale che andava al di là dei confini e caratterizzava sempre di più anche i suoi insegnamenti, raccogliendo un’eredità che era stata della Venezia mercantile e multiculturale.

In questa prospettiva abbiamo chiesto al prof. Fabrizio Marrella, ordinario di diritto internazionale di ripercorrere la storia dell’insegnamento delle discipline collegate al commercio internazionale nel nostro ateneo, in particolare per gli studi giuridici.

Gli studi giuridici sul commercio internazionale sono nati a Venezia?

La storia di Venezia è per sé una parte molto importante della storia del diritto del commercio internazionale mondiale, l’antica lex mercatoria che oggi irriga l’intera nostra materia coordinandosi col diritto degli Stati e col diritto internazionale. Ed aleggiano ancora tra noi, tra le mura e le calli di questa città, lo spirito e la scienza di quegli antichi mercanti che commerciavano “con l’estero” portando le proprie mercanzie, a proprio rischio e pericolo, con navi e carovane in tutto il mondo come testimoniano il “Mercante di Venezia” di Shakespeare o “Il Milione” di Marco Polo. Non sorprende che a Venezia lavorarono i primi autori di testi di tecnica mercantile (penso agli studi sulla contabilità di Frà Luca Pacioli ed ai manuali di mercatura la maggior parte dei quali venne scritta o stampata a Venezia) finanche a quelli contenenti le soluzioni politiche e costituzionali di governo pubblico di una Repubblica marinara e mercantile multiculturale e multinazionale, divenuta una città unica al mondo e sede della nostra Università. Quella luce intellettuale non si è mai spenta ed ha continuato ad ispirare molti studiosi nel corso dei secoli. In tempi più vicini a noi, mi riferisco a quei veneziani che hanno trovato proprio qui l’ispirazione che li ha portati ad eccellere nello studio delle tecniche del commercio, portandoli a ricoprire cattedre di primo piano in questo ed altri gloriosi Atenei.

Può fare qualche esempio?

Cominciamo col veneziano Cesare Vivante, maestro di fama mondiale degli studi sul diritto commerciale a cavallo tra 1800 e 1900 ed autore, tra l’altro, di un celebre Trattato in più volumi (recentemente ristampato) in cui ha esaminato e “messo a sistema” l’intera materia confrontandosi con la migliore dottrina europea del suo tempo ed ispirando – non senza pentimento – anche l’unificazione del codice di commercio del Regno d’Italia con il Codice civile. Tra i suoi allievi ci sarà Tullio Ascarelli, altro eminente studioso, che sarà il Maestro di Giorgio Bernini, di cui sono stato allievo e praticante e che è stato tra i massimi protagonisti dello studio e della pratica del diritto del commercio internazionale contemporaneo e dell’arbitrato in Europa.

Ma pensate che è ancora un veneziano, Giulio Diena (Venezia 1865 - Venezia 1939), il primo autore in Europa a cui si deve il primo Trattato di diritto commerciale internazionale ossia del diritto internazionale privato commerciale, edito a Firenze tra il 1900 ed il 1907 e composto da ben tre ampi volumi, ove l’Autore esamina a fondo tutte le problematiche internazionalistiche delle operazioni commerciali, in un momento in cui la nazionalizzazione dell’antica lex mercatoria e la statalizzazione del diritto raggiungeva il suo culmine. Diena svolse, oltre all’attività accademica in prestigiose Università, anche importanti funzioni quale membro del Consiglio del Contenzioso diplomatico del Ministero degli Affari esteri, della Commissione di preparazione delle Conferenze di diritto internazionale privato dell’Aia, della delegazione italiana alla Conferenza di Ginevra del 1930-31 in materia di cambiale ed assegno e dell’Institut de droit international. 

Prof. Marrella, è stato recentemente presentato, con la partecipazione della Ministro dell’Università Anna Maria Bernini, il libro da lei curato “Arbitrato, contratti e diritto del commercio internazionale. Studi in onore di Giorgio Bernini”, a cosa si deve quest’occasione di studio e di ricerca?

Proprio l’anno scorso, abbiamo pubblicato a Milano gli Studi in onore di Giorgio Bernini, per i tipi di Giuffré-Francis Lefebvre. Li abbiamo recentemente presentati (qui il link alla registrazione), grazie alla sollecitazione della Camera arbitrale di Milano e dell’Associazione italiana dell’Arbitrato. In tale contesto, è intervenuta anche Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e figlia del Prof. Bernini. Scorrendo l’indice dell’opera e la tabula gratulatoria si trovano molti tra i più famosi specialisti mondiali della materia che con lui hanno collaborato nel corso di una vita costellata di successi. Basti citare: da Dominique Carreau (Paris I Sorbonne) a Emmanuel Gaillard (Science-Po) a Christoph Schreuer (Vienna Univ.); da Roy Goode (Oxford) a William W. Park (Boston Univ.) a Michael Reisman (Yale); da Alfonso-Luis Calvo Caravaca (Univ. Carlos III de Madrid) a José Carlos Fernandez Rozas (Univ. Complutense de Madrid). Tra gli autori italiani basti citare Sergio Maria Carbone (Univ. di Genova) e Guido Alpa (Sapienza Univ. di Roma); Claudio Consolo (Sapienza Univ. di Roma) e Ugo Draetta (Univ. Cattolica di Milano; Giorgio De Nova e Fausto Pocar, entrambi dell’Univ. di Milano.

Tornando a Ca’ Foscari può darci qualche altro esempio di docenti che hanno studiato ed insegnato qui il diritto del commercio internazionale?

Tra i tanti valorosi Professori ed illustri studenti di Ca’ Foscari che hanno approfondito gli studi di commercio internazionale, occorre menzionare a titolo preliminare Gino Luzzatto, laureato sia in Lettere che in Giurisprudenza, in quanto i suoi studi di Storia economica in Italia hanno aperto la strada anche alle ricerche dei giuristi.

Tornando alla mia specifica materia, penso soprattutto a Rolando Quadri, uno dei massimi giusinternazionalisti mondiali del suo tempo. Quadri, una volta laureatosi presso l’Università di Siena, si specializzerà proprio qui in Veneto con il prof. Donato Donati a Padova per poi sviluppare la propria carriera a Ca' Foscari e poi vincere cattedre nelle Università di Pisa, Napoli e Roma “La Sapienza”. Partecipò, tra l’altro, alla delegazione italiana alla Conferenza di pace (Parigi, New York, 1947), all'elaborazione del codice civile egiziano (1949), al Consiglio del contenzioso diplomatico del Ministero degli Affari esteri (dal 1957) e fu esperto delle Nazioni Unite per il Congo (1960). Ed ancora Quadri ha creato in Italia una scuola di specialisti senza pari ed attiva ancor oggi con studiosi e professionisti del calibro di Andrea Giardina (Arbitro ed Avvocato, Emerito della Sapienza Università di Roma nonché Membro del Direttivo dell’ ICC Institute of World Business Law), Antonio Tizzano (già Giudice alla Corte di giustizia UE ed Emerito della Sapienza Univ. di Roma), Giuseppe Tesauro (già Avvocato gen. alla Corte di giustizia UE e Presidente della Corte costituzionale), Umberto Leanza (Emerito dell’Univ. di Roma Tor Vergata e Direttore gen. dell’ufficio del contenzioso diplomatico e dei trattati al MAECI) ed altri Maestri.

Poi, alla fine del ‘900 a Ca’ Foscari abbiamo avuto per lunghi anni Laura Picchio Forlati che ha coltivato molti temi di teoria generale del diritto internazionale sviluppando apposite ricerche a cui ho potuto partecipare fino a ricoprire quella stessa cattedra oggi nel ruolo di Professore Ordinario della materia. I miei studi sulla lex mercatoria e sul diritto del commercio internazionale mi hanno portato spontaneamente a Ca’ Foscari, l’antica Regia Scuola Superiore di Commercio dove ho sviluppato appositi studi sulle origini dell'arbitrato commerciale internazionale, ho dato alle stampe varie pubblicazioni in materia, anche come co-autore del prof. Francesco Galgano, eminente giurista di fama internazionale, tra cui il recente manuale di Diritto del commercio internazionale.

Insomma, Venezia ed il suo Ateneo restano al centro dello studio del diritto internazionale e del diritto del commercio internazionale, nonostante il passare dei secoli.

Qual è dunque il punto di forza della ricerca cafoscarina in questa materia?

Credo che la formula vincente dell’eccellenza cafoscarina in questa materia sia dovuta all’affiatamento dei suoi studiosi ed alla loro capacità di fare convergere nelle scienze giuridiche vari saperi delle scienze economiche, delle lingue e delle culture straniere sviluppando così una profonda cultura interdisciplinare e cosmopolita la quale si colloca alla base della comprensione dei delicati e complessi meccanismi del diritto del commercio internazionale. 

Federica Ferrarin