A Ca' Foscari ERC per studiare impatti sociali della globalizzazione

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Qual è l’impatto della globalizzazione sulle diseguaglianze sociali? Una ricerca ERC sulle condizioni del lavoro domestico in nove paesi del mondo, tra i quali l’Italia, contribuirà a far luce sulla questione.

La condurrà la sociologa Sabrina Marchetti all’Università Ca’ Foscari Venezia. Dopo 13 anni in centri di ricerca esteri, la ricercatrice rientra in un ateneo pubblico italiano portando con sé un finanziamento Starting Grant dello European Reseach Council da 1,2 milioni di euro in 4 anni.

La ricercatrice romana ha scelto di condurre la sua ricerca a Ca’ Foscari, dove da oggi è professore associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi al Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali. Per l’area umanistica cafoscarina si tratta del terzo vincitore di ERC inserito nel giro di due anni.

«Pur avendo ricevuto proposte dall’estero, ho scelto Ca’ Foscari – spiega la neo-professoressa Sabrina Marchetti – perché è l’università che si è dimostrata più esplicitamente interessata alla tematica delle diseguaglianze e alla ricerca sociale, ponendosi in linea con il crescente interesse internazionale sugli studi di genere, i quali in Italia, nonostante diversi tentativi, sono oggi ancora poco affrontati».

Il progetto DomEQUAL si concentrerà sul lavoro domestico retribuito, che è soprattutto al femminile: su 52,6 milioni di domestici nel mondo, 43 milioni sono donne, 7 milioni i bambini. Nonostante il loro ruolo importante nella società, queste lavoratrici generalmente operano in condizioni molto precarie, il salario è basso, svolgono mansioni fisicamente impegnative e non godono di adeguata protezione sociale.

Guardando ai profondi cambiamenti avvenuti dal 1950 ad oggi (provocati da fenomeni come globalizzazione, migrazioni e urbanizzazione), Sabrina Marchetti ne analizzerà i riflessi sulla situazione delle domestiche in nove paesi da tre continenti: Spagna, Germania, Italia, Colombia, Ecuador, Brasile, India, Filippine e Taiwan. Guiderà un team di tre giovani ricercatori, che sarà supportato dal contributo di altri nove ricercatori nei paesi coinvolti nello studio.

Con l’entrata in vigore, nel 2011, della Convenzione 189 dell’Organizzazione internazionale del lavoro sulle condizioni dignitose nel lavoro domestico, nuovi dati e strumenti sono stati messi a disposizione di ricerche come queste, consentendo approfondimenti e comparazioni tra paesi in merito alle diverse condizioni socio-economiche e di tutela legale. La ricerca ha anche l’obiettivo di valutare quale organismo o governo sia più efficace nel migliorare il contesto in cui queste persone operano.