Attività nelle scuole

Una delle linee guida che la Comunità Europea sostiene quale elemento imprescindibile della ricerca scientifica a tutti i livelli, linea guida altresì recepita dall'Ateneo veneziano così come da tutti gli altri trecento Atenei europei aderenti all'iniziativa, è la comunicazione ad ampio spettro dei risultati della ricerca universitaria e la divulgazione al territorio locale di quanto viene studiato, fatto e sviluppato in ambito accademico. 

Ecco quindi la proposta ad alcune scuole locali di percorsi interattivi/conoscitivi, con momenti di formazione e discussione, che diano modo agli studenti di entrare in contatto diretto con il mondo universitario locale e di farsi, poi, portavoce con familiari ed amici di quanto appreso, ma soprattutto della voglia di  “curiosare”  per aumentare la conoscenza in qualsiasi campo del sapere.

Sabrina Manente, Sabrina Fabris, Lorena GobboMartina Marchiori e Barbara Vicentini al momento propongono  tre diverse attività (su prenotazione e concordate) a seconda dell’età degli studenti.

Per maggiori informazioni contattare Sabrina Manente.

Rendiamo visibile l’invisibile! 

Rivolto alle classi terze della  scuola sec. I°
Scuole che aderiscono all'iniziativa:  “G. Volpi” dell’Ist. Comprensivo “I. Alpi” di Venezia-Favaro 

Dopo una introduzione teorica sull’importanza di conoscere microrganismi quali Funghi e Batteri, gli studenti si alterneranno a gruppi lungo un percorso composto da quattro differenti postazioni, dove avranno la possibilità di osservare, interagire e toccare con mano.

Postazione A - Quali sono gli strumenti, quali le tecniche o gli accorgimenti in microbiologia per poter eseguire un campionamento microbiologico, la messa in coltura, il monitoraggio della crescita, l’allestimento di un vetrino? Per arrivare all’isolamento dei microrganismi occorre essere molto attenti!

Postazione B - E se provassimo a fare gli scienziati-detectives? Campionamento di organismi - di norma invisibili - da noi stessi, dall’aria, da una qualsiasi superficie ed inoculo in terreni già predisposti. Crescerà qualcosa, diventando visibile e quindi riconoscibile?

Postazione C - Come si riconosce un microrganismo? Impariamo a usare il microscopio stereoscopico e quello ottico. Capiamo cosa bisogna osservare in colonie di Funghi e Batteri già in crescita per aiutarci nella loro identificazione. E scopriamo qualche strategia messa in atto da questi microrganismi per sopravvivere!

Postazione D - Dalla “microbiologia classica” alla “tecnologia del DNA”: altri strumentazioni e altri metodi per dare uno sguardo alle moderne tecniche di identificazione di un (micro)organismo usando la molecola che ne è la carta d’identità, il DNA. 

Alla scoperta del micromondo

Rivolto alle classi quarte e quinte della  Scuola primaria e Scuola Secondaria di 1° grado
Scuole che aderiscono all'iniziativa:  “F.lli Bandiera” e “G. Capuozzo” dell’Ist. Comprensivo “C.Baseggio” Venezia-Marghera; Scuola Secondaria di 1° grado "G.Galilei" Istituto Comprensivo Luigi Nono di Mira (VE) 

Talvolta c’è bisogno di vedere le cose e gli esserini più piccoli, pertanto sono state messe a punto delle strategie e delle strumentazioni adatte a cambiare prospettiva e a far vedere/guardare in maniera differente.
All'atto pratico gli studenti si cimenteranno con la colorazione di tessuto di cipolla, di foglie verdi e mucosa boccale, così da osservarne le membrane e le pareti, i nuclei e gli organelli, che saranno quindi visti e dettagliati al microscopio. E poi insetti, funghi, carta, tessuti e qualsiasi cosa possa piacere e incuriosire! Inoltre, saranno dapprima usate le mani come strumenti di inoculo microbiologico (...il risultato è certo!) su terreni già predisposti; successivamente, saranno eseguiti prelievi con tamponi da superfici diverse (capelli, pelle, scarpe, pavimento, tavoli, etc.) che poi verranno inoculati su terreni solidi appositi. Dopo alcuni giorni compariranno colonie di microrganismi, normalmente presenti su qualsiasi superficie! Infine, si eseguirà un campionamento microbiologico attivo (con uno campionatore apposito) e uno passivo dell'aria. Uno scienziato che si rispetti non può e non deve basarsi solamente su quello che i cinque sensi colgono e quindi non deve mai dare nulla per scontato!

Gli studenti della classe 1F del plesso "G.Galilei" per valorizzare il lavoro svolto hanno creato un giornalino.

Come è fatto il DNA?

Rivolto alle classi quinte della  Scuola primaria
Scuole che aderiscono all'iniziativa:
 “D. Valeri”, “R. Fucini”, “G. Mameli”, “C. Collodi” dell’Ist. Comprensivo “I. Alpi” di Venezia-Favaro
 “F.lli Bandiera”  e “G. Capuozzo” dell’Ist. Comprensivo “C.Baseggio” Venezia-Marghera 

Al giorno d’oggi, sentiamo molto spesso parlare di DNA, ma ci siamo mai chiesti come è fatto? E saremmo curiosi di vederlo?  Il DNA è una lunga e sottile molecola contenuta nel nucleo di tutte le cellule. E’ importante perché porta le informazioni che determinano le caratteristiche e le diversità di tutti gli organismi viventi. L’aspetto sicuramente affascinante è che è fatto da soli quattro diversi  “mattoncini”, che si ripetono in apparente ordine sparso, chiamati nucleotidi, legati l’uno all’altro a formare una struttura fatta da due filamenti, che si avvolgono fra di loro a formare una doppia elica. E’ la combinazione - tipica e unica per ogni organismo - di questi quattro mattoncini in specifici segmenti (detti geni) che definiscono il patrimonio genetico di un organismo. 

In questa attività, si eseguirà nientemeno che l’estrazione del DNA dalla polpa di un frutto, così da apprendere attraverso le fasi della procedura di estrazione stessa alcuni rudimenti di biochimica e da indirizzare alla precisione di lavoro, imparando a mantenere le proporzioni dei reagenti e a seguire un metodo di lavoro, anche con limiti di tempo. Inoltre, verrà costruito un vero modellino di DNA con mollette, cartoncino e cannucce, da mettere in aula.

Il DSMN a scuola

Last update: 14/02/2024