ERC Visiting Fellowship Programme: la testimonianza di Elena Ghezzo

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Ca' Foscari è il primo Ateneo in Italia a partecipare all’ERC Visiting Fellowship Programme, programma europeo di mobilità nell’ambito della Ricerca, dedicato a ricercatori e ricercatrici interessati a partecipare a un bando European Research Council (ERC).

L’ultimo bando cafoscarino, da poco concluso, ha selezionato dieci candidati e candidate, che potranno trascorrere un periodo di 30 giorni presso un progetto ERC attivo, aumentando così le opportunità di successo.

Elena Ghezzo è una ricercatrice “Marie Curie” per il progetto REFIND presso il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, ed è stata la prima cafoscarina ad aver passato un periodo di mobilità all’estero grazie all’ERC Visiting Fellowship Programme.

Come paleontologa, si occupa di rilievi spettrali sui fossili, come i tronchi fossili triassici dell’Arizona, e studia la distribuzione dei grandi mammiferi in Europa e in America risalenti  al Pleistocene più recente, un periodo di convivenza tra l’uomo Sapiens e Neanderthal a cavallo dell’ultima glaciazione. 

In Italia è responsabile di scavo della Grotta di Veja, a Nord di Verona, e come unica ricercatrice italiana ha contribuito, con radiodatazioni svolte durante il progetto REFIND sul leone americano, alla scoperta di un team internazionale sull’impatto dell’uomo nel radicale cambiamento ambientale nella estinzione di sette specie di megafauna circa 12.900 anni fa nell’odierna California.

Per proseguire la specifica linea di ricerca che studia la distribuzione della macrofauna prima della grande glaciazione, punta al prestigioso finanziamento europeo dell’European Research Council (ERC). Ha presentato la sua candidatura per il primo bando ERC visiting, ed è stata ospitata a Cracovia, in Polonia, presso l’Institute of Systematics and Evolution of Animals della Polish Academy of Sciences (Isez Pas).

Qual è la tua linea di ricerca?

“Tra i 20 e i 24.000 anni fa, lupi, alci e orsi delle caverne abitavano già il territorio che adesso è l’Europa, ma c’erano anche mammut, rinoceronti lanosi, iene, bisonti e leoni. Io studio soprattutto la distribuzione del leone. Con un gruppo di ricerca stiamo lavorando a un codice in R che permetta di mappare la distribuzione del leone nel Pleistocene, estrarre le variabili climatiche per studiare la capacità di adattamento di questa specie nel passato. Sappiamo ancora poco del leone preistorico, che non è direttamente imparentato all’odierno leone africano”. 

Come è stata la tua esperienza di mobilità con il bando ERC visiting?

“Visto il bando ERC Visiting Fellowship Programme pubblicato dall’Ufficio Ricerca di Ca’ Foscari, ho subito preso la palla al balzo e ho contattato una serie di vincitori di borse ERC che stavano lavorando a progetti di ricerca simili al mio, per cercare di sviluppare un ‘ponte’ tra la mia linea di ricerca a Ca’ Foscari e l’Istituto polacco. Sono così entrata in contatto con Jaroslaw Wilczyński, direttore di dipartimento dell'Isez Pas di Cracovia. Wilczyński si occupa dello studio di popolazioni di mammuth in concomitanza con la caccia da parte dell’uomo, nel mio stesso periodo di interesse, e uno dei suoi collaboratori, il chirotterologo Andrea Pereswiet-Soltan lavora con me nello scavo di Veja, e ne studia i pipistrelli. Ho trascorso presso l’Istituto due settimane in ottobre, e tornerò in visita a metà febbraio. Ho così potuto vedere nel dettaglio l’organizzazione del laboratorio, alcuni dei loro materiali di scavo, e ho partecipato a due seminari conclusi con discussioni specifiche sui nostri progetti, insieme al suo intero team di ricerca. Un paio di incontri si sono focalizzati sulla parte pratica delle presentazioni. Nello stesso periodo erano ospiti altri ricercatori coinvolti nel suo ERC; quindi, ho potuto avere uno scambio davvero ampio sulla fattibilità delle mie idee e anche discutere possibili e nuove linee di sviluppo".

Come valuti il valore di questo scambio?

"Altissimo. Wilczyńsk e alcuni suoi collaboratori hanno riletto la mia bozza di progetto, dandomi consigli pratici. Il confronto mi ha fatto capire che la mia idea era buona, ma ho avuto risposte a domande molto pratiche: come divido il budget? E’ positivo integrare da subito altre persone nel progetto? Quale peso dare alla strumentazione da acquisire rispetto al team?” 

Federica Scotellaro