Oriol Amat, l’ex rettore UPF ‘visiting’ a Ca’ Foscari grazie a EUTOPIA

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I Visiting Scholar svolgono un ruolo fondamentale all’interno delle università, portando le loro competenze, prospettive diverse e contributi collaborativi.

Grazie all'Alleanza EUTOPIA, lo staff docente delle 10 università partner può ora godere di più opportunità per trascorrere un periodo all'estero e collaborare con altre prestigiose istituzioni europee. Attraverso la condivisione delle conoscenze e il coinvolgimento di studenti, studentesse e docenti, gli Scholar internazionali contribuiscono allo scambio globale di idee, promuovendo la crescita intellettuale e l'innovazione nelle comunità accademiche di tutto il mondo.

Tra i numerosi Visiting Scholar che Ca' Foscari ha avuto il piacere di ospitare nel corso degli anni, la nostra università ha recentemente accolto Oriol Amat, professore ordinario di Economia finanziaria e contabilità ed ex rettore dell'Università Pompeu Fabra di Barcellona - uno dei partner fondatori di EUTOPIA.

Ora che il suo periodo di visita al Dipartimento di Management-Venice School of Management si è concluso, abbiamo chiesto al professor Amat di raccontarci la sua esperienza a Ca' Foscari e il suo punto di vista sulla rete EUTOPIA e sulle sue prospettive future.

Che tipo di attività ha svolto al Dipartimento di Management?

Durante il mio mese intensivo a Ca' Foscari, mi sono occupato di una serie di attività diverse. Il mio obiettivo principale è stato portare avanti una ricerca innovativa nel campo dell'individuazione delle frodi contabili. In particolare, mi sono dedicato all'identificazione di segnali d’allarme che possono servire come indicatori precoci, aiutando la prevenzione e l'individuazione delle frodi prima che si aggravino. Questa ricerca è destinata a contribuire sostanzialmente ad una comprensione più ampia dell'integrità aziendale e della sicurezza finanziaria.

Oltre al mio impegno nella ricerca, ho avuto il privilegio di condividere le mie conoscenze attraverso alcune conferenze. Queste sessioni, dedicate al tema complesso dell'individuazione delle frodi contabili, sono state concepite per fornire strumenti e conoscenze pratiche sia ai dottorandi e alle dottorande sia al corpo docente dell'Università Ca' Foscari.

La città di Venezia, con la sua vivacità, ha fatto da straordinario sfondo a queste attività accademiche, aggiungendo una dimensione unica e stimolante alle mie attività di ricerca e didattiche.

Come descriverebbe la sua esperienza di Visiting Scholar a Ca' Foscari?

La mia esperienza è stata a dir poco eccezionale. L'impegno dell'università nel raggiungere l'eccellenza accademica, unito all'incantevole atmosfera di Venezia, ha fornito un ambiente impareggiabile. Al di là dell'ambito accademico, sono rimasto profondamente colpito dalla qualità umana e dall'alto livello professionale di tutte le persone che ho avuto il piacere di incontrare a Ca' Foscari. Il calore e lo spirito di collaborazione all'interno della comunità accademica sono davvero notevoli, e favoriscono un ambiente stimolante per la ricerca e l’apprendimento.

Il sostegno e la collaborazione della Rettrice, della Direttrice del Dipartimento di Management-Venice School of Management e del corpo docente sono stati determinanti per rendere il mio soggiorno arricchente a livello professionale e personalmente gratificante. A tutti e tutte loro, comprese la Rettrice Tiziana Lippiello, che ho avuto il piacere di conoscere durante il mio mandato di Rettore dell'UPF, la Direttrice del Dipartimento-School Anna Comacchio e la professoressa Chiara Saccon, va la mia più sentita gratitudine per la preziosa assistenza e il sostegno.

L'eccellenza accademica, la ricchezza culturale e l'accoglienza della comunità hanno reso quest'esperienza davvero straordinaria, e attendo con ansia l'opportunità di tornare in futuro in connessione all'International Advisory Board del Dipartimento di Management-Venice School of Management.

Per quanto riguarda EUTOPIA, quali sono, secondo lei, le opportunità e le sfide più interessanti dell'alleanza?

La visione di EUTOPIA di creare un'Università europea non è solo un sogno, ma un'impresa trasformativa che ha un significato immenso nel contesto più ampio della costruzione dell'Europa. Le opportunità più interessanti dell'alleanza derivano dalla possibilità di superare i confini nazionali, promuovendo la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra istituzioni accademiche diverse. Le lauree congiunte e le attività di collaborazione all'interno dell'Alleanza segnano passi cruciali verso la realizzazione di questa visione condivisa. L'esperienza di imparare da e con gli altri contribuisce a creare un panorama accademico europeo più interconnesso e vivace.

Tuttavia, queste opportunità sono accompagnate anche da una buona dose di sfide. Navigare le complesse normative delle dieci università e le varie normative nazionali, pone grossi ostacoli. Ciò nonostante, con il sostegno dell'Unione Europea e l'impegno di persone visionarie all'interno di ogni istituzione, queste sfide possono essere superate e si può realizzare il sogno di un'Università europea veramente integrata.

Cosa vorrebbe vedere nel futuro di EUTOPIA?

Immaginando il futuro di EUTOPIA, auspico un livello più profondo di collaborazione e integrazione. Ciò comporta non solo un'espansione delle attività congiunte e un aumento dell'offerta di titoli congiunti, ma anche una maggiore enfasi sulla promozione della cultura dello scambio accademico. Incoraggiare un maggior numero di studiosi e studiose a trascorrere un periodo nelle università partner arricchisce i percorsi accademici individuali e gioca un ruolo fondamentale nella costruzione di un'università europea che rifletta la forza e la diversità collettiva delle dieci istituzioni partner. Questo approccio integrato e collaborativo è fondamentale non solo per le comunità accademiche, ma anche per l'ambizione più ampia di costruire un'Europa più interconnessa e unita. La realizzazione di un'Università europea è fondamentale e questo sforzo dipende dalla leadership decisiva della Presidente dell'Alleanza Eutopia e dei rettori e rettrici delle altre università. Altrettanto significativo è l'impegno di tutte le figure di spicco all'interno delle dieci università che compongono l'alleanza, poiché i loro sforzi collettivi e la loro visione sono essenziali per il raggiungimento di un'Università europea armonizzata e di impatto.

Francesca Favaro