Like Father, Like Son

A 10 anni dalla sua premiazione con il premio della giuria al Festival di Cannes 2013, proponiamo un breve articolo sull’opera Like Father, Like Son (そして父になる, Soshite Chichi ni Naru), dal regista Koreeda Hirokazu.

Il film mette in scena un topos letterario assai comune, quello dello scambio di persona. Protagonista della narrazione è il legame tra padre e figlio e cosa lo determini maggiormente, se il sangue o l’amore e l’educazione. La storia inizia con la famiglia Nonomiya ad un test di ammissione per una scuola privata per il piccolo Keita. Già da questa prima scena veniamo a sapere che il padre Ryota, che lavora per un grandissimo studio di architettura di Tokyo e ha una mentalità estremamente orientata alla carriera, si sorprende della mancanza di spirito di competizione nel bambino, imputandola alla sua indole pacifica, probabilmente “ereditata” dalla moglie. La famiglia vive relativamente felice ed è piuttosto agiata grazie al duro lavoro di Ryota, che però si concede pochi momenti di svago con il figlio.

Veniamo presto a sapere che il giorno della nascita di Keita c’è stato uno scambio di neonati. Dopo un test del DNA la verità viene a galla: il bambino è figlio biologico dei Saiki e il loro figlio maggiore Ryusei è invece figlio biologico dei Nonomiya. Le famiglie si dovranno allora incontrare per decidere se continuare a crescere i bambini pur sapendoli figli biologici di altri o se invece “restituire” i bambini gli uni degli altri, correggendo lo scambio avvenuto 6 anni prima. Dall’incontro delle due famiglie emergono immediatamente le differenze di classe che assumono un significato piuttosto evidente soprattutto nella iniziale diffidenza di Ryota, assolutamente determinato nel mantenere le distanze e nella sua convinzione di poter imporre le sue decisioni, forte di una più solida situazione economica. I Saiki appartengono infatti alla bassa classe media ma dal loro canto hanno altri due figli e un rapporto molto meno distaccato e non tendono a porsi in maniera antagonistica nei confronti dei Nonomiya, cercando invece una soluzione che accontenti tutti. Importante sarà il ruolo di Midori, moglie di Ryota che per la sua indole buona e le sue origini familiari umili cercherà di ammorbidire il marito, irrigidito dal suo ruolo sociale di  salaryman devoto al suo lavoro e dalla sua missione auto attribuita di capofamiglia.


Trailer: https://youtu.be/joR0F6Z9fDc 

Like Father, Like Son

そして父になる, Soshite Chichi ni Naru

tr.: e dopo diventare un padre

Giappone, 2013, 120’ Dir. Koreeda Hirokazu


Enrico Pittalis