India

The indian documentary (5)

Turbulent Years

Gli anni 70 vedono l'emergere di molti nuovi talenti, tra i quali Shyam Benegal, Mani Kaul, Anand Patvardhan, Tapan Bos, Suhasini Mule, che mostrano un approccio innovativo e vitale nelle loro opere. Gli stessi anni, tuttavia, registrano un contaccolpo traumatico sul documentario indiano per il bavaglio imposto ai mass media dall'Emergenza del 1975. Lingua: inglese

Kya Dilli Kya Lahore (Che sia Delhi o Lahore, 2014): amara futilità di una tragedia

1948, una striscia isolata del confine indo-pakistano. Un soldato pakistano deve trovare i documenti di un tunnel tra Delhi e Lahore in un avamposto indiano, dove è rimasto il cuoco del battaglione. Ha inizio una schermaglia fatta più di parole che di schioppettate, debutto nella regia dell’attore Vijay Raaz, che racconta una piccola, grande storia, piena di humour e di amarezza.

THE INDIAN DOCUMENTARY (4)

Sinchronous Sound and Fury

Dopo aver tracciato la nascita  e l'evoluzione del documentario in India, nel quarto articolo della serie BD Garga si sofferma sugli anni 60. In questo periodo il documentario raggiunge una fase particolarmente creativa, quando arrivano sulla scena cineasti come Fali Bilimoria, Clement Baptista, Pramod Pati, S.N.S. Sastry e Sukhdev. Lingua: inglese

The indian documentary (3)

A Movement in the Making

B.D. Garga continua la serie sul documentario commentando il decisivo  ruolo del regista tedesco Paul Zils nello sviluppo del settore in India, sostenuto in questo dall'atmosfera socio-politica degli anni 50. Inoltre, cineasti come Jean Renoir, Roberto Rossellini e Roman Karmen vengono qui  a girare alcuni film, mentre agenzie straniere e compagnie industriali mettono a disposizione  di giovani talenti i fondi per realizzare dei documentari, che vedono una creativa fioritura. Lingua inglese.

The indian documentary (2)

Hope Revived

Nel secondo di una serie di articoli sul documentario indiano, B.D. Garga si sofferma  sul periodo immediatamente successivo all'indipendenza (1947), quando nasce la Films Division, di cui viene nominato produttore capo il regista Mohan Bhavnani.  Nelle parole di Paul Zils, "Fu l'inizio di una consapevolezza del ruolo del documentario,  nell'interesse di una nazione rinata". Lingua: inglese.

All'inferno e ritorno - seconda parte

Dopo Tamas (1988), che racconta direttamente la Partizione del subcontinente indiano nel 1947, questa tragedia e le sue conseguenze socio-culturali, prima che politiche ed economiche, si impongono alla riflessione di molti cineasti, proprio in concomitanza con la crescita di tendenze comunaliste.

 

All'infermo e ritorno - prima parte

Nel 1947 l'India britannica si divide in due stati sovrani, India e Pakistan, con scontri e massacri intercomunitari di proporzioni spaventose. Il cinema evita a lungo di affrontare questo evento, con alcune eccezioni: Dharmputr e Subarnarekha, all'inizio degli anni Sessanta, e Garm hava nel 1973.

Duro a morire: Devdas 2002

Commento al film Devdas (2002), diretto da Sanjay Līlā Bhansālī, la più recente trasposizione cinematografica della vicenda tratta dal romanzo omonimo dello scrittore bengalese Sharatchandra Chattopadhyay (1876-1938) e assurta a straordinaria popolarità con il Devdas del 1935 di P.C. Barua.