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Giulia #studentvoices: "A Ca' Foscari ho trovato un ambiente coeso e collaborativo e il tirocinio mi ha fatto capire che ho scelto la strada giusta per me"

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Giulia Ardizzon frequenta il corso di laurea triennale in Scienze della società e del servizio sociale, ed è al terzo anno.

Quali sono, secondo te, i punti di forza del tuo corso? Ci spieghi perché?

Il corso è a numero chiuso e questo ha permesso di creare un bel rapporto tra noi studentesse. Essere in poche a lezione ha favorito un ambiente coeso e collaborativo. E un altro punto di forza è il tirocinio, che considero essenziale. Andare “sul campo” ti permette di comprendere davvero molte dinamiche e, soprattutto, ti aiuta a capire se questo è un lavoro che potresti fare in futuro.

Scegliere l'università e un corso in particolare può essere un percorso complicato. Tu come hai fatto?

All’inizio, dopo il diploma, non avevo intenzione di continuare con l’università. Avevo delle idee vaghe, tutte orientate verso l’ambito criminologico, ma purtroppo i percorsi che mi interessavano erano solo a livello magistrale o richiedevano il trasferimento fuori sede. Durante l’estate tra la maturità e l’inizio dell’università ho vissuto degli eventi che mi hanno fatto riflettere sul mio futuro. Così ho deciso di buttarmi nel sociale. Devo dire che ho fatto la scelta giusta, confermata e rafforzata dall’esperienza del tirocinio.

Hai capito subito quali erano le tue passioni?

No, non le ho capite subito. Sapevo di avere un interesse per la criminologia e la sicurezza, ma prima avevo bisogno di costruire delle basi. Questo mi ha portata a scegliere il corso in Scienze della società e del servizio sociale: un ambito complesso, delicato, ma estremamente arricchente.

Cosa significa per te far parte della comunità cafoscarina?

Far parte della comunità cafoscarina, in un corso come il mio, significa condividere un percorso con persone che hanno obiettivi e interessi simili. Sentirsi parte di un gruppo che affronta insieme sfide, esperienze e aspirazioni è qualcosa di molto forte.

Quali sono i tuoi “luoghi del cuore” della vita universitaria?

Non ho molti “luoghi del cuore” legati alla vita universitaria, perché ho vissuto poco Venezia, essendo una studentessa lavoratrice. Tuttavia, nel primo anno, quando frequentavo più lezioni, ho conosciuto la mia amica e collega Beatrice: senza di lei questo percorso non sarebbe stato lo stesso. Ringrazio Ca’ Foscari per avermi aiutata a vedere il mondo da un’altra prospettiva, grazie a un corso che si è rivelato splendido.

Che consigli daresti alle future matricole cafoscarine?

Il mio consiglio è di partecipare agli Open Days, a differenza di quanto ho fatto io. Il primo anno ho rischiato di mollare tutto, università compresa. Fortunatamente, le mie colleghe mi hanno spronata a resistere fino al tirocinio. Sono state proprio quelle quasi 400 ore di esperienza pratica a farmi cambiare idea, e a farmi capire che il percorso che sto concludendo è quello giusto. Ora ne sono convinta al 100%: questo è ciò che voglio fare in futuro.

Dove ti vedi tra 10 anni?

Tra 10 anni mi immagino immersa nella professione che ho scelto, consapevole di avere ancora tanto da imparare, ma determinata a crescere ogni giorno di più.

 

Sara Moscatelli