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Addio al professore emerito Francesco Bruni, ordinario di Linguistica italiana a Ca' Foscari e illustre studioso

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Si è spento martedì 24 giugno 2025, Francesco Bruni, dal 1991 al 2010 professore ordinario di Linguistica italiana a Ca’ Foscari e poi emerito presso il Dipartimento di Studi Umanistici. Bruni è stato uno dei più noti e importanti storici della lingua italiana, che ha indagato con grande originalità in tutto il suo arco cronologico, dal Medioevo al Novecento, alternando studi puntuali su singoli testi e autori a ricostruzioni di ampio respiro, nelle quali i fatti di lingua vengono inquadrati nei più vasti orizzonti letterari, geografici, storici e culturali. Accademico di prestigiose istituzioni scientifiche quali i Lincei, la Crusca, l’Arcadia e l’Istituto Veneto di Scienze, lettere ed Arti, Bruni è stato più volte visiting professor in università nordamericane, da Toronto a Los Angeles a Chicago, contribuendo in maniera rilevante a conferire alla sua disciplina una dimensione internazionale, anche attraverso fondamentali ricerche sulla diffusione e circolazione dell’italiano fuori d’Italia. 

Va ricordato inoltre il suo impegno attivo nell’insegnamento dell’italiano a scuola, oggetto di numerosi interventi scientifici e testimoniato dal suo lavoro come responsabile dei corsi d’aggiornamento per gli insegnanti presso il Polo veneto della Fondazione “I Lincei per la Scuola”. La sua assoluta dedizione alla ricerca e alla didattica non gli ha impedito di assumere incarichi istituzionali di rilievo: in particolare, è stato direttore del Dipartimento di Italianistica e Filologia romanza e del Centro Interuniversitario di Studi Veneti di Ca’ Foscari, e Presidente dell'Associazione per la Storia della lingua italiana (ASLI).

Chi come noi ha avuto il privilegio di conoscerlo da vicino, e di condividere con lui, fra le altre cose, interessi scientifici e organizzazione della didattica, ne ha profondamente apprezzato doti come la gentilezza, la signorilità, la naturale disposizione verso il prossimo e l’impareggiabile ironia, elemento quest’ultimo assai caratteristico della sua indole di uomo e di studioso. Sono tratti inconfondibili della sua personalità, ben noti anche al di fuori della cerchia degli allievi e dei colleghi, che l’hanno reso universalmente apprezzato e stimato. La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per l’intera comunità scientifica e per quella cafoscarina in particolare.

Daniele Baglioni, Alessio Cotugno