Nasce l’Osservatorio su Cultura e Creatività in Veneto: uno strumento per conoscere e supportare il sistema culturale della Regione

Ca’ Foscari e Iuav presentano i risultati del progetto di ricerca per la creazione di un Osservatorio regionale su Cultura e Creatività in Veneto.
Realizzato grazie al finanziamento della Regione Veneto (DGR 553/2023 - Assegni di ricerca), il progetto ha come capofila la Venice School of Management, Centro aiku - Arte Impresa Cultura ed il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari, in partenariato con l’Università Iuav di Venezia. L’obiettivo è stato quello di mappare e analizzare i domini di Arti performative, Cinema, Industrie Culturali e Creative, Patrimonio Culturale, Spazi culturali e creativi indipendenti e "Olimpiadi della Cultura", per fornire dati aggiornati e informazioni dettagliate sull’intero settore, contribuendo così allo sviluppo di politiche culturali mirate.
Il gruppo di ricerca interateneo ha coinvolto sei giovani ricercatrici e ricercatori, Giulia Maragno, Enrica Sampong e Leonardo Mozzato (Venice School of Management), Caterina Ottobrini (Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali), Federica Antonucci e Antonella Peli (Dipartimento di Culture del Progetto, Università Iuav), sotto la supervisione dei docenti cafoscarini Fabrizio Panozzo e Maurizio Busacca e della prof.ssa Stefania Tonin dell'Università Iuav di Venezia.
A partire dalla normativa regionale che prevede la costituzione di un ‘Osservatorio regionale dello spettacolo dal vivo’, il progetto di ricerca si è proposto quindi di estendere il campo d'indagine per comprendere il ruolo delle risorse culturali e creative come elementi chiave per lo sviluppo e la competitività del territorio.
Dagli studi effettuati emergono dati e analisi che fotografano lo stato dell’arte in ambito culturale del Veneto, presentati durante l’evento conclusivo del 18 giugno e ora consultabili anche nel sito web dedicato https://www.osservatorioculturaveneto.it
Ecco alcuni dei dati principali emersi dalle ricerche:
Spazi Culturali e Creativi Indipendenti (SCCI)
Il progetto ha mappato 130 Spazi Culturali e Creativi Indipendenti attivi in Veneto. Gli SCCI rappresentano spazi con una propria identità e programmazione culturale, generalmente non profit e gestiti da artisti o professionisti culturali, che operano in maniera autonoma rispetto a istituzioni pubbliche o imprese private. Tra i 21 casi analizzati nel dettaglio, il 60% adotta modelli di gestione partecipata e il 90% co-progetta con enti pubblici e privati. Nel complesso, offrono un’ampia varietà di attività culturali, accessibili e prevalentemente gratuite, ma con ricavi annui spesso inferiori a 30.000 euro. Sono motori di inclusione, innovazione e sviluppo locale, ma denotano fragilità economiche che richiedono politiche di sostegno ad hoc.
Patrimonio Culturale
Secondo le rilevazioni del 2022 di ISTAT e MiC, in Veneto si contano 239 musei e 706 biblioteche, 754 archivi e 784 ville storiche, per un totale di oltre 2.500 enti mappati. Con 523 enti, Vicenza è la provincia veneta con la maggiore concentrazione di istituti del patrimonio culturale, di cui ben 204 sono ville.
Per comprendere le risorse previste a livello regionale per l’ecosistema degli istituti culturali, lo studio ha preso in esame il Piano annuale degli interventi per la cultura 2022-2025 che ha destinato fondi crescenti a Musei, Archivi e Biblioteche, con 350.000 € annui fino al 2024 e 450.000 € nel 2025. Nel triennio, sono stati finanziati oltre 100 progetti, con una distribuzione equilibrata tra le tre tipologie di istituti. L’azione regionale punta a potenziare servizi e riconoscimento degli istituti culturali veneti.
Arti performative
Attraverso l’elaborazione integrata di dati quantitativi provenienti da diverse fonti istituzionali è stato possibile delineare:
- la mappatura degli spazi teatrali e culturali: su un totale di 1.374 luoghi per le arti performative, il territorio regionale conta 673 spazi teatrali (49% del totale). La composizione include anche le sale polifunzionali/spazi parrocchiali (44,3%).
- le risorse economiche, sia regionali che ministeriali → Nel 2025 sono stati allocati 650.000 euro a sostegno del sistema dello spettacolo dal vivo professionale (+18,2% rispetto al 2024). Nonostante ciò, il numero di domande di contributo ha registrato un calo del 15,87% nel 2024 rispetto al 2022.
- le dinamiche occupazionali → il Veneto conta 13.493 lavoratori e lavoratrici dello spettacolo (5,24% del totale nazionale) e 120 milioni di retribuzioni nel 2023 (34,8% del Nord Est).
- la partecipazione culturale → Nel 2023 in Veneto sono stati messi in scena 10.964 spettacoli con 2,2 milioni di spettatori. Sempre nello stesso anno, la partecipazione teatrale delle persone residenti in Veneto è stata del 17,9%, in aumento rispetto al 2,5% del 2021 e al 10,3% del 2022, ma inferiore al periodo pre-Covid.
- l'ecosistema degli operatori e dei soggetti attivi → Al 2022 sono 1.388 i soggetti attivi in campo gestione spazi, produzione artistica, servizi tecnici, formazione, organizzazione eventi.
Cinema e Audiovisivo
Lo studio ha analizzato dati relativi a tre ambiti fondamentali: la produzione cinematografica; la fruizione, e la promozione. Per i finanziamenti emerge come dato principale il finanziamento di Regione Veneto, che tra il 2018 e il 2021 ha stanziato 9,5 milioni di euro per sostenere la produzione di 49 opere cinematografiche, di cui 16 lungometraggi. Le opere finanziate hanno registrato 257.419 presenze in sala dal 2018 ad oggi.
Per quanto riguarda la promozione, a partire dalla mappatura degli spazi, sono stati rilevati in regione 71 cinema monosala e 35 multisala, per un totale di 48.910 posti e oltre 5,5 milioni di spettatori (dati 2023).
La promozione è stata supportata con 345.000 € messi a bando dalla Regione Veneto, che hanno finanziato 33 festival per 618 giornate e 218.262 spettatori.
“Olimpiadi della Cultura”
La ricerca ha indagato le potenzialità del territorio veneto coinvolto nelle prossime Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, valutando come esso si stia preparando al grande evento.
Secondo il rapporto Open Olympics 2026, l’investimento per i Giochi Invernali 2026 è di circa 5,75 miliardi di euro. La Regione Lombardia ha destinato 3 milioni di euro al finanziamento di grandi iniziative in territorio lombardo dal 1 febbraio 2025 al 30 giugno 2026. Al giugno 2025, non risultano investimenti regionali veneti destinati unicamente alle Olimpiadi Culturali. Dal questionario somministrato a 82 enti e associazioni culturali attive nel territorio, 29 di essi hanno intenzione di proporre degli eventi in occasione delle Olimpiadi 2026 - per lo più eventi culturali (93,1%) e il 57,3% pensa che essi possano contribuire a dare una visibilità internazionale al territorio.