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Sofia #studentvoices: "una formazione completa, che offre una vasta scelta per la laurea magistrale, ma anche versatilità in ambito lavorativo"

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Sofia Brisotto frequenta l'ultimo anno del corso di laurea triennale di Ingegneria Fisica.

Quali sono, secondo te, i punti di forza del tuo corso? 

Uno dei punti di forza maggiori di questo corso, almeno per me, è la varietà degli insegnamenti. Da quelli di matematica, una forte base, a quelli di fisica, che sono molti tra meccanica classica, quantistica e fisica sperimentale. E naturalmente ci sono quelli di ingegneria, che spaziano tra più ambiti: da cenni di Telecomunicazioni, a quelli di automatica, di elettronica o di Scienze dei Materiali o Imprenditorialità. Inoltre, ci sono anche due corsi di informatica, che penso siano molto utili ad oggi, e uno di chimica. Infine ci sono degli esami a scelta in base ai diversi orientamenti disponibili, che permettono di approfondire un determinato ambito (per esempio la fisica, piuttosto che il management o la bioingegneria).

Tale generalità e completezza nella formazione permette poi di avere una vasta scelta per una possibile laurea magistrale, ma anche una certa versatilità in ambito lavorativo.

Oltre a ciò, mantenendo un numero non troppo alto di studenti è più facile interagire con i docenti, che ho sempre trovato disponibili a chiarire dubbi o a soddisfare eventuali curiosità.

Infine ho trovato molto utili e interessanti i vari seminari proposti, sia quelli esterni alle lezioni sia quelli legati ad esse.

Scegliere l'Università, e un corso in particolare, può essere un percorso complicato. Tu come hai fatto?

Ho trovato il corso quasi per caso. Inizialmente ero in dubbio se scegliere tra Ingegneria o Fisica, e sfogliando tra le varie università e corsi con i miei genitori, abbiamo trovato Ingegneria Fisica di Ca' Foscari. Per me era la soluzione perfetta, in quanto anche vicino a casa. Prima di iscrivermi ho considerato altre opzioni ma questo era il migliore secondo i miei interessi. Così mi sono iscritta. Venire poi alla giornata di accoglienza ha solo consolidato la mia scelta.

Hai capito subito quali erano le tue passioni?

Fin da quand'ero alle elementari sapevo che le materie scientifiche erano per me. Non che le altre non mi piacessero, anzi, ma queste sono sempre state il mio forte. Questo era accoppiato al desiderio di aiutare. Infatti, quand'ero più piccola, pensavo a medicina, ma ho presto capito che non era proprio la strada giusta. Facendo il Liceo Scientifico, mi sono innamorata ancora di più di matematica e ho scoperto la fisica. Così ho deciso di cambiare strada ed eccomi qua.

Anche se queste non sono le mie uniche passioni, sono sicuramente le più forti, aiutate dal fatto che comunque per me è un piacere studiare e imparare cose nuove.

Cosa significa per te fare parte della comunità cafoscarina?

Vuole dire sentirsi parte di un progetto. Appartenere ad un gruppo che esula dal mero studio del proprio corso grazie alle diverse iniziative trasversali che Ca' Foscari offre. Non essere solo un numero, ma rimanere un individuo con la propria personalità.

Quali sono i tuoi 'luoghi del cuore' della vita universitaria?

Le varie aule studio a Mestre sono i luoghi in cui sono stata di più con i miei compagni e le mie compagne in vari momenti, soprattutto di bisogno, per questo mi rimangono nel cuore. Mi ricorderò, poi, degli spazi all'aperto del campus, vicino agli edifici, con tavoli di legno e panchine dove è bello stare quando c'è il sole.

Hai una passione che coltivi grazie (o parallelamente) all'esperienza universitaria?

La fisica non è la mia unica passione. Mi è sempre piaciuta anche l'arte, motivo per cui quando riesco dipingo, e la musica. E' quasi da quasi tre anni che suono il violino. Due attività che comunque svolgo a livello amatoriale. Già sapevo suonare il pianoforte, ma per i 18 anni i miei genitori mi hanno regalato un violino e così ho cominciato a prendere lezioni. E' un modo per mantenere la mia mente attiva su più fronti, anche se comunque la mia priorità è lo studio e quindi ci sono certi casi in cui sono costretta a trascurare queste attività. Tuttavia, anche grazie alla mia famiglia che mi sostiene, sono riuscita a trovare un buon equilibrio.

Che consigli dai alle nuove matricole cafoscarine?

Consiglierei per lo studio, di mantenersi al passo con le lezioni, così che in sessione il carico sarà meno pesante. Organizzarsi bene e non cedere alla tentazione di rimandare lo studio.

Inoltre, a me ha aiutato molto cercare di dare tutti gli esami al primo appello, così da avere più occasioni per passarli. Al massimo, tentare è anche un modo per essere più pronti per l'appello dopo.

Infine, consiglio di sfruttare al massimo le lezioni e non trattenersi dal fare domande, che siano dubbi o curiosità.

Dove ti vedi tra 10 anni?

La speranza che ho sarebbe fare ricerca, oppure insegnare, che è qualcosa per cui sento una certa affinità. Poi sono aperta anche ad altro.

Sara Moscatelli