Eventi e cultura

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: lo sportello antiviolenza di Ca’ Foscari e le altre iniziative

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In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Ca’ Foscari propone un ricco programma di iniziative aperte alla comunità universitaria e cittadina. L’ateneo dedica l’intera giornata a momenti di riflessione, confronto e sensibilizzazione, in linea con l’impegno costante di promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza.

Il programma prende il via alle ore 9.00 a San Sebastiano, con la cerimonia di inaugurazione della Panchina Rossa, simbolo del rifiuto di ogni forma di violenza e di discriminazione di genere.

La mattinata prosegue nell’Aula Baratto con due tavole rotonde di approfondimento per le quali è richiesta la registrazione entro il 21 novembre:
- Il tempo delle donne. Un tempo per tutti (ore 10.30–13.00), un confronto sui temi del lavoro, della cura e della parità di opportunità;
- La violenza ostetrica è violenza contro le donne (ore 14.00–15.30), un incontro per dare voce a un fenomeno ancora poco conosciuto ma significativo nella riflessione sulla salute e l’autodeterminazione femminile.

La giornata si chiude alle 15.45 all’Auditorium Santa Margherita - Emanuele Severino con lo spettacolo teatrale Le allodole nel deserto, tratto da ‘La masseria delle allodole’ di Antonia Arslan. L’autrice dialogherà con la regista Patrizia Marcato e la professoressa Ricciarda Ricorda prima della rappresentazione. L’ingresso è libero.

Le iniziative si inseriscono in un impegno più ampio che Ca’ Foscari porta avanti tutto l’anno anche attraverso il proprio Sportello Antiviolenza che opera in sinergia con il Centro antiviolenza del Comune di Venezia: lo sportello è un servizio gratuito e riservato dedicato a chi vive o ha vissuto situazioni di violenza, discriminazione o molestie.

Abbiamo rivolto alcune domande alle operatrici qualificate del Comune che si occupano di gestire lo sportello, per capire come funziona, quali segnali riconoscere e come ognuno di noi può contribuire a prevenire la violenza.

Come avviene il primo contatto con le persone che si rivolgono allo sportello? Come ne viene garantita la riservatezza?

Lo sportello antiviolenza è rivolto a tutte le donne (incluse anche persone non-binary socializzate donne) che stanno attraversando o hanno attraversato una situazione di violenza di genere da parte di uomini. Lo sportello è gratuito e assicura massima riservatezza e privacy attraverso l'ascolto attento e non giudicante e mettendo sempre al centro l'autodeterminazione della persona.
 

In un contesto universitario, quali sono le forme di violenza o discriminazione più frequentemente segnalate?

In questi 10 mesi di apertura abbiamo ricevuto maggiormente segnalazioni di molestie sessuali, avvenute all'interno e all'esterno degli spazi universitari e di violenza all'interno di relazioni di coppia e familiari. Da diverse indagini condotte a livello nazionale da parte di gruppi studenteschi, emerge però che spesso le studentesse non percepiscono l'ambiente universitario come uno spazio sicuro, ma al contrario in cui si riproduce la violenza di genere, soprattutto quando la disparità di potere è più marcata.
 

Spesso chi subisce violenza teme di non essere creduta o di subire conseguenze: come lavorate per costruire fiducia e sicurezza?

Nella metodologia dei Centri Antiviolenza il rispetto dei tempi, il consenso e l'autodeterminazione delle donne sono al centro. Le operatrici accompagnano nel percorso di uscita dalla violenza, a partire da un ascolto attivo ed empatico e costruendo insieme il progetto a seconda dei bisogni della persona. Qualora necessario e in accordo con la persona, le operatrici attivano e collaborano con gli organi universitari preposti al contrasto della violenza di genere e con i servizi della rete (FFOO,  assistenti sociali, associazioni, etc)
 

Quali segnali dovremmo imparare a riconoscere per accorgerci che qualcuno accanto a noi potrebbe essere in difficoltà?

Come Centro Antiviolenza del Comune di Venezia abbiamo realizzato una Guida al Vicinato per supportare le donne che stanno attraversando una situazione di violenza . Spesso chi affronta la violenza può sperimentare vergogna, senso di colpa, paura, impotenza, disperazione, rassegnazione, preoccupazione, sintomi che si possono manifestare a lezione e nei contesti di lavoro con conseguenti ritardi o assenze fino all'isolamento sociale. Per  poter stare accanto a donne che affrontano una situazione di violenza è importante cercare di creare uno spazio in cui farle sentire a proprio agio, credute, non giudicate e poter dare loro i riferimenti dello Sportello o del Centro Antiviolenza.
 

Avete riscontrato un cambiamento nel modo in cui le persone affrontano o parlano della violenza negli ultimi anni?

Molto spesso le narrazioni della violenza continuano a descrivere il fenomeno come un' emergenza sociale e soprattutto come un fattore individuale e non piuttosto come sistemico. Sappiamo invece che la violenza di genere è strutturale e la responsabilità di chi la agisce non è soltanto individuale, ma collettiva. Per questo crediamo siano fondamentali azioni come gli interventi di sensibilizzazione e formazione, oltre al prezioso lavoro di rete per promuovere un reale cambiamento culturale.
 

Quanto conta la formazione e la sensibilizzazione per prevenire situazioni di abuso o molestie?

Formazione e sensibilizzazione sono fondamentali per promuovere un cambiamento culturale che ponga al centro il contrasto agli stereotipi legati al genere e orientamento sessuale e che promuova una cultura basata sul consenso, per aiutare a riconoscere le situazioni di violenza nelle sue molteplici forme, da quelle più visibili a quelle più invisibilizzate e per sapere a chi potersi rivolgere sia per chi le agisce, sia per chi le affronta.
  

Ca' Foscari accoglie e valorizza l’unicità e quindi la diversità di ogni persona, come occasione di crescita personale, confronto, arricchimento, relazione e rispetto dei punti di vista diversi dai propri. Scopri tutte le azioni e gli strumenti su Ca’ Foscari Inclusiva.

Sara Moscatelli