LIFE 2014-2020 
Programmi conclusi

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LIFE è lo strumento di finanziamento del nuovo programma di azione per il clima e l'ambiente, ha un budget di  3.456.655 milioni di euro  ed è disciplinato dal regolamento CE 1293/2013. LIFE ha lo scopo di contribuire allo sviluppo sostenibile e al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020. Questo verrà fatto sostenendo l'attuazione del  "Settimo programma d'azione per l'ambiente" dell’Unione Europea.

L’obiettivo generale è quello di concorrere all’implementazione e allo sviluppo di politiche ambientali attraverso il cofinanziamento di progetti in tema di ambiente e cambiamenti climatici, promuovendo e divulgando le soluzioni migliori e le buone pratiche e incoraggiando tecnologie innovative in materia di ambiente e cambiamento climatico. Sono previsti dei "bonus" per i progetti che risponderanno alle priorità tematiche ritenute strategicamente importanti per l'Unione. Un ulteriore valore aggiunto sarà poi costituito dalla composizione transnazionale del partenariato. Infine, in continuità con le precedenti fasi, anche per il periodo 2014 - 2020, LIFE finanzierà attività di ricerca, purché siano strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi del progetto e i cui risultati si applichino nell’ambito della durata del progetto stesso.

LIFE è nato nel 1992 e si è articolato, nel corso degli anni, in 4 differenti fasi (LIFE I: 1992-1995, LIFE II: 1996-1999, LIFE III: 2000-2006 e LIFE+: 2007-2013), durante le quali sono stati finanziati 3954 progetti in tutta Europa, con un contributo di circa 3,1 miliardi di euro alla tutela e salvaguardia dell’ambiente.

Il programma LIFE è articolato in due sottoprogrammi:

  • Ambiente, con tre aree prioritarie: Ambiente e uso efficiente delle risorse; Natura e biodiversità; Governance e informazione in materia ambientale (75% del budget);
  • Azione per il clima, che copre le aree: Mitigazione dei cambiamenti climatici; Adattamento ai cambiamenti climatici; Governance e informazione in materia di clima (25% del budget).

All’interno dei tre settori prioritari (A, B e C) si delineano specifiche priorità tematiche:

A. Ambiente ed uso efficiente delle risorse:

  • acqua e ambiente marino, incluse attività per garantire un uso sicuro ed efficiente delle risorse idriche;
  • rifiuti e approcci integrati per l’attuazione dei piani e programmi in materia di rifiuti (prevenzione, riutilizzo e riciclaggio);
  • suolo e foreste, economia verde e circolare;
  • ambiente e salute, compresi le sostanze chimiche e il rumore;
  • qualità dell’aria e emissioni, incluso l’ambiente urbano.

B. Natura e biodiversità:

  • natura e attività volte a migliorare lo stato di conservazione degli habitat e delle specie;
  • biodiversità e attività per l'attuazione della strategia dell'Unione sulla biodiversità fino al 2020.

C. Governance e informazione in materia ambientale

  • campagne di informazione, comunicazione e sensibilizzazione;
  • attività a sostegno di un processo di controllo efficace e misure di promozione della conformità in relazione alla legislazione ambientale dell'Unione.

All’interno dei tre settori prioritari si perseguono i seguenti obiettivi specifici:

  • Mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra;
  • Adattamento ai cambiamenti climatici tramite lo sviluppo e l’attuazione di politiche dell’Unione Europea e lo sviluppo e dimostrazione di tecnologie, sistemi e metodi e strumenti innovativi;
  • Governance e informazione in materia di clima attraverso la promozione della conoscenza in materia di sviluppo sostenibile e la sensibilizzazione per ottenere il sostegno del pubblico e delle parti interessate all’elaborazione delle politiche in materia di clima dell’Unione.

Le tipologie previste sono:

  1. progetti pilota: applicano una tecnica o un metodo che non è stato applicato e sperimentato prima o altrove e che offrono potenziali vantaggi ambientali o cli­matici rispetto alle attuali migliori pratiche;
  2. progetti dimostrativi: mettono in pratica, sperimentano, valutano e diffondono azioni, metodologie o approcci nuovi o sconosciuti nel contesto specifico del progetto, come ad esempio sul piano geografico, ecolo­gico o socioeconomico e che potrebbero essere applicate altrove in circostanze analoghe;
  3. progetti di buone pratiche: applicano tecni­che, metodi e approcci adeguati, efficaci sotto il profilo eco­nomico e all'avanguardia, tenendo conto del contesto speci­fico del progetto;
  4. progetti integrati: finalizzati ad attuare su vasta scala territoriale, piani o strategie ambientali o climatici previsti dalla legislazione dell'Unione in materia ambientale o climatica, sviluppati sulla base di atti dell’Unione o elaborati dalle autorità degli Stati Membri;
  5. progetti di assistenza tecnica: forniscono un sostegno finanziario per aiutare i richiedenti a elaborare progetti integrati;
  6. progetti di rafforzamento delle capacità: for­niscono un sostegno fi­nanziario, al fine di permettere agli Stati Membri di partecipare in maniera più efficace a LIFE (misura esclusivamente destinata ai National Contact Point);
  7. progetti preparatori: identificati dalla Commissione in cooperazione con gli Stati Membri per rispondere alle esigenze specifiche connesse allo sviluppo e all'attuazione delle politiche e della legislazione dell'Unione in materia di ambiente o clima;
  8. progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione: volti a sostenere la comunicazione, la divulgazione di informazioni e la sensibilizzazione.

Per la durata del primo programma di lavoro pluriennale (2014-2017) il tasso dicofinanziamento da parte della Commissione Europea può arrivare al massimo fino al 60% dei costi ammissibili di tutti i progetti, ad eccezione dei progetti finanziati nell'ambito del settore prioritario Natura e Biodiversità del sottoprogramma Ambiente riguardanti habitat prioritari o specie prioritarie ai fini dell'attuazione delle direttive Habitat e Uccelli, finanziati al 75%.

Il regolamento LIFE è disponibile qui.

Last update: 14/02/2024