Taglio del nastro della rinnovata sede di San Sebastiano, oggi culla degli studi di orientalistica di Ca' Foscari
Dopo il completamento di un importante intervento di riqualificazione, mercoledì 26 novembre 2025 è stata ufficialmente inaugurata la sede cafoscarina di San Sebastiano, che accoglie in una veste rinnovata comunità studentesca, docenti e personale tecnico-amministrativo.
Il simbolico taglio del nastro da parte della Rettrice Tiziana Lippiello sta a significare un nuovo inizio per una delle sedi storiche di Ca’ Foscari caratterizzata dall’ingresso monumentale progettato da Carlo Scarpa, che sarà d’ora in poi la culla degli studi di orientalistica, nonché punto di snodo strategico per l’area linguistica e per la rete di spazi cafoscarini e cittadini.
San Sebastiano è oggi la ‘casa’ delle collezioni dedicate all'Asia orientale della Biblioteca di Area Linguistica (BALI) e di una parte del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, prima ospitate a Palazzo Vendramin dei Carmini.
La Rettrice Tiziana Lippiello: “Per noi realizzare questo intervento è stato davvero importante, non solo per gli obiettivi strategici di riqualificazione e riorganizzazione delle nostre sedi ma soprattutto per il suo valore simbolico. La sede di San Sebastiano è un pezzo prestigioso della storia di Ca’ Foscari e della storia e dell’architettura della nostra città, Venezia. L’ingresso di pregio, segnato da Carlo Scarpa, il giardino, l’Aula Colonne sono elementi iconici che rendono questo luogo davvero speciale. Siamo davvero felici di averlo preservato e valorizzato, con spazi più accessibili, funzionali e accoglienti.”
Nel corso dell’inaugurazione hanno portato il loro intervento anche Paola Mar, Assessore all’Università del Comune di Venezia; Laura De Giorgi, Direttrice del Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea; Marina Buzzoni, Presidente dello Servizio Bibliotecario di Ateneo e Delegata della Rettrice al Sistema Bibliotecario di Ateneo; Natascia Danieli, Direttrice della Biblioteca di Area Linguistica, Jacopo Fusaro, Direttore dell’Ufficio Manutenzione Edifici e Responsabile Unico del Procedimento, Cristina Massironi, Supporto al Responsabile Unico del Procedimento, Alice Gruarin, Settore Arredi, Area Servizi Immobiliari ed Edilizia.
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BALI - Biblioteca di Area Linguistica
La Biblioteca BALI - sezione di studi sull’Asia Orientale è stata progettata ripensando i servizi, le collezioni e gli spazi con una concezione moderna e funzionale di biblioteca. Caratterizzata dall’ampio e accogliente giardino interno, la nuova sede è accessibile e offre 112 posti a sedere (incremento di posti del 7%).
Le collezioni, prima ospitate a Palazzo Vendramin, consistono in circa 35.000 volumi, molti dei quali rari e di grande valore, sugli studi dei paesi dell'Asia Orientale: Giappone, Cina, Corea, Sud-Est asiatico e Taiwan, aree geografiche che trovano nella nuova biblioteca un’equa valorizzazione a scaffale aperto.
I volumi, con una preziosa componente in lingua originale, sono distribuiti su 2 piani:
I più utilizzati per la didattica e per lo studio delle lingue sono ospitati al piano terra, nella Sala Colonne-Ruperti, uno spazio ampio e ben illuminato che agevola la lettura.
Al primo piano, l’utente naviga a scaffale aperto tra le aree geografiche e i diversi ambiti di studio e ricerca, con un’alternanza dinamica di postazioni studio e scaffali, in due ampie e funzionali sale lettura.
Un esempio dei libri di pregio custoditi nella Biblioteca deriva dai seminari di giapponese e di cinese, che hanno costituito le prime collezioni della biblioteca di studi sull'Asia Orientale come l’Histoire du Japon nell’edizione parigina del 1754. Le collezioni della Bali si sono costituite e sviluppate anche grazie alle donazioni ricevute nel tempo da fondazioni, Università, e National libraries, oltre che da donazioni private di ex docenti esperti scientifici come il fondo Boscaro, Cagnoni, Canova, Esposito, Gatti, Guerrini.
È stato inoltre creato AOlab, il primo spazio di BALI prenotabile per lo studio collaborativo e interattivo di gruppo, workshop e attività laboratoriali trasversali.
Oltre a custodire i fondi più preziosi della biblioteca, dispone di 12 postazioni intorno a un unico tavolo e di una postazione pc utile anche per le consulenze bibliografiche.
Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea
La sede di San Sebastiano accoglie anche le attività del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea (DSAAM), precedentemente situate a Ca’ Vendramin. Vi sono 66 postazioni per docenti, 12 dedicate a collaboratori/collaboratrici ed esperte/esperti linguistici, 21 per il personale tecnico-amministrativo, a cui si aggiunge una common room (sala comune) situata al piano terra.
Il Dipartimento si caratterizza per aver ereditato una lunga tradizione di studio e ricerca sugli studi orientali che si è sviluppata a Ca’ Foscari fin dalla sua origine (lo studio del giapponese è presente nell’ateneo veneziano dal 1873). Vi si possono imparare lingue e apprendere culture di una vasta area che va dall’Africa Mediterranea fino all’Asia orientale. Le lingue insegnate sono: arabo, ebraico, turco, armeno, persiano, hindi, sanscrito, vietnamita, thailandese, mongolo, cinese, giapponese, coreano.
La riapertura della sede di San Sebastiano costituisce un momento importante per Ca’ Foscari, assicurando la prosecuzione e il rafforzamento delle attività di didattica e ricerca nell’ambito linguistico in un luogo già fondamentale per l'Ateneo. Grazie a spazi rinnovati, più comodi, pratici e ospitali, la struttura è destinata a diventare un punto di riferimento essenziale per l’intera comunità universitaria.