Il gruppo si focalizza sullo studio degli adattamenti in ambito fonetico-fonologico della L2. Verranno esaminate questioni legate agli atteggiamenti verso gli accenti stranieri, alla comunicazione con interlocutori e interlocutrici di lingue diverse e alle strategie di adattamento e di inclusione di tutti i soggetti parlanti, al necessario adattamento della didattica della pronuncia in L2 alle esigenze poste dagli aspetti affettivi (anxiety, enjoyment), nonché all’adattamento degli degli insegnanti (e delle loro valutazioni) all’accento L2 degli studenti, italofoni o meno.
Referente: Ignacio Arroyo Hernández
Membri interni al dipartimento: Elena Dal Maso, Pavel Duryagin, Yannick Hamon, Marie Christine Jamet, Peter Martin Paschke, Ashley Merrill Riggs
Il gruppo di ricerca intende studiare le interazioni tra linguaggio e corporeità nell'espressione della parola poetica, nella scrittura e nel teatro, dal mondo antico al contemporaneo. La prospettiva teorica, strutturalmente interdisciplinare, in cui il fenomeno viene studiato incrocia semiologia, semiotica, psicoanalisi, antropologia interpretativa.
Referente: Massimo Stella
Membri interni al dipartimento: Giulia Delogu, Cristina Fossaluzza, Alessandro Mistrorigo, Filomena Mitrano
Il gruppo di ricerca si dedicherà a studiare le molteplici forme di adattamento intra- e intermediale di testi e modelli letterari europei e nordamericani dell’Ottocento e del Novecento, esaminando casi di intertestualità esplicita o implicita (sotto forma di riscritture, parodie, traduzioni, citazioni, allusioni ecc.) e di trasposizione (e/o rifacimento/remake) cinematografica o narrativo-visuale (graphic novel). Il gruppo organizzerà individualmente e/o collettivamente seminari, convegni e giornate di studio che vedranno il coinvolgimento di colleghi italiani e internazionali, con l'obiettivo di rafforzare collaborazioni in vista di possibili pubblicazioni sul tema.
Referente: Simone Francescato
Membri interni al dipartimento: Stefano Ercolino, Stefania Sbarra, Emma Sdegno, Alessandro Farsetti
L'obiettivo del progetto è quello di indagare le molteplici linee della tradizione del dramma europeo della prima modernità in tutta la loro varietà, differenza e complessità. Nel farlo, è importante sottoporre a uno studio comparativo le convenzioni degli adattamenti tematici e delle norme estetiche che li determinano.
Non si rende giustizia all'unicità, all'originalità e alla forza innovativa di molte creazioni drammatiche se ci si richiama agli adattamenti della Commedia dell'arte, di Shakespeare e dei grandi drammaturghi spagnoli e francesi indicandoli come esclusivo ideale estetico di riferimento. Altrettanto inadatto ci sembra valutare le produzioni drammatiche della prima modernità con gli standard aristotelici adattati dall'antichità e affermatisi nel periodo classicista. Molti autori, soprattutto della drammaturgia latina e tedesca, non consideravano affatto gli standard di genere dell'antichità come esemplari e quindi procedevano liberamente e in modo 'ibrido' nella scrittura dei loro drammi.
Di grande interesse, quindi, è la questione di quando e dove si siano affermate le forme drammatiche ibride, grazie a quali adattamenti di modelli di genere e tipi di personaggi europei antichi e contemporanei questo sia avvenuto, e in base a quali norme debbano essere valutate nei rispettivi contesti storici. Vanno inoltre esaminati i personaggi proteiformi che compaiono in vari tipi di dramma, la mescolanza di forme, materiali e motivi profani e sacri, la persistenza o la trasformazione di modelli retorici, topoi, norme di genere, logiche di trama o costellazioni di personaggi.
Referente: Claus Kurt Zittel
Membri interni al dipartimento: Cristina Fossaluzza, Maria Del Valle Ojeda Calvo, Adrian J. Sáez Garcia, Massimo Stella
Partendo dal mio progetto di ricerca HITRADE che raccoglie l’archivio sulla storia della traduzione di Jean Delisle, Prof. Emerito dell’Università di Ottawa, e presenta materiale sulla storia della traduzione e il ruolo dei mediatori linguistici,
questo gruppo di ricerca trasversale si propone di studiare l’adattamento intra- e interlinguistico, interculturale e intermodale (cross-medium adaptation) in prospettiva sincronica e diacronica secondo una serie di filoni di analisi:
Abbiamo stipulato con il Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni (Università degli Studi di Milano) una convenzione per ricerca sulla storia della traduzione
Referente: Mirella Agorni
Membri interni al dipartimento: Giuseppe De Bonis, Maria Elisa Fina, Marie Christine Jamet, Lara Mantovan, Linda Rossato, Graziano Serragiotto, Giuseppe Sofo, Giuseppe Trovato
Referente: Graziano Serragiotto
Membri interni del dipartimento: Monica Banzato, Shaul Bassi, Fabio Caon, Maria Elisa Fina, Yannick Hamon, Marie Christine Jamet Marcella Menegale, David John Newbold
Questo gruppo di ricerca si articola in due sottogruppi tematici tra loro intrecciati ma con rispettive specificità – un gruppo si occuperà di analizzare adattamenti letterari, artistici e musicali di classici del canone adulto e di classici del canone infantile delle letterature europee e del continente americano, in particolare nella produzione per l’infanzia e Young Adult contemporanea, utilizzando le prospettive degli Adaptation Studies, anche da un punto di vista glottodidattico. Un secondo gruppo si occuperà della riscrittura/adattamento di fiabe, novelle e racconti mitici della tradizione europea e le modalità attraverso le quali questi generi interagiscono tra loro in prospettiva interdisciplinare, dal Rinascimento alla contemporaneità.
Il gruppo collabora con Fondazione Tancredi di Barolo (Torino) e Università Suor Orsola Benincasa (Napoli)
Referente: Laura Tosi
Membri del dipartimento: Magda Campanini, Margherita Cannavacciuolo, Fabio Caon, Ashley Merrill Riggs, Adrian J. Sáez Garcia, Massimo Stella
Le strutture linguistiche utilizzate dai parlanti per esprimere le emozioni – per esempio sorpresa, disapprovazione, allarme (i cosiddetti “warnings”) e dispiacere – presentano delle caratteristiche peculiari, anche dal punto di vista cross-linguistico, che le distinguono da strutture molto simili utilizzate però in contesti non emozionali. Tali caratteristiche peculiari sono principalmente intonative e gestuali (co-speech gestures).
Questo progetto si propone di studiare l’interazione fra le varie componenti delle strutture frasali emozionali – la componente sintattica, quella prosodica e quella gestuale – ed il contesto, da un punto di vista sia sincronico e cross-culturale, che diacronico. In particolare, si affronteranno i seguenti argomenti:
Referente: Alessandra Giorgi
Membri interni al dipartimento: Giulia Bencini, Marina Buzzoni, Federica Cognola, Chiara De Bastiani, Roland Hinterholz, Nicola Munaro
Il gruppo si focalizza sullo studio delle lingue ibero-romanze (spagnolo e portoghese) come “lingue globali” nella storia e nel presente. In particolare, si analizzeranno i fenomeni di trasformazione linguistica e stilistica (adattamento) che stanno portando a una riconfigurazione in termini grammaticali, discorsivi e pragmatici della lingua spagnola e portoghese. Inoltre, si studierà la capacità di queste lingue di adattarsi (adattabilità) alle sfide dei cambiamenti sociologici e geopolitici del mondo contemporaneo (fenomeni di migrazione, testi e generi digitali, social media, ambiti della traduzione e della mediazione linguistica e culturale, nuove tecnologie applicate allo studio metalinguistico e all’apprendimento-insegnamento come lingue straniere, creazione e utilizzazione di dizionari e di corpus).
Referente: Florencio Del Barrio De La Rosa
Membri interni al dipartimento: Ignacio Arroyo Hernández, Vanessa Castagna, Elena Dal Maso, Laura Nadal Sanchis, Maria Eugenia Sainz Gonzalez, Giuseppe Trovato
La ricerca sul turismo ha coinvolto il nostro Dipartimento in vari progetti, tra sui il PRIN Dietaly e il PNRR INest. Questo gruppo di ricerca trasversale si propone di studiare la complessità delle modalità di adattamento intra- e interlinguistiche, interculturali, intermodali (cross-medium adaptation) e semiotiche nella comunicazione turistica intesa in senso ampio, nelle seguenti linee di ricerca:
Il gruppo collabora con il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Ferrara.
Referente: Mirella Agorni
Membri interni al dipartimento: Enric Bou Maqueda, Chiara Branchini, Anna Cardinaletti, Daniela Cesiri, Giuseppe De Bonis, Maria Elisa Fina, Simone Francescato, Lara Mantovan, Ashley Merrill Riggs, Linda Rossato, Francesca Santulli, Graziano Serragiotto, Francesca Volpato
La condizione di bilinguismo/multilinguismo è una forma di adattamento della competenza linguistica e culturale del(la) parlante a sistemi linguistici diversi e compresenti nella comunità. Verranno presi in esame vari contesti di contatto linguistico (tra varietà standard e non-standard, tra lingue minoritarie o di eredità e lingue maggioritarie, tra lingua standard e varietà regionali e locali, ecc.), considerando sia le lingue acquisite come lingue native sia le lingue acquisite successivamente, in particolare in ambito balcanico, germanico, romanzo, e slavo. La ricerca si focalizzerà sulle seguenti tematiche:
Referente: Anna Cardinaletti
Membri interni al dipartimento: Ignacio Arroyo Hernández, Giulia Bencini, Marija Bradaš, Chiara Branchini, Laura Brugè, Vanessa Castagna, Tiziana d'Amico, Elena Dal Maso, Florencio Del Barrio De La Rosa, Pavel Duryagin, Giuliana Giusti, Iliana Krapova, Gianluca Lebani, Lara Mantovan, Alessandro Mistrorigo, Laura Nadal Sanchis, Patrizio Rigobon, Maria Eugenia Sainz Gonzalez, Francesca Santulli, Alessandro Scarsella, Giuseppe Trovato, Giuseppina Turano, Francesca Volpato
Il nostro gruppo di ricerca declina il concetto chiave del Progetto di Eccellenza – adattamento/adattabilità – all’interno della trasformazione come paradigma importante della nostra epoca: trasformazione di concetti, trasformazione di forme, trasformazione di discorsi. Ogni membro del gruppo, relativamente al proprio ambito di ricerca, contribuisce strumenti utili a cogliere il movimento delle tradizioni estetico-letterarie, critiche e filosofiche europee nei momenti di grande dislocazione sia nel contesto nordamericano che in quello ispanoamericano. La ricerca si concentra sullo spostamento geografico come momento di trasformazione concettuale studiando come il pensiero, la letteratura, e la critica europee, adattandosi ai nuovi contesti, riescano a reinventarsi lungo rotte diverse, senza tralasciare la drammaticità (fortemente attuale) dell’intimo nesso tra distruzione e forma. I ricercatori e le ricercatrici indagano il potenziale dell’adattamento nel caso specifico delle filosofie Europee (Italian Theory), delle scuole di critica letteraria (narratologia), delle forme estetiche (teatro, romanzo), con particolare attenzione all’idea di temporalità multiple coesistenti (Italian Theory /Modernismo: Mitrano; mito/epica modernista: Stella, Mistrorigo, De Logu, Fossaluzza), al corpo (Stella, Mistrorigo, DeLogu, Fossaluzza), all’esperienza (il lettore: Masiero, Cannavacciuolo, Mitrano). La ricerca si estende all’indagine sullo spostamento, adattamento, e trasformazione di forme culturali (il Western) oltre la circolazione di idee tra l’Europa e le Americhe a comprendere il resto del mondo (Bordin).
Referente: Filomena Mitreno
Membri interni al dipartimento: Pia Masiero, Margherita Cannavacciuolo, Giulia Delogu, Massimo Stella, Cristina Fossaluzza, Alessandro Mistrorigo, Elisa Bordin
Una riflessione a guisa di bilancio sulla trasposizione del canone letterario nel linguaggio del fumetto e del graphic novel impone tuttora delle cautele preliminari talmente onerose da inficiare, almeno di primo acchito, la suggestività innegabile del rapporto letteratura-fumetto sul versante sia teorico, sia storiografico. Grava infatti sulla questione, nonostante l’indubbia affermazione dei nuovi media, un forte pregiudizio accademico giustificato nella misura in cui le trasformazioni del linguaggio, quanto mai a velocità incontrollabile, non risultano facilmente inquadrabili in ragione, se non altro, della complessità irriducibile agli oggetti usuali del metodo linguistico - filologico. Oggetti identificati, eccetto rare eccezioni, con il testo-scrittura, entro le assicurazioni di un recinto che non impone il riconoscimento di tecniche di produzione materiale diverse dalla scrittura e di organizzazione del rapporto testo-immagine distinte dalla retorica tradizionale. Pertanto il pregiudizio di cui sopra manifesta una sindrome di superiorità che denuncia l’irragionevolezza dell’appropriazione delle indagini di storia del fumetto e del graphic novel da parte delle scienze filologiche e della critica letteraria. Un’appropriazione che può essere concessa in deposito in termini provvisori finché non si profili un nuovo rapporto di forze attraverso la volontà di cooperazione tra competenze eterogenee. Questo è lo scopo.
Referente: Alessandro Scarsella
Membri interni al dipartimento: Tiziana d'Amico, Marco Fazzini, Francesca Santulli, Alessandro Scarsella, Giuseppe Sofo, Fabio Caon
Il gruppo di ricerca Food Studies si prefigge di studiare le dinamiche comunicative e i risvolti storico-culturali e letterari che riguardano la macrotematica di cibo e nutrizione. Gli approcci utilizzati per sviluppare la macrotematica riflettono gli interessi di ricerca e le aree a cui fanno riferimento i membri del gruppo, quali lo studio in prospettiva storica del ruolo del cibo nella costruzione dell’identità in varie culture e nei processi migratori, l’analisi della narrazione di cibo e nutrizione in vari generi letterari, l’indagine linguistica e traduttologica anche in prospettiva multimodale e audiovisiva delle dinamiche comunicative in vari generi e contesti. Le aree linguistiche e culturali oggetto di studio – anche in prospettiva contrastiva - sono diverse e includono, ma non si limiteranno all’area anglofona, ispanofona, lusofona, italofona.
Referente: Daniela Cesiri
Membri interni del dipartimento: Luis Fernando Beneduzi, Enric Bou Maqueda, Francesca Coccetta, Ashley Merrill Riggs, Linda Rossato, Laura Tosi, Giuseppe Trovato
Il linguaggio è il più efficace e pervasivo strumento di narrazione e creazione identitaria. Il genere a sua volta è una delle dimensioni fondamentali nella codifica dei ruoli sociali. Nelle società contemporanee, la parità di genere non ancora raggiunta da un lato e l’insorgenza di nuove identità oltre la dicotomia femminile-maschile dall’altro creano urgenze comunicative che si esprimono con forme linguistiche diverse a seconda della struttura sistemica delle lingue (con o senza morfologia di genere su nomi, pronomi, ecc.) e delle diversità politiche e socio-culturali.
La ricerca si focalizzerà sulle seguenti tematiche:
Referente: Giuliana Giusti
Membri interni al dipartimento: Chiara Branchini, Laura Brugè, Anna Cardinaletti, Rosa Caroli, Vanessa Castagna, Gianluca Lebani, Lara Mantovan, Laura Nadal Sanchis, Maria Eugenia Sainz Gonzalez, Giuseppe Sofo
Il gruppo riunisce studiosi di discipline storiche, letterarie e linguistiche, uniti da un interesse per l’analisi di idee, parole, concetti, forme di comunicazione e linguaggi politici, studiati nei loro processi di cambiamento, metamorfosi e adattamento nei diversi contesti spaziali e temporali. La ricerca si focalizza sull’età moderna e contemporanea e sui continenti europeo ed americano e sull’Asia orientale. Oggetto di studio sono: i processi con cui dati e informazioni vengono trasformati in idee operative e linguaggi politici; la metamorfosi delle idee politiche nella transizione tra diversi contesti discorsivi e temporali; la circolazione delle idee e il modo in cui impattano sulla società, soprattutto negli spazi urbani; l’adattamento dei linguaggi nel passaggio tra generi e media, pensati e costruiti per rispondere alle esigenze di pubblici diversi; le migrazioni multidirezionali di idee e linguaggi tra le diverse forme di sapere e le reciproche influenze tra storia, letteratura e politica; la creazione di linguaggi nuovi, rispondenti ad idee nuove, attraverso l’evoluzione semantica di parole e concetti chiave e la creazione di neologismi; l'intrinseca storicità delle parole della politica, e il peso del contesto storico nella costruzione e nel consolidamento dei significati dei termini del dibattito politico.
Referente: Giulia Delogu
Membri interni al dipartimento: Ignacio Arroyo Hernández, Duccio Basosi, Elisa Bordin, Rosa Caroli, Laura Cerasi, Florencio Del Barrio De La Rosa, Cristina Fossaluzza, Gianluca Lebani, Mônica Muniz De Souza Simas, Rolf Petri, Stefano Petrungaro, Francesca Santulli, Giuseppe Sofo, Massimo Stella, Antonio Trampus, Evgeny Dobrenko, Alessandro Farsetti, Francesca Antonini
Il gruppo di ricerca studia il fenomeno multiforme dell’adattamento letterario nell'Europa del XVII-XVIII secolo. Esamina le cause, i metodi e le forme dell'adattamento, insieme alle figure chiave che hanno operato utilizzando questa pratica culturale e letteraria. Il gruppo si propone di analizzare e di riflettere sul ruolo dell'adattamento nell'evoluzione e nella trasformazione della letteratura nei secoli che introducono il mondo occidentale nella modernità. Prende in considerazione la pratica e i risultati dell'adattamento di miti classici medievali e moderni, leggende e topoi letterari; le modalità e le pratiche dell’intertestualità, della riscrittura della tradizione antica e moderna, della parafrasi, della parodia e della revisione testuale; la trasmissione e la trasformazione del sapere scientifico, medico, teologico e filosofico all’interno della letteratura; la traduzione, compresa la traduzione intralinguistica e intersemiotica, e la ricezione di testi letterari; l'influenza dei contesti e del pubblico nelle pratiche di adattamento; l’adattamento socio-culturale di scrittori e scrittrici ai nuovi contesti economici, politici e culturali e le risultanti nuove pratiche letterarie.
Referente: Flavio Gregori
Membri interni al dipartimento: Magda Campanini, Cristina Fossaluzza, Massimo Stella
Dottorande del dipartimento: Emma Quiriconi, Alice Tartari, Erica Vianello
Questo gruppo intende studiare le strategie di adattamento linguistico nel contesto delle lingue minoritarie parlate nel territorio italiano, balcanico e slavo. In particolare, la ricerca riguarderà le lingue di ceppo germanico parlate in Italia (mòcheno, cimbro, sappadino, timavese, walser), l’arberesh e le lingue che si trovano in situazioni di contatto nell’area balcanica e slava. Queste varietà saranno studiate dal punto di vista sincronico attraverso la raccolta e l'analisi di nuovi dati linguistici, e confrontate sistematicamente con le loro lingue d'origine e all'interno delle loro situazioni di contatto. In particolare, si studieranno fenomeni di influenza/interferenza linguistica. Infine, nell’ottica di preservazione e valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale, si cercheranno soluzioni per la conservazione e disseminazione dei dati raccolti e dei risultati di ricerca all’interno del paradigma digitale, ad esempio attraverso la creazione di un database.
Referente: Federica Cognola
Membri interni al dipartimento: Giulia Bencini, Marina Buzzoni, Chiara De Bastiani, Alessandra Giorgi, Roland Hinterholzl, Iliana Krapova, Nicola Munaro, Luisa Ruvoletto, Giuseppina Turano
Il gruppo di ricerca si concentrerà sui nessi tra l’adattamento come dispositivo letterario e l’adattamento come strategia culturale, politica e sociale che la comunità umana è chiamata ad immaginare in epoca di crisi ambientale. Coniugando diverse competenze linguistiche e letterarie il gruppo affronterà questa ampia questione in forma comparativa, considerando sia l’adattamento degli umani all’ambiente sia quello dell’ambiente alla presenza dell’uomo. Verranno esaminate le letterature scandinave contemporanee (danese, faroese, islandese, norvegese, svedese, sami), americana, inglese e postcoloniale, americana, e spagnola. Si analizzerà l’adattamento di testi letterari e generi attraverso i secoli e le aree geografiche in risposta al cambiamento climatico, analizzando i classici (Shakespeare, Stevenson, ecc.), produzioni letterarie di antica tradizione che assumono oggi nuovi connotati ecologici (narrativa utopico/distopica) e sottogeneri più recenti (climate fiction, disaster fiction, solarpunk). Il corpus esaminato includerà narrativa, narrativa per l'infanzia/Young Adult, poesia, teatro, e cinema, e si combineranno, tra le altre, prospettive ecocritiche e postcoloniali. Tra i temi considerati vi sarà il rapporto tra adattamento e memoria, come la ri-memoria di certi traumi nazionali contribuisce a un aggiustamento, in senso etico, del senso di appartenenza nazionale o come la memoria di altri traumi può servire a prepararsi ai traumi ambientali.
Referente: Shaul Bassi
Membri interni al dipartimento: Elisa Bordin, Enric Bou Maqueda, Sara Culeddu, Lucio De Capitani, Marco Fazzini, Pia Masiero, Laura Tosi
La ricerca riguarderà l’adattamento della lingua alle caratteristiche cognitive, comunicative e linguistiche della persona e si articolerà nelle seguenti tematiche:
Referente: Francesca Volpato
Membri interni al dipartimento: Monica Banzato, Chiara Branchini, Fabio Caon, Anna Cardinaletti, Geraldine Ludbrook, Lara Mantovan, Marcella Menegale, Graziano Serragiotto
Il gruppo di ricerca “Studi su traduzione, riscrittura e adattamento nell’era digitale” (STRADE) è composto da ricercatori nei campi delle lingue, della traduzione e delle letterature, di aree diverse, e intende dedicarsi allo studio della traduzione nell’era contemporanea in senso sia linguistico che metaforico, aprendosi anche alle Digital Humanities, allo studio dell’interazione tra la traduzione e le tecnologie digitali e alle forme più “indisciplinate” di ricerca, comprese la ricerca-azione e la ricerca-creazione. L’accezione di traduzione è dunque ampia: oltre alle forme di trasposizione dei testi da una lingua all’altra e alle forme di riscrittura e adattamento dei testi letterari, il gruppo comprenderà anche studi sulle letterature della migrazione e della post-migrazione come forma di traduzione e adattamento interculturale, e alla traduzione del sé come forma di adattamento non solo linguistico ma anche umano. Il gruppo si occuperà anche di traduzione giornalistica e multimodalità, mediazione linguistica e/o interculturale e studi sull’evoluzione delle pratiche letterarie e traduttive nell’era digitale, con un particolare interesse per le pratiche collaborative e per le forme di traduzione, riscrittura e adattamento che operano in favore di una maggiore inclusività linguistica, sociale e culturale. Un’attenzione particolare verrà posta ai risvolti didattici della ricerca svolta dal gruppo, e alle prassi collaborative tipiche dell’era digitale.
Referente: Giuseppe Sofo
Membri interni al dipartimento: Marija Bradaš, Magda Campanini, Vanessa Castagna, Massimo Ciaravolo, Sara Culeddu, Maria Elisa Fina, Yannick Hamon, Marco Infurna, Mônica Muniz De Souza Simas, Ashley Merrill Riggs
Responsabile scientifico: Enric Bou Maqueda
Descrizione: il progetto si concentra sulla transmedialità, o transiti mediali, nella poesia panispanica contemporanea, dagli anni Ottanta –con una radicale riconsiderazione della comunicazione in ambito poetico– fino all’attualità (1980-2022). Il focus è posto sui dinamismi transmediali, transtestuali e transculturali attivatisi con la progressiva cancellazione delle frontiere tra discipline, generi, linguaggi artistici e scientifici, culture nazionali e continentali, cui si è assistito nella fase postmoderna e in quella attuale. L’obiettivo finale è definire una mostra rappresentativa delle forme espressive che documentino le nuove testualità della lirica ispanica (linguaggi ibridi e integrati, libri d’artista, fototesti, poesia visiva, video-poesia, poesia performativa), opportunamente contestualizzate e analizzate.
Responsabile scientifico: Giulia Delogu
Descrizione: il progetto indaga la riconfigurazione politica dei saperi in Italia (1789-1870). Nell’età considerata, che abbraccia momenti rivoluzionari e profondi rivolgimenti istituzionali, la penisola italiana appare come un laboratorio nel quale verificare come la riconfigurazione di saperi antichi e la creazione di nuovi saperi abbiano fornito agli agenti che popolavano l’agone politico quelle competenze necessarie ad avere un impatto concreto sulla società e a governare il consenso, ad agire cioè in modo efficace per ottenere e poi conservare potere e incarichi.
Responsabile scientifico: Giuseppina Turano
Descrizione: il PRIN mira a studiare l'arberesh (varietà italo-albanese) nel contesto del suo sviluppo mediante il recupero, la catalogazione e la digitalizzazione di ogni tipo di materiale (testi, audio, materiali visivi). Attraverso lo studio degli strumenti utilizzati nel tempo e nello spazio da questa comunità linguistica per operare una forma di resistenza alla spinta assimilatrice dell'italiano, si studieranno i processi di adattamento culturale, linguistico e letterario al contesto sociale italo-romanzo
Responsabile scientifico: Marina Buzzoni
Descrizione: il progetto contribuisce, inter alia, allo studio:
Responsabile scientifico: Margherita Cannavacciuolo
Descrizione: il progetto si inserisce nel Progetto di Eccellenza (2023-2027) in quanto si propone di indagare il rapporto transdisciplinare, e di conseguenza le pratiche di adattabilità e adattamento, tra medicina e discorso medico e letteratura. In particolare, il progetto prenderà in esame:
Questo progetto è in linea con il programma di interesse nell’ambito di Horizon Europe in quanto corrisponde alla necessità di promuovere un tipo di ricerca in quali le scienze umane forniscono modelli narrativi, schemi relazionali e tecniche discorsive trasferibili nella e applicabili alla pratica medica.
Responsabile scientifico: Marina Buzzomi
Descrizione: basato sull’adozione di tecnologie standard del Semantic Web, il progetto DH ATLAS ha l’obiettivo di realizzare un knowledge graph interattivo dei prodotti della ricerca nel settore delle Digital Humanities rilevanti per il patrimonio culturale italiano, con particolare enfasi sulla formalizzazione degli aspetti che caratterizzano il discorso umanistico: per esempio, i rapporti intertestuali e intra-testuali, i temi di ricerca e le relazioni storiografiche. Soluzioni tecniche e scientifiche all'avanguardia permetteranno al più ampio pubblico possibile (anche alle persone affette da disabilità fisica e/o sensoriale) di ricercare, interrogare, navigare e interagire con dati e metadati dell'ATLAS.
DH ATLAS pertanto contribuisce a implementare la parte del progetto di eccellenza volta a "ripensare le modalità di analisi, trasmissione e disseminazione dei saperi linguistico-culturali che si adattino alle sfide di una nuova eco-modernità."
Responsabile scientifico: Elisa Bordin
Descrizione: una parte del progetto sarà dedicata all'esplorazione delle narrazioni che considerano come le diverse ondate migratorie si sono adattate all'ambiente californiano e abbiano raccontato i nuovi spazi che sono andati a occupare; il progetto si dedicherà altresì a come l'ambiente ha dovuto forzatamente adattarsi alla presenza dell'uomo, in maniera spesso negativa come la storia dello sfruttamento economico del territorio dimostra.
Responsabile scientifico: Anna Cardinaletti
Descrizione: il progetto multidisciplinare LUCET studia la complessità lessicale, morfologica e sintattica in italiano e le sue relazioni con le difficoltà di processing negli studenti monolingui e bilingui a sviluppo tipico e atipico frequentanti l’ultimo anno della Scuola Superiore. Utilizza metodi sperimentali e del Natural Language Processing (NLP) per valutare la complessità nei testi scritti e il modo in cui le abilità di comprensione si adattano alla complessità del testo. Il progetto si avvale della collaborazione di INVALSI e combina esperti di linguistica teorica, computazionale e applicata, di psicolinguistica, pedagogia e psicometria. Una migliore comprensione delle relazioni tra complessità linguistica e difficoltà di processing potrà migliorare le pratiche didattiche in ambito educativo
Responsabile scientifico: Alessandro Bruni
Descrizione: il progetto PRIN TOCST presenta diversi punti di contatto con il concetto chiave di "Adaptation/Adaptability" del Progetto di Eccellenza 2023-2027 del DSLCC, poiché intende investigare la trasmissione testuale di opere in lingua paleoslava (o slava ecclesiastica antica) che costituiscono il fondamento della letteratura della Slavia Christiana (IX-XI secolo). La quasi totalità di questi testi è rappresentata non da opere originali, bensì da versioni dal greco e, in misura minore, dal latino e dall’antico alto tedesco. Le traduzioni rappresentano fenomeni di adattamento che coinvolgono sia i contenuti culturali e letterari sia la sfera linguistica (in particolare lessico e sintassi). Tramite lo studio di singole tradizioni manoscritte slave e il loro confronto con gli originali, il progetto TOCST si pone l’obiettivo di fornire nuovi strumenti per l’avanzamento delle conoscenze del paleoslavo. L’analisi dei testi sarà condotta secondo rigide linee guida metodologiche e avrà una precisa configurazione strutturale che prevede un approccio integrato alle fonti manoscritte. Queste ultime verranno analizzate nelle loro caratteristiche paleografiche, linguistiche e critico-testuali. Particolare cura sarà dedicata anche alla contestualizzazione e alla comparazione con altre aree linguistiche, evidenziando eventuali differenze e analogie con l’ambito bizantino, mediolatino, germanico e romanzo. Le tematiche e i metodi di ricerca di TOCST sono pertanto pienamente coerenti in maniera trasversale sia con l’ambito (a) letterario-culturale-filologico sia con l’ambito (b) linguistico (con riferimento alla variazione diacronica e al contatto linguistico) del PE 2023-2027 del DSLCC.
Responsabile scientifico: Federica Cognola
Descrizione: il progetto contribuisce agli obiettivi di ambito linguistico e glottodidattico del progetto di eccellenza, occupandosi:
Il progetto, attraverso la raccolta di nuovi dati originali italiani e tedeschi, provenienti da diverse fonti (video di discorsi politici in contesto tedesco e italiano da analizzare da un punto di vista multimodale; corpora tedeschi e italiani di lingua parlata e scritta, traduzioni sia nella direzione tedesco-italiano che italiano-tedesco, raccolta di nuovi dati italiani e tedeschi elicitati attraverso questionari e interviste) e da contesti sociolinguistici diversi, che verranno sistematizzati all'interno di un nuovo corpus multimodale e bilingue (tedesco-italiano), intende produrre per un pubblico italiano una nuova descrizione delle particelle modali del tedesco, capace di descrivere, classificare e analizzare tutte le strategie linguistiche attraverso le quali il significato complesso delle particelle tedesche viene adattato e reso nella lingua italiana. I risultati teorico-descrittivi raggiunti da questo confronto avranno immediata applicazione nella creazione di nuovi materiali didattici per lo studio delle particelle modali nel contesto del tedesco come lingua straniera (Deutsch als Fremdsprache, DaF). La creazione di nuovi materiali didattici è estremamente urgente dato che, come è noto, le particelle modali rappresentano un tema che trova ancora poco spazio nei testi didattici e che viene trattato con poca efficacia. Il progetto, attraverso lo studio attento delle strategie attraverso le quali le particelle modali possono essere adattate all'italiano, mira a offrire nuovi materiali quantitativamente ampi e vari, e qualitativamente efficaci perché capaci di integrare i risultati del confronto serrato con l'italiano, rendendo accessibile la complessità delle particelle modali a un pubblico italiano.
Responsabile scientifico: Jamet Marie Christine
Descrizione: il progetto CORALIVE intende creare uno strumento digitale personalizzato in grado di valutare la comprensione di documenti orali di vari generi (dagli annunci in aeroporto alla lezione da seguire in Erasmus in lingua straniera) in tre lingue romanze: francese, italiano, spagnolo. L’innovazione di CORALIVE sta nel fatto che non si tratta di valutazione a scopo sommativo-certificativo per collocare uno studente in un determinato livello, ma nel fatto che la valutazione sarà a finalità diagnostica-formativa, in grado cioè di fornire una retroazione sulle performance di comprensione del singolo. In questo senso, lo strumento digitale si "adatta" alle performance del discente e proporrà percorsi alternativi di miglioramento. Il progetto rientra quindi pienamente nella riflessione sul concetto di "adattamento" in un interazione umano-macchina.
Responsabile scientifico: Shaul Bassi
Descrizione: il progetto intende sviluppare strumenti digitali di Eco-Storytelling per aiutare soprattutto gli insegnanti ad adattare una pedagogia critica ecologica nei corsi di inglese come lingua straniera (e non solo) per stimolare gli studenti a immaginare un futuro di maggiore giustizia climatica.
Responsabile scientifico: Giulia Delogu
Descrizione: il progetto studia come il mito e il modello di Venezia si "riflettono" nello spazio euro-mediterraneo, in riconfigurazioni e adattamenti che continuano anche dopo la caduta della Repubblica
È prevista l’attivazione di 9 borse di dottorato per tutta la durata del progetto.
Per il 2023 (39° ciclo) sono state assegnate a:
Paola Grasso, area tematica: tecnica di traduzione e adattamento nella letteratura della Slavia Christiana: il caso delle versioni paleoslave delle Orazioni di Gregorio di Nazianzo
Il progetto di ricerca riguarda lo studio di una selezione di testi tradotti dal greco in lingua paleoslava (o slava ecclesiastica antica) tra la fine del secolo IX e la prima metà del secolo X in area bulgara (le Orazioni n°38,39,40 di Gregorio di Nazianzo), con l’obiettivo di produrre un contribuito allo studio delle tecniche di traduzione dal greco in paleoslavo sia da un punto di vista sintattico sia lessicale, con particolare attenzione ai fenomeni di adattamento linguistico. Essi permettono di ottenere dati concreti e verificabili in merito a una questione tuttora irrisolta, ovvero l’attribuzione di queste traduzioni, che ci sono giunte anonime. Diversi contributi ne hanno proposto l’attribuzione a figure note della letteratura della Slavia Christiana; tuttavia essi non sempre si basano su un approccio metodologico soddisfacente, poiché vengono formulate ipotesi sulla base di fatti linguistici isolati, considerati ognuno singolarmente, che non possono costituire la cifra stilistica di un autore. Al contrario, uno studio complessivo della tecnica di traduzione, fondato su un approccio comprensivo di tutti gli aspetti legati alla produzione e diffusione di un testo (linguistici, critico-testuali, paleografici, codicologici ecc.) permetterà di testare la presenza, o meno, di una convergenza tra diversi testi che indichi una maggior o minor probabilità che essi appartengano allo stesso autore. La mia ricerca cercherà di stabilire, laddove i dati lo consentano, se questi tre testi possano essere attribuiti ad un medesimo traduttore sulla base di uno studio divisibile in due fasi: la prima consiste in un’analisi della resa lessicale tramite la compilazione di un glossario greco-paleoslavo e paleoslavo-greco per ciascuna orazione, la seconda nella comparazione dei glossari e analisi dei traducenti dei lessemi in comune.
Carolina Celeste Granini, area tematica: l’adattamento letterario dei classici distopici e l’adattabilità all’ambiente postumano nelle distopie Young Adult contemporanee
Il progetto si divide in due linee di ricerca: adattamento letterario e adattabilità all’ambiente. Questa ricerca si prefigge l’obiettivo di studiare i romanzi distopici Young Adult (YA) dal 2000 ai giorni nostri come adattamenti dei classici distopici novecenteschi e come testi che vedono al centro l’adattabilità mentale e fisica dei personaggi all’ambiente. Oltre all’analisi testuale condotta con gli strumenti di Children Literature Studies e degli Environmental Studies, la ricerca si propone di creare una bibliografia di romanzi distopici YA contemporanei dimostrando come l’operato di autori quali Huxley, Orwell e Atwood sia stato fondamentale per le distopie YA. Esistono infatti delle linee intertestuali che mostrano come le distopie per ragazzi derivino dalla più ampia tradizione dei classici distopici per adulti. Questo nuovo genere per adolescenti è diventato oggetto di ricerche accademiche solo recentemente e nell’ ultimo decennio il ruolo eco-pedagogico di questi romanzi è divenuto centrale. Il progetto vuole rispondere alla necessità di studio delle distopie YA contemporanee vista la loro importanza nell’ambito del cambiamento climatico e delle Environmental Humanities avvalendosi di campi quali il Cognitive Criticism e l’Ecocriticism. Si ricorrerà inoltre alla lente dell’ecofeminism per analizzare i romanzi distopici YA.
Lo studio si focalizzerà sull’individuazione di caratteristiche comuni ai romanzi in questione per creare un modello che possa aiutare una classificazione di future opere distopiche per adolescenti, per comprenderne appieno il fine eco-pedagogico. Il progetto intende divulgare le scoperte di ricerca tramite convegni legati agli studi per la letteratura d’infanzia, pubblicazioni scientifiche e podcasts. Un’ulteriore direzione di ricerca sarà costituita dall’analisi delle disseminazioni di testi distopici YA su piattaforme digitali popolari tra gli adolescenti quali BookTok via TikTok e BookStagram via Instagram.
Per il 2024 (40° ciclo) sono state assegnate a:
Eleonora Di Giorgio, area tematica: l’apprendimento della lingua dei segni italiana L2 in adulti: analisi degli errori fonologici, morfologici e sintattici
Il progetto di ricerca ha come obiettivo principale quello di indagare il processo di apprendimento della Lingua dei segni italiana (LIS) come L2 in adulti di italiano L1. Nello specifico, saranno coinvolti gli studenti partecipanti alle esercitazioni di LIS 1, LIS 2 e LIS 3 del corso di Laurea triennale in Lingue, Civiltà e Scienze del Linguaggio dell’anno accademico 2024\2025 offerto dall’Università Ca’ Foscari Venezia. Attraverso l’osservazione diretta degli apprendenti LIS e attraverso la somministrazione di test di comprensione e produzione realizzati ad hoc in tre momenti del processo di apprendimento LIS L2, si propone una descrizione dettagliata degli stadi che caratterizzano il processo e un’analisi degli errori fonologici, morfologici e sintattici prodotti, esplorando il processo di apprendimento come processo di adattamento ad una lingua che utilizza una modalità linguistica (visivo-manuale) diversa dalla L1 (acustico-vocale). L’analisi trasversale delle classi di studenti non solo contribuisce all’arricchimento di un tema di ricerca assente nella letteratura nazionale e poco affrontato a livello internazionale, ma promuove anche interessanti ricadute nell’ambito della ricerca linguistica e della didattica.
Federica Marenghi, area tematica: valutazione dell’efficacia delle strategie di degendering nel suggerire un’assegnazione unbiased del genere
Il progetto si focalizza sullo studio delle strategie di degendering che adottano forme prive di marche morfologiche di genere per far fronte all’inadeguatezza dell’italiano nel concedere equa visibilità linguistica ai parlanti tutti, inclusi coloro che non si riconoscono nella distinzione binaria del genere. Concepite per sostituire il maschile generico o inclusivo, incapace di attivare una rappresentanza plurigenere, le strategie di neutralizzazione del genere dovrebbero altresì indirizzare l’attenzione del lettore verso un referente parimenti maschile, femminile o non binario. Alcune evidenze sperimentali ci dicono, tuttavia, che non sempre questo accade. È stato infatti dimostrato che in assenza di indizi di genere siamo automaticamente portati a rivolgerci al valore non marcato, ovvero il maschile. Urge dunque stabilire se riusciamo a prescindere dall’informazione di genere grammaticale, sottraendoci dall’elaborazione di quest’ultima, quando risulta trascurabile ai fini della comprensione, o se viene necessariamente computata a livello non consapevole anche quando non compare in superficie. In quest’ultimo caso l’informazione viene trattata come un requisito necessario per accedere alla rappresentazione mentale del referente. L’obiettivo dello studio è determinare se le strategie di degendering limitano l’accesso all’informazione di genere e, laddove questa informazione venga comunque attivata, rivelare la preferenza di genere innescata. La metodologia proposta per testare l’ipotesi di ricerca prevede un set di tre esperimenti. Attraverso i primi due esperimenti – che vedono coinvolti il Test del Breve Racconto in forma riadattata e la compilazione di un questionario – sarà possibile dimostrare se e in che misura le strategie di degendering compromettono l’effettiva elaborazione dell’informazione di genere. Determinare quale preferenza di genere venga eventualmente innescata da tali strategie sarà invece stabilito attraverso un compito di discriminazione di genere, coincidente con il terzo esperimento.
Emma Quiriconi, area tematica: processi di formazione, adattamento e decostruzione di identità femminili nella letteratura inglese della seconda metà del XVIII secolo
Questa ricerca intende inserirsi nel filone dei lavori di rivalutazione del canone letterario femminile inglese, cercando di superare i bias culturali che hanno portato a considerare il legame tra un’immagine autoriale modesta e conservatorismo politico o limitata abilità artistica. In particolare, questo progetto è volto ad indagare le strategie retorico- letterarie prevalenti nella letteratura femminile inglese della seconda metà del XVIII secolo, le dinamiche di genere e di adattamento socioculturale a cui molte scrittrici ricorsero dal momento delle loro prime pubblicazioni. Si intende approfondire l’indagine sull’impatto che ebbero gli ammonimenti riguardo alla scrittura (e lettura) femminili prevalenti all’epoca sulle autrici immerse in questo contesto e le tattiche da loro adottate per garantirsi la permanenza nella sfera pubblica ed aggirare i pericoli per la loro reputazione. Alcune autrici, come Sarah Fielding, Charlotte Lennox, Frances Sheridan, Sarah Scott, Frances Brooke e Frances Burney si inserirono con successo nel nuovo mercato avvalendosi dei principi di decoro predominanti nell’estetica (e nella morale) del tempo e del sostegno di amici e mentori illustri. Al volgere del secolo, si videro spesso relegate a scrittrici moralistiche pressoché prive di originalità; nonostante ciò, uno studio approfondito, ispirato all’ ‘archeologia’ foucaultiana, di questi testi promette di fornire importanti indizi sulle radici dei paradigmi dell’epoca nonché quelli della nostra contemporaneità. La ricerca si svilupperà a partire da studi monografici sul contesto socioculturale del XVIII secolo e scritti incentrati sulla produzione letteraria femminile del tempo, in particolare quelli riguardanti la costruzione di un’identità socialmente accettabile e ‘digeribile’ per il pubblico. Ci si propone di indagare i fenomeni di adattamento dell’identità individuale e di genere a modelli culturalmente prevalenti, partendo dagli esempi delle autrici sopracitate e seguendo la parabola delle loro carriere.